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Milano vola: banche protagoniste

I mercati salgono in scia alla decisione della FED di lanciare un nuovo piano di riacquisto di titoli di stato (quantitative easing), il terzo della serie. Brilla Eni

di Edoardo Fagnani 14 set 2012 ore 12:31

Indici in forte rialzo a Piazza Affari e in Europa nell’ultima seduta della settimana. I mercati salgono in scia alla decisione della FED di lanciare un nuovo piano di riacquisto di titoli di stato (quantitative easing), il terzo della serie.
Il FTSEMib balza 2,25%, mentre il FTSE Italia All Share è in progresso del 2,27%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,57%) e il FTSE Italia Star (+0,97%).
L’euro ha sfiorato gli 1,31 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici negli Stati Uniti. L’oro è salito a 1.775 dollari.

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Seduta decisamente positiva per i bancari. Oggi scade il divieto di vendite allo scoperto deciso dalla Consob sui titoli del settore finanziario. Non è escluso che la commissione possa prolungare questa disposizione.
Unicredit è in rialzo del 2,92% a 3,804 euro, mentre IntesaSanpaolo registra un progresso del 2,4% a 1,365 euro. HSBC ha tagliato il rating sui due istituti, portandolo da “Neutrale” ad “Underweight” (sottopesare).
Monte dei Paschi di Siena sale del 2,76% a 0,2792 euro.
Il Creval guadagna l’1,75% a 1,399 euro. La Consob ha comunicato che il 10 settembre la partecipazione detenuta da Norges Bank nell’istituto è scesa dal 2,043% all’1,837%. La comunicazione è stata effettuata a seguito dell’efficacia della fusione per incorporazione del Credito Artigiano nel Creval.
Azimut Holding sale del 2,74% a 9,195 euro. Banca IMI ha incrementato il prezzo obiettivo sulla compagnia, portandolo da 8,4 euro a 10 euro, in seguito al miglioramento delle stime sulla raccolta netta per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.
Mediolanum è in rialzo del 4,54% a 3,78 euro. Intermonte ha alzato il target price sulla società guidata dalla famiglia Doris, portandolo da 3,5 euro a 4,4 euro, sulle migliori prospettive del settore del risparmio gestito in Italia nei prossimi mesi. Per lo stesso motivo gli analisti hanno incrementato da 11 euro a 12 euro per azione la valutazione su Banca Generali (+1,87% a 10,34 euro). Il giudizio sulle due compagnie è stato confermato ad “Outperform” (farà meglio del mercato).

Molto bene i petroliferi. Eni registra un balzo del 3,45% a 18,57 euro. I principali quotidiani hanno ha riportato la notizia che la Cassa Depositi e Prestiti ha venduto 61.744.750 azioni di Eni, pari all’1,7% del capitale del Cane a sei zampe, incassando poco meno di 1,1 miliardi di euro. Il collocamento, avvenuto tra il 7 agosto e il 13 settembre, è stato effettuato a un prezzo medio di 17,76 euro per azione. Segno più anche per Saipem (+1,85% a 39,69 euro) e Tenaris (+1,76% a 16,76 euro). Andamento positivo per Saras (+1,49% a 1,025 euro) ed Erg (+0,88% a 5,735 euro).

Ancora vendite su RcsMediaGroup. Il titolo della società editoriale perde il 2,42% a 1,414 euro.
Gruppo l’Espresso cede lo 0,11% a 0,8955 euro. L’agenzia S&P ha peggiorato le prospettive sul rating della società editoriale, portandole da “stabili” a “negative”. Gli analisti hanno confermato il rating “BB” sul debito a lungo termine di Gruppo l’Espresso.


Andamento positivo per Fondiaria-SAI (+2,18%) e Unipol (+0,2%). Le due società hanno comunicato che è stata completata l'esecuzione degli aumenti di capitale delle due compagnie assicurative. In particolare, Unipol ha sottoscritto tutte le 240.609.096 azioni di risparmio categoria B di Fondiaria-SAI rimaste inoptate, per un controvalore complessivo 135,94 milioni di euro.

Mediaset guadagna il 4,56% a 1,835 euro. Gli analisti di Barclays hanno alzato il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, portandolo da 1,3 euro a 1,6 euro, sulla base di un possibile taglio dei costi nei prossimi esercizi e al miglioramento della valutazione della controllata spagnola Mediaset Espana. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).

Anche oggi sotto i riflettori Tiscali. Il titolo della compagnia sarda sale del 4,82% a 0,0478 euro. I vertici di 3Italia hanno smentito le voci relative a una possibile integrazione con Tiscali.

Finmeccanica è in rialzo del 2,29% a 3,834 euro, dopo il pesante scivolone subito ieri. Secondo le banche d’affari, la società aeronautica italiana deve prima portare a termine il processo di ristrutturazione e poi cercare un partner per evitare di rimanere di rimanere isolata nel settore. Gli esperti valutano positivamente una possibile integrazione con il colosso francese Thales.

Fiat sale del 3,25% a 4,888 euro. Il gruppo del Lingotto ha precisato che i progetti di sviluppo dell’azienda saranno annunciati a fine ottobre, in occasione della diffusione dei risultati del terzo trimestre del 2012.

Pirelli guadagna il 4,69% a 9,485 euro. Société Générale ha migliorato il prezzo obiettivo sul gruppo della Bicocca, portandolo da 8,7 euro a 10,4 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Stm registra un rialzo del 3,64% a 5,035 euro. Il gruppo italofrancese ha annunciato che presenterà il nuovo piano strategico in dicembre.

Diasorin cede lo 0,08% a 26,57 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che l’11 settembre OppenheimerFunds ha incrementato la quota detenuta nel capitale della società di diagnostica, portandola dal 2,131% al 2,968%.

Digital Bros congelata al rialzo (+14% il progresso teorico). La società ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 2,03 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 2,97 milioni del 2010/2011. L’utile per azione è stato di 0,15 euro. I vertici di Digital Bros hanno proposto la distribuzione di un dividendo di 0,07 euro per azione.

Sopaf sospesa per eccesso di rialzo, dopo aver segnato un progresso teorico del 24,5%. Il consiglio di amministrazione ha deliberato di approvare il deposito del ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo. Allo stato la prospettiva più plausibile consiste in un concordato liquidatorio, non escludendo la possibilità di concretizzare nell'arco temporale concesso dal Tribunale, e dalla normativa vigente, un concordato in continuità.

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