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Milano, prevale il segno meno

Avvio di settimana all’insegna della cautela per Piazza Affari e per le principali borse europee. Gli indici di Borsa Italiana si trovano in territorio negativo. A due velocità i bancari

di Edoardo Fagnani 11 feb 2013 ore 09:37

Avvio di settimana all’insegna della cautela per Piazza Affari e per le principali borse europee. Gli indici di Borsa Italiana si trovano in territorio negativo.
Il FTSEMib registra un ribasso dello 0,56%, mentre il FTSE Italia All Share è in flessione dello 0,5%. Segno meno per il FTSE Italia Mid Cap (-0,31%) e il FTSE Italia Star (-0,11%).
Wall Street ha chiuso con un rialzo l’ultima seduta della settimana. Il Dow Jones ha messo a segno un progresso dello 0,35% a 13.993 punti. In progresso di mezzo punto percentuale l’S&P500 (+0,57% a 1.518 punti). Performance migliore per il Nasdaq, che ha terminato la giornata con un rialzo dello 0,91% a 3.194 punti. Spicca il balzo di LinkedIn (+21,3%), dopo la diffusione dei risultati trimestrali.
Oggi la borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività.
L’euro resta sotto gli 1,34 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici negli Stati Uniti. L’oro si è stabilizzato a 1.670 dollari.

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A due velocità i bancari.
Partenza positiva per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana guadagna lo 0,41% a 0,2442 euro.
Performance migliore per la Popolare di Milano (+4,62% a 0,543 euro).
Unicredit è in calo dell’1,09% a 4,336 euro, mentre IntesaSanpaolo registra un ribasso dello 0,93% a 1,386 euro.
UBI Banca scende dello 0,72% a 3,61 euro. L’amministratore delegato dell’istituto, Victor Massiah, ha dichiarato che la banca non è esposta a rischi su operazioni con derivato. Il manager ha precisato che questi prodotti sono stato utilizzati solo a scopo di copertura.
Il Banco Popolare sale dello 0,21% a 1,403 euro. I vertici dell’istituto hanno ribadito che l’attuale scenario di riferimento rende difficile programmare la distribuzione di un dividendo con riferimento all’esercizio 2012. Il management ha aggiunto che ogni valutazione sulla cedola spetterà al consiglio di amministrazione che esaminerà i risultati di bilancio.

Telecom Italia cede l’1,66% a 0,6535 euro. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti, dopo la decisione della società di dimezzare il dividendo per i prossimi esercizi. Cheuvreux ha limato da 0,69 euro a 0,65 euro il prezzo obiettivo, confermando il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Barclays, invece ha ridotto da 0,85 euro a 0,82 euro il target price sulle azioni di risparmio (-0,8% a 0,56 euro). Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Overweight” (sovrappesare) su questa categoria di azioni.

Molto bene Seat Pagine Gialle. Il titolo della società editoriale sale del 15,4% a 0,003 euro. Secondo quanto scritto su Milano Finanza il finanziere egiziano, Naguib Sawiris, sarebbe interessato a valutare un investimento nella società editoriale, sulla base dell’interesse per il settore Internet. Il settimanale ha ricordato che nei primi nove mesi del 2012 le attività web della società editoriale avevano registrato una crescita del fatturato del 9,5%.
Telecom Italia Media è in ribasso dello 0,32% a 0,154 euro. Proto-Organization ha comunicato di avere dato mandato per inviare a Telecom Italia la manifestazione di interesse per l’acquisizione di LA7.


Unipol è in calo dello 0,91% a 1,964 euro. Il Sole24Ore di domenica ha riportato la notizia che la procura di Bologna ha aperto un’inchiesta preliminare in merito ad alcune operazione condotte da Unipol Banca nei confronti di alcuni imprenditori. Questi ultimi avrebbero subito pesanti perdite attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati.

Avvio senza scossoni per Saipem. Il titolo della società, attiva nel settore delle esplorazioni petrolifere, perde lo 0,33% a 21,4 euro.
Andamento positivo per Erg (+0,58% a 6,94 euro). Secondo quanto scritto su Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, la società guidata dalla famiglia Garrone dovrebbe aver chiuso il 2012 con un margine operativo lordo superiore ai 420 milioni di euro e con debiti inferiori ai 900 milioni.
Enel cede lo 0,27% a 2,94 euro. Il colosso elettrico ha rifinanziato una linea di credito per un ammontare complessivo di 9,4 miliardi di euro. In particolare, l’azienda è riuscita ad allungare la scadenza, portandola dal 2015 al 2018. Inoltre, in caso di utilizzo parziale della linea di credito il tasso di interesse è pari all’Euribor, maggiorato di 170 punti base.
Iren scende dello 0,87% a 0,57 euro. Banca IMI ha peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Add” (aggiungere).

Salvatore Ferragamo è in ribasso dello 0,72% a 19,3 euro. Secondo quanto scritto sul Il Sole24Ore nel week-end la società del lusso nel 2013 dovrebbe raggiungere una marginalità nell’ordine del 20% e prevede investimenti per circa 70 milioni di euro. Il quotidiano finanziario ha evidenziato che il focus sarà sulla crescita nell’area Asia/Pacifico.

Ansaldo-STS cede lo 0,26% a 7,555 euro. Oggi la società comunicherà i risultati preliminari relativi all’esercizio 2012.

BE Think non riesce a fare prezzo per eccesso di rialzo, dopo aver segnato un progresso teorico del 15,6%. Oggi ha preso il via l’aumento di capitale lanciato dalla società. Il prezzo di chiusura di venerdì, pari a 0,2101 euro, è stato rettificato a 0,2003 euro. Il prezzo iniziale dei diritti è stato fissato a 0,0098 euro.

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