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Milano sui minimi di giornata, si salva solo MPS

Indici in calo di oltre un punto e mezzo percentuale a Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana. In rosso anche le principali borse europee. Ancora in rosso i bancari

di Edoardo Fagnani 11 apr 2014 ore 16:24
Indici in calo di oltre un punto e mezzo percentuale a Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana. In rosso anche le principali borse europee. In mattinata il Tesoro ha collocato tre Btp, con scadenze a dicembre 2016, maggio 2021 e settembre 2044. Il rendimento del titolo a sette anni è sceso sotto il 2,5%. Inoltre, nel corso della giornata l’agenzia DBRS fornirà un aggiornamento sul rating del debito sovrano dell’Italia. Intanto, l’agenzia Fitch ha confermato il rating “BB+” sul debito sovrano del Portogallo. Tuttavia, gli esperti hanno migliorato le prospettive sul rating per i prossimi trimestri, portandole da “Stabili” a “Positive”.
Il FTSEMib scende dell'1,67%, mentre il FTSE Italia All Share perde l’1,69%. Ribassi nell’ordine dei due punti percentuali per il FTSE Italia Mid Cap (-2,01%) e il FTSE Italia Star (-1,96%).

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Ancora in rosso i bancari, dopo i pesanti ribassi subiti ieri.
Fa eccezione solo il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano sale dell’1,92% a 0,2546 euro. Ieri la banca senese ha emesso un covered bond della durata di 7 anni per un ammontare di un miliardo di euro. Il rendimento è pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 160 punti base.
Vendite sul Banco Popolare. Il titolo dell’istituto è in ribasso del 2,12% a 14,29 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato la posizione “short” sul Banco Popolare, portandola dal 3,28% al 3,5%.
Performance peggiore per IntesaSanpaolo (-3,42% a 2,372 euro). Ieri l’istituto guidato da Carlo Messina ha lanciato un bond senior a tasso variabile della durata di 5 anni per un ammontare di un miliardo di euro. Il rendimento è pari al tasso Euribor a tre mesi, maggiorato di 110 punti base per anno.

Telecom Italia è in calo dell'1,15% a 0,8615 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 9 aprile Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale della compagnia telefonica, portandola dal 2,041% all’1,911%.

Spicca il rialzo messo a segno da RcsMediagroup (+3,25% a 1,59 euro). Alcuni operatori hanno segnalato le indiscrezioni relative al possibile ingresso del finanziare George Soros nel capitale della società editoriale.
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