Milano, vince l’incertezza in avvio
Piazza Affari e le borse europee iniziano la settimana con gli indici in cerca di una direzione, dopo i forti rialzi messi a segno nella seduta di venerdì. Focus sui bancari
di Edoardo Fagnani 6 ago 2012 ore 09:39Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la settimana con gli indici in cerca di una direzione, dopo i forti rialzi messi a segno nella seduta di venerdì.
Il FTSEMib perde lo 0,63%, mentre il FTSE Italia All Share è in ribasso dello 0,67%. Performance negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,37%) e il FTSE Italia Star (-0,17%).
Indici in forte rialzo a Wall Street, nella seduta di venerdì. Il Dow Jones ha messo a segno un progresso dell’1,69% a 13.096 punti. In rialzo di quasi due punti percentuali l’S&P500 (+1,9% a 1.391 punti). Performance simile per il Nasdaq, che è salito del 2% a 2.968 punti. Molto bene Kraft (+4%), che ha presentato una trimestrale migliore delle attese e confermato le stime per l'intero 2012. È arrivato il rimbalzo di Facebook (+5,24% a 21,09 dollari).
Avvio di settimana decisamente positivo per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha messo a segno un progresso del 2% a 8726 punti. Spicca l’ottima performance di Toyota.
L’euro resta sotto gli 1,24 dollari. L’oro è risalito a 1,610 dollari.
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Partenza incerta per i bancari.
Monte dei Paschi di Siena recupera l’1,01% a 0,1808 euro. L’agenzia S&P ha tagliato un livello il rating sulla solidità patrimoniale a lungo e a breve termine dell’istituto toscano, portandolo da “BBB/A-2” a “BBB-/A-3”, in conseguenza dell’aumento del rischio dell’economia italiana. Il giudizio conferma l’istituto tra gli emittenti non speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “Negative”.
La stessa agenzia ha confermato i rating di Unicredit (+0,29% a 2,798 euro), di IntesaSanpaolo (+1,8% a 1,075 euro) e di Mediobanca (+0,22% a 2,738 euro). Non sono fatti attendere i giudizi degli analisti su Unicredit, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Nomura e RBC hanno tagliato il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni, portandolo rispettivamente a 3,1 euro (dai precedenti 3,25 euro) e a 3,3 euro (precedente 3,8 euro). Gli esperti hanno confermato la visione neutrale sul titolo. Sulla stessa lunghezza d’onda UBS e Deutsche Bank, che hanno sforbiciato a 4,3 euro il prezzo obiettivo su Unicredit. Tuttavia, gli analisti delle due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
Al contrario, S&P non risparmia UBI Banca (+0,43% a 2,344 euro). L’agenzia ha tagliato un livello il rating sulla solidità patrimoniale a lungo termine dell’istituto, portandolo da “BBB+” a “BBB”. Sempre S&P ha tagliato di due livelli il rating sulla solidità patrimoniale a lungo e a breve termine della Popolare dell’Emilia Romagna (-2-25% a 3,57 euro), portandolo da “BBB/A-2” a “BB+/B”, in conseguenza dell’aumento del rischio dell’economia italiana.
La scure di S&P si è abbattuta anche su Banca Carige (-0,68% a 0,5865 euro). L’agenzia ha tagliato un livello il rating sulla solidità patrimoniale a lungo e a breve termine della banca ligure, portandolo da “BBB-/A-3” a “BB+/B”.
Avvio in rosso per Fondiaria-SAI (-0,83% a 0,954 euro). Partenza positiva per Premafin (+2,4% a 0,162 euro). Il finanziere francese, Vincent Bolloré, ha precisato che gli acquisti effettuati sulla compagnia sono state regolarmente comunicati alla Consob. Bolloré ha dichiarato che la commissione è stata informata del superamento del 2% e ha aggiunto di non aver utilizzato strumenti derivati per portare a termine le operazioni.
Vendite anche su Unipol (-1,34% a 1,845 euro).
Partenza contrastata per i petroliferi. Eni perde l’1,3% a 17,41 euro. Ribassi frazionali per Saipem (-0,53% a 37,89 euro) e Tenaris (-0,44% a 15,97 euro). Senza scossoni Saras (+0,4% a 0,8855 euro) ed Erg (invariata a 5,56 euro). Oggi si riuniranno i vertici della società guidata dalla famiglia Garrone, per l’esame dei risultati semestrali. I dati saranno comunicati domani prima dell’apertura dei mercati.
Edison sale dello 0,11% a 0,886 euro. Borsa Italiana ha comunicato che al termine dell’offerta pubblica di acquisto lanciata da EDF sono state portate in adesione 904.822.259 azioni, pari al 90,208% dell’ammontare dei titoli oggetto dell’offerta.
Campari è in ribasso dello 0,88% a 5,625 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Société Générale hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 5,2 euro a 5,8 euro. Gli esperti hanno anche migliorato da “Sell” (vendere) a “Hold” (mantenere) il giudizio.
Buzzi Unicem sale dello 0,06% a 8,49 euro. Jefferies ha ritoccato al rialzo il target price sulla società, portandolo da 9,8 euro a 10,1 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Safilo guadagna lo 0,98% a 5,65 euro. Mediobanca ha alzato da 5,71 euro a 6,13 euro per azione la valutazione sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).