Milano sale ma non segue Francoforte e Parigi. Altro scivolone per MPS
Giornata solo lievemente positiva per Piazza Affari, che non riesce a replicare le ottime sedute delle borse di Francoforte e Parigi. A pesare su Milano l’instabilità politica
di Mauro Introzzi 10 set 2013 ore 17:43
Giornata solo lievemente positiva per Piazza Affari, che non riesce a replicare le ottime sedute delle borse di Francoforte e Parigi che hanno registrato rialzi nell’ordine dei 2 punti percentuali. A pesare su Milano l’instabilità politica, con i timori che l’esperienza del governo Letta possa volgere al termine a causa della decadenza di Silvio Berlusconi.
Tra i singoli titoli ancora in difficoltà Monte dei Paschi di Siena. Male anche Fiat Industrial dopo la bocciatura di Ubs.
A fine giornata il FtseMib ha chiuso con un progresso dello 0,51% a 17.332 punti mentre il Ftse Italia All Share è avanzato dello 0,53% a quota 18.382 punti. In positivo anche il Mid Cap (+0,88%) e lo Star (+1,13%).
Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,53 miliardi di euro, rispetto agli 1,88 miliardi di ieri. Su 312 titoli trattati, 166 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 129. Invariate le rimanenti 17 azioni.
QUOTAZIONI AZIONI DEL FTSEMIB
In territorio misto i bancari, tra i quali spicca ancora il calo del Monte dei Paschi di Siena (-4,66% a 0,2003 euro). Sull’istituto senese ha pesato nuovamente la notizia dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro concordato con Bruxelles. Intanto il sindaco di Siena, Bruno Valentini, ha dichiarato in un’intervista che se il management della banca non attuerà una cura shock l’istituto potrebbe affondare in 12 mesi.
Male anche Banca Carige (-4,73% a 0,4535 euro). Secondo quanto riporta La Stampa in edicola oggi la Banca d'Italia avrebbe rilevato per la banca genovese un'esposizione di rilievo ai contratti derivati a leva sui titoli di Stato. Il controvalore di questi contratti, che hanno come controparte Deutsche Bank, è pari a 7 miliardi di euro. Sempre secondo quanto riporta La Stampa a fronte di questa esposizione Carige avrebbe collaterali che, a fine giugno, ammontavano a 1,1 miliardi di euro.
Sulla base di queste indiscrezioni la Procura di Genova ha aperto un fascicolo di inchiesta sulle relazioni degli ispettori di Banca d'Italia sull'istituto genovese. Al momento l'inchiesta è senza indagati e senza ipotesi di reato.
Sempre tra i bancari, invece, giornate positive per Unicredit (+0,93%) e IntesaSanpaolo (+2,1%).
In territorio misto pure gli energetici. Snam (-0,67% a 3,576 euro) sotto la lente degli analisti. Quelli di Jp Morgan hanno confermato il loro "overweight" (sovrappesare) e alzato da 4,2 a 4,3 euro il loro target price mentre quelli di Goldman Sachs, che mantengono il consiglio di vendere ("sell") hanno portato la loro valutazione a 3,5 euro dai precedenti 3,4 euro.
Goldman Sachs ha alzato il target anche su un’altra utilities, A2A (+0,6% a 0,6655 euro), valutata 0,63 euro dai precedenti 0,58 euro con un rating “sell” (vendere). La banca d’affari ha poi confermato rating e valutazione su Enel (“neutrale” con target a 2,9 euro) e Terna (“sell” – vendere – con target a 3,3 euro). La prima è salita dell’1,82% a 2,688 euro mentre la seconda è rimasta invariata a 3,18 euro.
In difficoltà anche Fiat Industrial (-2,63% a 9,27 euro) bocciata da UBS. Il nuovo giudizio della banca d'affari elvetica sul titolo del gruppo di Sergio Marchionne, "sell" (vendere), rivede al ribasso il precedente "neutrale". Tagliato, da 8,5 a 8 euro, anche il target price. In calo anche Fiat (-0,73%).
Tra i media poco sotto la parità Mediaset (-0,06% a 3,218 euro). Gli esperti di Goldman Sachs hanno alzato da 3,3 a 3,6 euro il loro target price sul titolo del Biscione, mantenendo il giudizio "neutrale".
