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Milano tranquilla: bene UBI Banca

di Edoardo Fagnani 28 ago 2012 ore 09:14 Le news sul tuo Smartphone
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici sulla parità. Riflettori accesi sulle aste dei titoli di stato italiani. 
Il FTSEMib scende dello 0,25%, mentre il FTSE Italia All Share registra un ribasso dello 0,21%. Flessioni minime per il FTSE Italia Mid Cap (-0,14%) e il FTSE Italia Star (-0,1%).
Avvio di settimana senza scossoni per Wall Street. Il Dow Jones ha registrato un frazionale ribasso dello 0,25% a 13.125 punti. In leggera flessione anche l’S&P500 (-0,05% a 1.410 punti). Performance positiva, invece, per il Nasdaq che ha guadagnato lo 0,11% a 3.073 punti. Molto bene Apple, che è salito dell’1,9% a 675,8 dollari, dopo che Samsung sarà costretta a pagare un miliardo di dollari al gruppo di Cupertino per la violazione di alcuni brevetti.
Chiusura in frazionale ribasso per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,57% a 9.033 punti. Secondo gli addetti ai lavori hanno pesato i timori di un rallentamento della crescita economica in Cina.

UBI Banca è in rialzo dell’1,79% a 2,622 euro. L’istituto ha terminato il primo semestre del 2012 con un utile netto di 159,54 milioni di euro, in flessione del 36,6% rispetto ai 251,71 milioni realizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. Al contrario, l’utile netto normalizzato (escludendo le componenti non ricorrenti) è cresciuto del 72,1% a 120,5 milioni di euro. A fine giugno il Core Tier1 era salito al 10,24%, mentre il Tier1 si era attestato al 10,75%. UBI banca ha precisato di non aver alcuna esposizione in titoli di stato di paesi “a rischio”, mentre l’ammontare dei titoli di stato italiani in portafoglio era pari a 17,9 miliardi di euro. Il management di UBBI banca ha precisato che, data l’attuale situazione dei mercati finanziari, risulta difficile effettuare previsioni sull’andamento del secondo semestre.

Dmail Group sospesa per eccesso di ribasso, dopo aver segnato un calo teorico del 4,4%. La società ha terminato la prima metà dell’anno con una perdita netta di 11,02 milioni di euro, in deciso peggioramento rispetto al rosso di 0,7 milioni della prima metà dello scorso anno. Il management ha annunciato di valutare il ricorso a procedure concorsuali, analizzando se un eventuale concordato possa essere proposto i continuità o con modalità liquidatorie.

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