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Milano, terzo rialzo per il FTSEMib

Chiusura positiva per i principali indici di Borsa Italiana, che hanno sfruttato il miglioramento dei titoli del settore bancario, dopo un avvio incerto

di Edoardo Fagnani 2 mar 2010 ore 18:02
Chiusura positiva per i principali indici di Borsa Italiana, che hanno sfruttato il miglioramento dei titoli del settore bancario, dopo un avvio incerto. Si tratta del terzo rialzo consecutivo. In rialzo i petroliferi. Andamento contrastato, invece, i telefonici. Male Luxottica, dopo i dati di bilancio, mentre brilla Fiat, sulla scia dei dati sulle immatricolazioni a febbraio e sulla prospettiva di una partnership con Peugeot. Pronto rimbalzo per Cell Therapeutics, dopo il pesante ribasso subito ieri. Il FTSEMib è salita dello 0,52% a 21,431 punti, mentre il FTSE Italia AllShare ha guadagnato lo 0,57% a 21.966 euro. Rialzi anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,99%) e il FTSE Italia Star (+0,63%). Il controvalore degli scambi è attestato a 2,16 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 2,23 miliardi di ieri. Su 330 titoli scambiati, 186 hanno chiuso la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 129. Invariate le restanti 15 azioni. L’euro oscilla tra gli 1,35 e gli 1,36 dollari, mentre l’oro balza sopra quota 1.130 dollari.

I bancari riescono a chiudere la giornata in territorio positivo. Unicredit ha registrato un progresso dello 0,38% a 1,864 euro. L’istituto ha fornito un aggiornamento sulle stime di consensus elaborate dagli analisti. La banca dovrebbe aver chiuso il 2009 con un utile netto di 1,33 miliardi di euro, mentre il margine di intermediazione dovrebbe aver superato di poco i 27,5 miliardi di euro. Gli analisti stimano Unicredit possa tornare a distribuire un dividendo in contanti, per un ammontare di 0,028 euro per azione. Performance migliore per Mediobanca che ha guadagnato il 2,08% a 7,845 euro. Dalle comunicazioni diffuse da Borsa Italiana si apprende che nelle sedute del 25 e 26 febbraio, Marina Berlusconi, attraverso la Holding Italiana Quarta, ha acquistato 40mila azioni dell’istituto di Piazzetta Cuccia, spendendo complessivamente 311mila euro. Gli acquisti sono stati effettuati a prezzi compresi tra 7,774 euro e 7,7899 euro. Molto bene anche il Banco Popolare (+1,04%) e la Popolare di Milano (+1,73%), mentre IntesaSanpaolo ha subito una minima flessione dello 0,1%. Banca Italease ha recuperato lo 0,46% a 0,7655 euro. L’agenzia Moody’s ha tagliato a “Caa3” il rating sull’emissione di Preferred Securities da 150 milioni di euro garantita dall'istituto, dopo che banca ha annunciato che non sarà corrisposta la cedola.
Molto bene gli istituti maggiormente attivi nel risparmio gestito, dove spicca il balzo di Banca Generali (+4,71% a 7,33 euro). Azimut è salita del 4,35% a 8,765 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 22 febbraio Blackrock era diventato uno dei maggiori azionisti della compagnia. Il fondo statunitense è accreditato del 2,173% del capitale di Azimut.

