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Milano sale con i bancari: balzo di Monte dei Paschi di Siena

Performance contrastate, invece, per le principali borse europee. Hanno prevalso gli acquisti sui bancari, nonostante il ribasso subito dal colosso transalpino BNP Paribas

di Edoardo Fagnani 30 mag 2014 ore 17:47
Indici in frazionale rialzo a Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana. Performance contrastate, invece, per le principali borse europee. Hanno prevalso gli acquisti sui bancari, nonostante il ribasso subito dal colosso transalpino BNP Paribas. Da segnalare il forte rialzo messo a segno dal Monte dei Paschi di Siena. Giornata in altalena per Telecom Italia. Spicca il balzo di Acque Potabili, in scia all’aumento del prezzo dell’OPA.
Il FTSEMib è salito dello 0,55% a 21.630 punti, terminando la settimana con un progresso complessivo del 4,26%. Tuttavia, l’indice ha chiuso il mese di maggio con un calo dello 0,71%. Il FTSE Italia All Share ha registrato un progresso dello 0,56% a 22.995 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,78%) e il FTSE Italia Star (+0,35%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a oltre 2,7 miliardi di euro, rispetto agli 1,76 miliardi di ieri. Su 326 titoli trattati, 189 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 119. Invariate le restanti 18 azioni. Lunedì 2 giugno Piazza Affari resterà regolarmente aperta, ad eccezione della sessione afterhours.
L’euro è risalito a 1,365 dollari. L’oro è sceso a 1.245 dollari.

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Hanno prevalso gli acquisti sui bancari, nonostante il ribasso subito dal colosso transalpino BNP Paribas. Secondo il Wall Street Journal, il Dipartimento di Giustizia americano potrebbe comminare una multa miliardaria all’istituto francese. La sanzione potrebbe addirittura superare i 10 miliardi di dollari.
Seduta brillante per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha guadagnato il 7,16% a 24,86 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla banca senese, portandolo da 22 euro a 22,81 euro, segnalando alcune indicazioni positive dai numeri dei primi tre mesi del 2014, anche se la redditività resta debole. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Hold” (mantenere).
Unicredit ha recuperato l’1,19% a 6,395 euro. L'agenzia Moody's ha rivisto l'outlook del rating di lungo termine sul debito e sui depositi dell’istituto, portandolo da "Stabile" a "Negativo". Il giudizio è stato confermato a “Baa2”. Stessa decisione sul Banco Popolare (+3,89% a 14,15 euro), il cui rating resta confermato a “Ba3”.
La Popolare dell’Emilia Romagna è saluta dello 0,92% a 8,2 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ritoccato al rialzo lo “short” sull’istituto, portandolo dallo 0,86% allo 0,9%.
Il Creval ha registrato un balzo del 7,23% a 1,06 euro. Performance migliore per i diritti relativi all’aumento di capitale (+14,7% a 0,5 euro).

Telecom Italia tra i protagonisti di giornata. Le azioni ordinarie della compagnia telefonica hanno terminato la seduta con un calo dello 0,33% a 0,911 euro. Gli analisti di UBS hanno alzato da 0,34 euro a 0,55 euro il target price, sulla possibilità di un consolidamento del settore in Italia e sull’ipotesi di vendita di TIM Brasil. Gli esperti hanno incrementato anche il prezzo obiettivo sui titoli di risparmio (-1,34% a 0,7005 euro), portandolo da 0,27 euro a 0,44 euro. Tuttavia, gli analisti hanno ribadito l’indicazione di vendita su entrambe le categorie di azioni. Intanto, nel corso di un’intervista pubblicata su MF, il numero uno di Findim, Marco Fossati, ha ribadito la necessità dello scioglimento di Telco, l’azionista di controllo di Telecom Italia. Secondo Fossati, questa operazione consentirebbe alla compagnia telefonica di diventare più contendibile e permetterebbe al management di decidere senza essere influenzata dalle indicazioni di Telefonica, il socio di riferimento di Telco. Inoltre, il numero uno di Findim ritiene necessario un disimpegno in Argentina, in modo da ridurre il debito, mentre in Brasile sarebbe importante procedere con una fusione con Gvt, secondo operatore nel mercato carioca nel settore della banda larga.

Acea è salita del 2,16% a 10,42 euro. L’agenzia Fitch ha migliorato le prospettive sul rating della società romana per i prossimi trimestri, portandole da “Negative” a “Stabili”. Gli esperti hanno confermato a “BBB+” il rating sul debito a lungo termine dell’azienda.

Atlantia ha guadagnato l’1,44% a 20,38 euro. Jp Morgan ha alzato da 23 euro a 24 euro il prezzo obiettivo sulla concessionaria autostradale, sulla prospettiva che vada in porto la fusione tra Atlantia ed Etihad. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).

World Duty Free è salita dell’1,95% a 10,19 euro. Equita sim ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 12 euro a 12,5 euro, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli analisti hanno ridotto le stime sulla redditività per i prossimi trimestri, anche se hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Spicca il balzo di Acque Potabili (+15,5% a 1,222 euro). La società ha comunicato che la durata del periodo di adesione all’OPA è prorogata sino al 6 giugno 2014. In precedenza, il termine dell'offerta era stabilito per il 30 maggio 2014. Inoltre, il corrispettivo per ciascuna azione portata in adesione all’offerta, originariamente pari a 1,05 euro, è stato aumentato a 1,2 euro.
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