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Milano rialza la testa (+3%)

Grazie alla generalizzata crescita di tutti i principali titoli del listino, in cui spiccano i balzo di Telecom Italia e alcuni bancari, il mercato milanese ha chiuso in sensibile progresso

di Mauro Introzzi 19 giu 2012 ore 17:41

Pronto riscatto, per Piazza Affari, dopo lo scivolone di ieri. Grazie alla generalizzata crescita di tutti i principali titoli del listino, in cui spiccano i balzo di Telecom Italia e alcuni bancari, il mercato milanese ha chiuso in sensibile progresso. Vicino ai massimi di giornata.

Non hanno condizionati i mercati i timori sui debiti spagnoli e la lettura dello ZEW in Germania. Sul fronte iberico il ministero del Tesoro ha collocato in queste ore titoli con scadenze pari a 12 e 18 mesi. L'asta ha registrato il tutto esaurito ma con rendimenti in forte rialzo. Il titolo a 12 mesi è stato piazzato per 2,4 miliardi di euro a un rendimento del 5,07%, (dal 2,98% dell'asta precedente) mentre quello a 18 mesi è stato collocato per 640 milioni di euro con un rendimento al 5,1% dal 3,30% precedente. Sul fronte tedesco, invece, c’è stata una lettura decisamente negativa per lo ZEW tedesco del mese di giugno. L'indice che esprime le aspettative del settore finanziario ha evidenziato un calo a -16,9 punti dai 10,8 di maggio scendendo molto più di quanto si aspettassero gli addetti ai lavori. Si tratta della flessione più marcata dall'ottobre 1998.

Nonostante queste notizie poco positive, comunque, il FTSEMib ha evidenziato un progresso del 3,35% a 13.445 punti mentre il FTSE Italia All Share ha guadagnato il 3,12% a 14.426 punti. Segno positivo anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,9%) e il FTSE Italia Star (+1,13%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 1,83 miliardi di euro, in rialzo dagli 1,76 miliardi di euro di ieri. Su 307 titoli trattati, 82 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 217. Invariate le restanti 8 azioni.

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Tra i principali titoli del paniere milanese è spiccato il progresso di Telecom Italia, salita del 7,36% a 0,7225 euro
. Sono tornate in auge per il colosso telefonico, le voci che la danno sul punto di scorporare la sua rete. In un articolo apparso oggi sul Sole24Ore si riportano delle "prove di dialogo" con  Cassa Depositi e Prestiti sulla rete di nuova generazione. Prove finalizzate a costruire una prima ipotesi di lavoro che si basa su due "azioni forti": il conferimento di Metroweb dentro Opac (l'operatore di accesso all'ingrosso di rete fissa che costituisce l'ipotesi di scorporo più concreta di Telecom Italia) e quindi l'ingresso del fondo strategico italiano in Opac con un aumento di capitale da 3 miliardi di euro.

In generale rialzo anche i bancari. Unicredit è salita del 4,7% a 2,586 euro. Nel corso di un'audizione alla Camera dei Deputati il numero uno di Unicredit Federico Ghizzoni ha dichiarato che Unicredit si appresta, a breve, a rivedere la sua organizzazione interna. L'istituto riprogetterà i processi interni, per renderli più efficienti e con il fine di creare un gruppo più snello.
In rialzo anche IntesaSanpaolo (+4,78% a 1,03 euro) e Ubi Banca (+4,44% a 2,496 euro).

Non ha seguito i titolo del suo comparto (ma neanche quanto fatto dagli indici) Banca Monte dei Paschi di Siena, in rialzo dello 0,65%. Gli analisti di Standard & Poor's hanno posto l’istituto senese "in credit watch con implicazioni negative". Alla base della decisione il deterioramento della qualità dell'attivo. L'istituto senese paga anche utili in calo e necessità di capitale. Così l'agenzia potrebbe rivedere il suo giudizio "BBB/A-2" entro i prossimi tre mesi. La prossima settimana MPS presenterà il suo piano industriale. Nel frattempo l’ente MPS ha raggiunto con le banche creditrici un accordo sul debito.

Bene anche gli assicurativi, con Generali salita del 5,44%.

Tra gli energetici giornata decisamente positiva per Enel Green Power (+5,45% a 1,161 euro)
. Il gruppo ha consolidato la sua posizione sul mercato fotovoltaico in Grecia con l’entrata in esercizio di quattro nuovi impianti tutti situati nella regione del Peloponneso. Grazie all’entrata in esercizio dei nuovi impianti la capacità installata totale di EGP in Grecia sale a 245,4 MW.
L’entrata in esercizio di questi nuovi impianti eviterà l’emissione in atmosfera di oltre 23 mila tonnellate di CO2 all’anno.
In positivo anche Tenaris (+5,45% a 13,73 euro). Gli analisti di Exane hanno alzato da "neutrale" a "outperform" (farà meglio del mercato) il loro rating su Tenaris, con un target price passato da 15,5 a 16 euro. Il broker premia il buon momento dell'industria petrolifera.

Tra i pochi in ribasso Prysmian (-0,52% a 11,45 euro)
. Intermonte ha ridotto il target price sulla società dei cavi, portandolo a 13,3 euro dai precedenti 14 euro. Il rating è stato confermato a "outperform" (farà meglio del mercato).
Tra i titoli del Ftse Mib ha chiuso in ribasso solo Diasorin (-0,67% a 20,86 euro).

In rosso dello 0,56% Italcementi,
oggetto di una bocciatura da parte di UBS. Gli analisti del broker elvetico hanno avviato la copertura sul gruppo del cemento con un rating "sell" (vendere) e un target price di 3,4 euro.
Secondo UBS il mercato del cemento, nel 2012, potrebbe registrare in Italia una flessione dei volumi del 20% rispetto all'anno scorso.
La stessa banca d’affari ha iniziato ad occuparsi di Buzzi Unicem (+3,52%)
con un giudizio neutrale e un target price di 7,2 euro.

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