Andamento positivo per i petroliferi. Segno più per Saras (+2,16% a 1,7 euro). Ancora giudizi degli analisti sulla società guidata dalla famiglia Moratti. Il Credit Suisse ed Equita sim hanno ridotto il prezzo obiettivo su Saras, portandolo rispettivamente a 2 euro e a 2,1 euro. Entrambe le banche d’affari hanno un’indicazione neutrale sul titolo. Exane ha tagliato a 1,7 euro per azione la valutazione sulla società e ha ribadito il rating “Underperform” (farà meglio del mercato). Goldman Sachs, invece, ha ridotto il target price su Saras, portandolo da 2,7 euro a 2,15 euro. Gli analisti hanno ribadito il giudizio “Buy” (acquistare), anche se hanno escluso il titolo dalla propria lista dei titoli preferiti. Al contrario, Intermonte ha alzato a 2,2 euro il prezzo obiettivo su Saras e ha migliorato ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio sul titolo. Anche Unicredit MIB ha migliorato il rating sulla società, portandolo da “Sell” (vendere) a “Hold” (mantenere). In frazionale rialzo Eni (+0,53% a 16,93 euro). Bene anche Saipem (+1,02% a 24,7 euro). La Consob ha comunicato che il 23 febbraio AllianceBernstein ha ridotto al di sotto del 2% la partecipazione nella società. In precedenza il fondo era accreditato del 2,035% del capitale sociale di Saipem. Chiusura positiva per Tenaris (+0,76% a 15,92 euro). In forte rialzo Erg (+2,44% a 9,45 euro). Progressi frazionali per Enel (+0,5% a 4,0375 euro), Snam Rete Gas (+0,85%) e Terna (+0,33%).
Acea ha ceduto il 2,09% a 7,245 euro. Secondo alcune indiscrezioni la municipalizzata romana potrebbe lanciare il prossimo 8 marzo il bond decennale da 500 milioni di euro riservato agli investitori istituzionali.

Seduta nervosa per i telefonici. FastWeb ha terminato la giornata con un progresso dello 0,56% a 14,48 euro. La società telefonica ha richiesto in breve rinvio dell'udienza del 2 marzo in Camera di Consiglio, relativa all’inchiesta che coinvolge l’azienda al fine di permettere alle autorità di valutare approfonditamente tutti i dettagli tecnici delle proposte. Il giudice per le indagini preliminari avrebbe accettato la richiesta. Telecom Italia è scesa dello 0,56% a 1,064 euro. Il numero uno di Unicredit, Alessandro Profumo, non considera il gruppo telefonico tra le maggiori aziende italiane. In frazionale calo Tiscali (-0,64%).

A due velocità gli editoriali. RcsMediaGroup e Mondadori hanno perso rispettivamente lo 0,83% e l’1,23%. Performance positive, invece, per Mediaset (+1,31%) e Seat (+0,25%).

Tra gli assicurativi si segnala l’ottima performance di Fondiaria-Sai (+2,06% a 10,92 euro). Rialzi frazionali per Generali (+0,36%) e Unipol (+0,67%).

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione si segnala lo scivolone di Luxottica che ha lasciato sul terreno il 4,46% a 18,83 euro. La società ha chiuso il 2009 con ricavi per 5,09 miliardi di euro, in flessione del 2,1% rispetto ai 5,2 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. L’utile netto è passato da 379,7 milioni a 314,8 milioni di euro (-17,1%). Per l’esercizio in corso i vertici di Luxottica puntano a una crescita del fatturato a una cifra, a un incremento più che proporzionale della redditività e a un’ulteriore riduzione della leva finanziaria. Il management di Luxottica ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,35 euro per azione. Prysmian ha perso lo 0,92% a 12,95 euro. La Consob ha comunicato che il 24 febbraio Lazard AM era diventato uno dei maggiori azionisti della società italiana. L’istituto britannico è accreditato del 2,078% del capitale di Prysmian. Cir è scesa dell’1,83% a 1,556 euro. La controllata energetica Sorgenia ha chiuso il 2009 con ricavi per 2,33 miliardi di euro, in flessione del 4,4% rispetto ai 2,43 miliardi registrati nell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo è sceso del 37,9% a 117,8 milioni di euro, mentre l’utile netto è rimasto praticamente invariato a 66,9 milioni. Al contrario, Fiat ha registrato un balzo del 3,9% a 8,25 euro. Il ministero dei Trasporti ha comunicato che a febbraio sono state immatricolate in Italia poco più di 200mila vetture, con un incremento del 20,6% rispetto al dato dello stesso mese del 2009. Fiat ha evidenziato una crescita del 16,8% a poco più di 62mila immatricolazioni. Di conseguenza, la quota di mercato del gruppo italiano è scesa al 31% dal 32% di gennaio 2010. Intanto, i vertici di Peugeot non hanno escluso la possibilità di siglare un’alleanza con Fiat nel settore delle auto. Rialzi superiori al 2% per la holding Exor e per Lottomatica. Bene anche Finmeccanica (+0,31%) e Stm (+1,53%). Ansaldo-Sts ha registrato un minimo progresso dello 0,14% a 14,43 euro. La società ha chiuso il 2009 con ricavi in aumento del 6% a 1,17 miliardi di euro, mentre l’utile netto è salito a 87,8 milioni di euro, in crescita del 13,1% rispetto al risultato del 2008. A fine 2009 la posizione finanziaria netta era positiva per 278 milioni. Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,31 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,27 euro dello scorso anno, e non esclude la possibilità di procedere con eventuali acquisizioni. Per l’esercizio in corso i vertici di Ansaldo-Sts prevedono ricavi compresi tra gli 1,23 miliardi e gli 1,3 miliardi di euro.