Tra i titolo a minor capitalizzazione balzo di Safilo (+4,64% a 13,76 euro). Gli analisti di Berenberg hanno avviato la copertura sul gruppo degli occhiali con un giudizio "buy" (acquistare) e un target price fissato a 16,5 euro. Secondo la banca d'affari ci saranno significative opportunità di crescita.
Tra i singoli titoli ancora in difficoltà Monte dei Paschi di Siena. Male anche Fiat Industrial dopo la bocciatura di Ubs.
A fine giornata il FtseMib ha chiuso con un progresso dello 0,51% a 17.332 punti mentre il Ftse Italia All Share è avanzato dello 0,53% a quota 18.382 punti. In positivo anche il Mid Cap (+0,88%) e lo Star (+1,13%).
Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,53 miliardi di euro, rispetto agli 1,88 miliardi di ieri. Su 312 titoli trattati, 166 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 129. Invariate le rimanenti 17 azioni.
QUOTAZIONI AZIONI DEL FTSEMIB
In territorio misto i bancari, tra i quali spicca ancora il calo del Monte dei Paschi di Siena (-4,66% a 0,2003 euro). Sull’istituto senese ha pesato nuovamente la notizia dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro concordato con Bruxelles. Intanto il sindaco di Siena, Bruno Valentini, ha dichiarato in un’intervista che se il management della banca non attuerà una cura shock l’istituto potrebbe affondare in 12 mesi.
Male anche Banca Carige (-4,73% a 0,4535 euro). Secondo quanto riporta La Stampa in edicola oggi la Banca d'Italia avrebbe rilevato per la banca genovese un'esposizione di rilievo ai contratti derivati a leva sui titoli di Stato. Il controvalore di questi contratti, che hanno come controparte Deutsche Bank, è pari a 7 miliardi di euro. Sempre secondo quanto riporta La Stampa a fronte di questa esposizione Carige avrebbe collaterali che, a fine giugno, ammontavano a 1,1 miliardi di euro.
Sulla base di queste indiscrezioni la Procura di Genova ha aperto un fascicolo di inchiesta sulle relazioni degli ispettori di Banca d'Italia sull'istituto genovese. Al momento l'inchiesta è senza indagati e senza ipotesi di reato.
Sempre tra i bancari, invece, giornate positive per Unicredit (+0,93%) e IntesaSanpaolo (+2,1%).
In territorio misto pure gli energetici. Snam (-0,67% a 3,576 euro) sotto la lente degli analisti. Quelli di Jp Morgan hanno confermato il loro "overweight" (sovrappesare) e alzato da 4,2 a 4,3 euro il loro target price mentre quelli di Goldman Sachs, che mantengono il consiglio di vendere ("sell") hanno portato la loro valutazione a 3,5 euro dai precedenti 3,4 euro.
Goldman Sachs ha alzato il target anche su un’altra utilities, A2A (+0,6% a 0,6655 euro), valutata 0,63 euro dai precedenti 0,58 euro con un rating “sell” (vendere). La banca d’affari ha poi confermato rating e valutazione su Enel (“neutrale” con target a 2,9 euro) e Terna (“sell” – vendere – con target a 3,3 euro). La prima è salita dell’1,82% a 2,688 euro mentre la seconda è rimasta invariata a 3,18 euro.
In difficoltà anche Fiat Industrial (-2,63% a 9,27 euro) bocciata da UBS. Il nuovo giudizio della banca d'affari elvetica sul titolo del gruppo di Sergio Marchionne, "sell" (vendere), rivede al ribasso il precedente "neutrale". Tagliato, da 8,5 a 8 euro, anche il target price. In calo anche Fiat (-0,73%).
Tra i media poco sotto la parità Mediaset (-0,06% a 3,218 euro). Gli esperti di Goldman Sachs hanno alzato da 3,3 a 3,6 euro il loro target price sul titolo del Biscione, mantenendo il giudizio "neutrale".
Tra i titolo a minor capitalizzazione balzo di Safilo (+4,64% a 13,76 euro). Gli analisti di Berenberg hanno avviato la copertura sul gruppo degli occhiali con un giudizio "buy" (acquistare) e un target price fissato a 16,5 euro. Secondo la banca d'affari ci saranno significative opportunità di crescita.
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