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Milano senza direzione, MPS nervosa

Partenza nervosa per Banca Carige. Mediobanca ha iniziato un'attività di arbitraggio tra le azioni ordinarie Banca Carige e i corrispondenti diritti d'opzione

di Edoardo Fagnani 18 giu 2014 ore 10:04
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici intorno alla parità.
Il FTSEMib registra un minimo progresso dello 0,03%, mentre il FTSE Italia All Share è in calo dello 0,02%. In rosso il FTSE Italia Mid Cap (-0,41%) e il FTSE Italia Star (-0,21%).
Wall Street in frazionale rialzo nella seduta odierna. L’S&P500 ha messo a segno un progresso dello 0,22% a 1.942 punti. Performance simile per il Dow Jones che è salito dello 0,16% a 16.808 punti. Segno più anche per il Nasdaq, che ha guadagnato lo 0,37% a 4.337 punti.
Una buona giornata per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha messo a segno un progresso dello 0,93% a 15.116 punti.
L’euro si mantiene a 1,355 dollari, in attesa delle decisioni della FED in materia di politica monetaria. L’oro si conferma a 1.270 dollari.

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Subito sulle montagne russe il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano registra una flessione del 6,4% a 2,398 euro, dopo aver terminato la seduta di ieri con un balzo del 15,8%. In frazionale rialzo, invece, i diritti relativi all’aumento di capitale (+0,66% a 19,7 euro).
Partenza nervosa per Banca Carige. Le azioni dell’istituto ligure scendono dell’1,05% a 0,1796 euro. Segno più, invece, per i diritti relativi all’aumento di capitale (+2,68% a 0,264 euro). Mediobanca ha comunicato di aver iniziato un'attività di arbitraggio tra le azioni ordinarie Banca Carige e i corrispondenti diritti d'opzione rivenienti dall'aumento di capitale dell'istituto ligure. La banca di Piazzetta Cuccia ha precisato che l'operatività potrà riguardare fino a un massimo di circa 151 milioni di azioni di Banca Carige.
La Popolare di Milano sale dello 0,07% a 0,6855 euro. L'agenzia S&P ha deciso di non mantenere più sotto osservazione il rating sulla banca. La decisione riflette il successo dell'aumento di capitale da 500 milioni di euro appena concluso. Il rating sulla solidità patrimoniale dell'istituto resta confermato a "B+", che classifica la banca tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri restano "Stabili". Sempre S&P ha migliorato di un livello il rating sulla solidità patrimoniale della Popolare dell'Emilia Romagna (+0,88% a 8,01 euro), portandolo da "BB-" a "BB", in seguito all'approvazione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale fino ad un massimo di 750 milioni di euro. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono negative. La stessa S&P ha confermato a “BB-” il rating sulla solidità patrimoniale del Banco Popolare (-0,14% a 14,12 euro), che ribadisce l’istituto tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating della banca per i prossimi trimestri restano “negative”.
La Popolare Etruria e Lazio subisce una flessione del 12% a 0,794 euro. La Popolare di Vicenza ha deciso di abbandonare il progetto di integrazione con l’istituto toscano, che prevedeva il lancio di un’opa amichevole a un euro per azione. Il programma si è arenato sulla visione contrapposta dei vertici delle sue banche.
Azimut è in ribasso dello 0,92% a 19,47 euro. La compagnia ha acquistato l’82,14% di Profie, holding messicana che controlla l’intero capitale di Más Fondos, la principale società indipendente messicana di distribuzione nel settore del risparmio gestito. Il controvalore dell'operazione è stato fissato a 6 milioni di euro. Azimut ha precisato che il management rimarrà azionista di minoranza.

Mediaset è in rialzo dell’1,69% a 3,6 euro. Il colosso spagnolo Telefonica ha annunciato di aver presentato un’offerta vincolante per rilevare il 22% di Digital+ detenuto dal gruppo del Biscione. L’azienda iberica ha valutato la partecipazione 295 milioni di euro, anche se l’offerta potrebbe salire fino a 355 milioni.
Mondadori registra un tonfo del 7,81% a 1,063 euro. Il gruppo di Segrate ha completato l'operazione di collocamento privato di complessive 29.953.500 azioni ordinarie da un prezzo per azione pari a 1,06 euro, per un controvalore totale di 31,75 milioni di euro. Nel dettaglio, l'operazione prevedeva l'offerta di massime 15.000.000 azioni ordinarie di nuova emissione, pari al 6,09% dell'attuale capitale, derivanti da un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione. A queste si sono aggiunte 14.953.500 azioni proprie, pari al 6,07% del capitale.

Generali guadagna lo 0,67% a 16,53 euro. Secondo Il Sole24Ore sarebbe stato trovato l'accordo di massima con Btg Pactual per la cessione di Bsi. La transazione dovrebbe concludersi sulla base di una valutazione compresa tra gli 1,4 e gli 1,6 miliardi di euro.

YOOX cede lo 0,34% a 20,73 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 38,5 euro a 29 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno tolto YOOX dalla lista dei titoli da acquistare con convinzione, ma hanno ribadito il giudizio “Buy” (acquistare).
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