Tra le società a media capitalizzazione, in evidenza Indesit, che ha terminato la giornata con un progresso del 4,97% a 9,08 euro. Molto bene anche Piaggio (+4,66%) e Pirelli Real Estate (+4,85%).

Al segmento STAR spicca il balzo di Landi Renzo (+5,2% a 3,74 euro). La società ha comunicato di aver iniziato la fornitura a Toyota dei modelli Aygo e Yaris in versione GPL, in vendita a partire dal 6 e 7 marzo. Datalogic è salita dell’1,99% a 3,975 euro. La società ha ottenuto una commessa da 5 milioni di euro per la fornitura di 30.000 lettori di codici a barre ai sette maggiori rivenditori francesi. Elica ha ceduto l’1,59% a 1,8 euro. La Consob ha rilevato che il 23 febbraio il colosso statunitense Whirlpool Corp. era accreditato di una partecipazione potenziale del 10% nel capitale dell’azienda italiana. Amplifon ha subito una flessione del 3,01% a 3,7025 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno migliorato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 3,8 euro a 4 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Pronto rimbalzo per Cell Therapeutics, dopo il pesante scivolone di ieri. Il titolo ha registrato un balzo dell’11,7% a 0,4905 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata. La società biotech ha comunicato che il 22 marzo 2010 l'ODAC, il Comitato consultivo sui farmaci oncologici dell'ente statunitense Food and Drug Administration, esaminerà la richiesta per l'autorizzazione al commercio del Pixantrone ai fini del trattamento del linfoma non di Hodgkin aggressivo recidivato o refrattario. Performance migliore per Pierrel (+27,3% a 5,6 euro). La società ha ottenuto la registrazione della propria specialità farmaceutica “Articaina Pierrel” (anestetico dentale) da parte dell’FDA (Ente Regolatorio Statunitense). L’Articaina Pierrel potrà essere commercializzata sul mercato americano degli anestetici dentali il cui valore complessivo è oggi stimato in 210 milioni di dollari all’anno e in circa 250 milioni all’anno entro il 2012. Pininfarina ha guadagnato il 7,01% a 2,9 euro. Il finanziere francese, Vincent Bolloré, ha dichiarato di essere disponibile a entrare nel capitale della società, anche se ha precisato che al momento non è necessario, in quanto le banche hanno garantito la copertura dell’aumento di capitale. Molto bene anche Safilo (+6,49% a 0,328 euro). Borsa Italiana ha comunicato che, nell’ambito dell’aumento di capitale di capitale lanciato da Safilo, il 26 febbraio Antonio Favrin ha sottoscritto 10,48 milioni di nuove azioni a un prezzo unitario di 0,304 euro. Favrin ha speso complessivamente 3,19 milioni di euro. Lo stesso giorno l’amministratore delegato della società, Roberto Vedovotto, ha sottoscritto 3,144 milioni di nuove azioni, sempre a un prezzo unitario di 0,304 euro. Vedovotto ha speso complessivamente 956mila di euro.

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