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Milano positiva: brilla Telecom Italia, Fiat corregge

Seduta decisamente positiva per Piazza Affari, con gli indici largamente positivi. Tra i titoli a maggior capitalizzazione bene Telecom Italia, sulle indiscrezioni legate alla valorizzazione di Tim Brasil

di Mauro Introzzi 3 gen 2014 ore 17:49
Seduta decisamente positiva per Piazza Affari, con gli indici largamente positivi. Tra i titoli a maggior capitalizzazione bene Telecom Italia, sulle indiscrezioni legate alla valorizzazione di Tim Brasil. Prese di beneficio su Fiat dopo il rialzo pirotecnico della seduta precedente. Bene anche i bancari sull’ulteriore abbassamento dei differenziali sui titoli di stato.
Intanto l’ISTAT ha indicato che il tasso di inflazione medio annuo, per il 2013, è stato pari all'1,2%. Si tratta di un valore ai minimi dal 2009 che segna una netta contrazione rispetto al 3% registrato nel 2012. A dicembre l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% su mese e dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Due letture minori delle attese.

Così a fine giornata il FTSEMib è salito dello 0,97% a 19.113 punti
mentre il FTSE Italia All Share ha terminato la giornata con un rialzo dello 0,97% a 20.372 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,86%) e il FTSE Italia Star (+1,38%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 2,17 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,51 miliardi di euro della seduta precedente. Su 323 titoli trattati, 219 hanno terminato la giornata in territorio positivo, mentre i segni meno sono stati 86. Invariate le restanti 18 azioni.

QUOTAZIONI TITOLI FTSEMIB

Giornata decisamente positiva per Telecom Italia (+6,92%).
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore Telefonica starebbe accelerando sulla cessione di Tim Brasil e valuterà nei prossimi giorni un offerta "consortile" (che arriverà entro un mese) per la spartizione dell'operatore brasiliano di Telecom Italia (che verrebbe prima acquisito da una società veicolo) tra i principali concorrenti: oltre alla Telefonica, il gruppo America Movil del magnate messicano Carlos Slim (in Brasile con il terzo operatore mobile, Claro) e Oi-Telemar (primo a pari merito con Telefonica nel fisso ma quarto nella telefonia mobile).
Nel coso della giornata, però, Telecom Italia, in una nota caldeggiata da Consob, ha precisato di non essere a conoscenza di alcuna "offerta" per TIM Brasil e ribadisce, ancora una volta, la strategicità dell'asset brasiliano.
Nel frattempo gli esperti di Banca Akros e di Equita Sim hanno confermato il loro giudizio "hold" (mantenere) sulla società. Il target price della prima è di 0,65 euro, quello della seconda di 0,75 euro.

Fiat in calo del 2,31%
dopo il balzo, pari al 16,4%, registrato nella prima seduta dell’anno in scia all’accordo con Veba per salire al 100% di Chrysler.
Ieri sono anche usciti i dati sulle immatricolazioni in Italia. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti le immatricolazioni sono cresciute a dicembre dell'1,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. Era dall'agosto del 2011 che non si registrava un rialzo. Il 2013 va così in archivio con un calo del 7,1%: nell'anno si sono immatricolate poco più di 1,3 milioni di auto.
Ancora in calo le immatricolazioni di Fiat, che a dicembre sono scese del 2,6% su base annua. La quota di mercato della società, a dicembre, si è attestata al 27,97%. L'anno del Lingotto si chiude con una flessione del 9,9% rispetto all'intero 2012 e con una quota di mercato pari al 28,67% dal 29,58% del 2012.
Nel frattempo, secondo il Financial Times (che cita fonti vicine ai vertici) il gruppo guidato da Sergio Marchionne potrebbe presto sbarcare al New York Stock Exchange. Tra le opzioni allo studio del management c'è anche quella di emettere un bond convertibile dal controvalore compreso tra 1 e 1,5 miliardi di dollari.
In correzione anche la controllante Exor (-1,29%).

Bene i bancari, grazie all’andamento dei titoli di stato.
Il decennale italiano in queste prime contrattazioni del 2014, sta rendendo meno del 4% con uno spread ormai vicino ai 200 punti. Una dinamica, questa, che secondo il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, permetterà di avere a disposizione più risorse per investimenti e per alleggerire il carico fiscale. Inoltre, secondo l’economista, la riduzione dello spread si rifletterà in migliori condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie.
Gli esperti della banca d'affari americana Citigroup hanno confermato il loro rating "overweight" (sovrappesare) sul settore bancario europeo. Il broker evidenzia che il passaggio degli istituti del Vecchio Continente alla supervisione della Banca Centrale Europea dovrebbe abbassare il premio per il rischio dell'intero settore. A livello nazionale Citigroup preferisce quelle di Francia, Belgio e dei Paesi nordici. Tra i singoli titoli la banca d'affari americana cita Barclays, BnP Paribas, Danske e Ing.
Così Unicredit è salita dello 0,93%, IntesaSanpaolo dell’1,46% mentre Mps ha registrato un progresso dello 0,68%.
Carige in salita del 3,13%. Secondo indiscrezioni riportate da alcuni quotidiani ci sarebbero altri interessati al business assicurativo della banca ligure. Oltre ad Ageas avrebbe manifestato le proprie attenzioni al dossier Carige Assicurazioni anche il fondo americano Aquiline.

In positivo anche gli energetici, con Enel in crescita dell’1,4%, Eni in salita dello 0,92%. Spicca il rialzo di Saipem (+2,53%).

Tra gli assicurativi in calo Generali (-0,24%) mentre tra i media debole Mediaset (-0,4%).

Tra i titoli a minor capitalizzazione il gruppo Salini Impregilo (+1,24%)
ha comunicato di aver acquisito la progettazione e realizzazione di un lotto autostradale della Sebes - Turda in Transilvania. Il cliente è la "Compagnia Nazionale di Autostrade e Strade Statali Romania" (CNADNR) ed il valore del progetto è di circa 121 milioni di euro.
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