Milano mette il turbo!
In generale rialzo i bancari. Ha fatto eccezione il Banco Popolare, penalizzato dal profit warning annunciato ieri. Molto bene Fiat, in seguito alle dichiarazioni di Sergio Marchionne
di Edoardo Fagnani 5 mar 2013 ore 17:50Piazza Affari e le principali borse europee in deciso rialzo nella seduta odierna. Gli analisti di S&P hanno dichiarato che il risultato delle elezioni politiche non avrà alcun impatto sul rating del debito sovrano italiano. Spicca il pesante scivolone di Telecom Italia Media, dopo l’ufficializzazione della vendita di La7 a Cairo Communication. In generale rialzo i bancari. Ha fatto eccezione il Banco Popolare, penalizzato dal profit warning annunciato ieri. Molto bene Fiat, in seguito alle dichiarazioni di Sergio Marchionne.
Il FTSEMib è salito del 2,78% a 15.974 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato un progresso del 2,67% a 16.962 punti. Performance positive anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,43%) e del FTSE Italia Star (+1,42%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito 1,91 miliardi di euro, rispetto agli 1,64 miliardi di ieri. Su 315 titoli trattati, 223 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 73. Invariate le rimanenti 19 azioni.
L’euro si mantiene poco sopra quota 1,3 dollari, mentre l’oro si è riportato a 1.575 dollari.
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Telecom Italia Media protagonista di giornata. Il titolo della società editoriale ha ceduto l’11,5% a 0,139 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. Il management dell’’azienda ha deliberato la cessione a Cairo Communication (+4,48% a 2,754 euro) dell'intera quota di partecipazione detenuta in La7, ad esclusione del 51% di MTV Italia. Inoltre, Telecom Italia Media ha comunicato i dati relativi all’esercizio 2012, chiuso con una perdita di 240,9 milioni di euro, in forte aumento rispetto al rosso di 83,8 milioni del 2011. Intanto, gli analisti di Kepler hanno tagliato da 0,08 euro a 0,06 euro il prezzo obiettivo su Telecom Italia Media, confermando l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Mondadori ha perso l’1,96% a 1 euro. Mediobanca ha tagliato da 1,42 euro a 1,1 euro il target price sul gruppo di Segrate, in seguito alla riduzione delle stime per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno anche peggiorato a “Neutrale” il giudizio.
Mediaset ha recuperato il 2,33% a 1,494 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Egerton Capital Limited ha aumentato la posizione “short” sul gruppo del Biscione, portandola dall’1,32% all’1,42%. La stessa Consob ha comunicato che Marshall Wace ha ridotto la posizione corta su Mediaset, portandola dallo 0,73% allo 0,58%.
In generale rialzo i bancari.
Unicredit è salita del 3,44% a 3,85 euro. La banca guidata da Federico Ghizzoni ha fornito un aggiornamento sulle stime di consensus degli analisti, sulla base delle indicazioni elaborate da 25 broker italiani e internazionali. Le previsioni indicano per il quarto trimestre del 2012 una perdita netta di 173 milioni di euro, stima che si confronta con l’utile di 247 milioni (dato normalizzato) contabilizzato nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine di intermediazione e il risultato di gestione sono previsti rispettivamente a 6,07 miliardi (in leggero calo rispetto ai 6,1 miliardi del quarto trimestre del 2011) e a 801 milioni di euro. Le stime degli analisti per l’intero 2012 indicano per Unicredit un utile netto di 1,24 miliardi di euro, previsione peggiore rispetto alla precedente stima di un utile di 1,35 miliardi.
In forte rialzo anche il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano è salito del 2% a 0,2035 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Egerton Capital Limited ha incrementato la posizione “short” su Monte dei Paschi di Siena, portandola dall’1,21% all’1,36%.
UBI Banca ha guadagnato lo 0,58% a 3,496 euro. Deutsche Bank ha tagliato da 3,8 euro a 3,5 euro il target price sull’istituto. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
IntesaSanpaolo ha registrato un progresso del 4,5% a 1,255 euro.
Chiusura negativa, invece, per il Banco Popolare che ha lasciato sul terreno il 2,7% a 1,19 euro. L’istituto ha anticipato la possibilità di uno scostamento tra il risultato economico relativo all’esercizio 2012 atteso dal mercato e le proprie previsioni. Lo scostamento riguarda principalmente l’ammontare delle perdite di competenza della banca che potrebbero derivare dalla partecipata Agos-Ducato e l’ammontare delle rettifiche di valore nette su crediti. Nel dettaglio, le stime interne elaborate dalla banca segnalano un risultato netto d’esercizio 2012 negativo per circa 330 milioni. Dopo questa indicazione gli esperti di Kepler e di Equita sim hanno tagliato a 1,1 euro e a 1,9 euro il target price sul Banco Popolare. Entrambe le banche d’affari hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Il Creval ha guadagnato il 2,96% a 1,025 euro. Deutsche Bank ha incrementato da 4,6 euro a 4,7 euro il target price sull’istituto. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”.
In deciso rialzo Azimut (+6,5%) e Banca Generali (+7,04%). Le due compagnie hanno beneficiato dei brillanti dati sulla raccolta fondi nel mese di febbraio.
Acquisti anche sui petroliferi. In forte rialzo Eni (+3,07% a 17,78 euro). Performance migliore per Saipem (+8,21% a 21,48 euro). Gli analisti di Goldman Sachs hanno migliorato il giudizio sulla società e hanno inserito l’azienda nella propria lista di titoli da acquistare con convinzione. Il target price è stato aumentato a 27 euro, sulle prospettive di un recupero della marginalità nei prossimi esercizi. Segno più anche per Tenaris (+1,95% a 15,66 euro). Andamento opposto per Saras (+0,9% a 0,892 euro) ed Erg (-2,48% a 7,065 euro).
Enel ha messo a segno un rialzo del 2,32% a 2,818 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno tagliato il prezzo obiettivo sul colosso elettrico, portandolo da 3 euro a 2,85 euro, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2013/2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “neutrale”.
Snam invariata 3,546 euro. Centrobanca ha incrementato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 3,75 euro a 4,15 euro. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Add” (aggiungere) il rating.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Fiat che è balzata del 5,88% a 4,142 euro. Il numero uno del gruppo automobilistico, Sergio Marchionne, ha confermato che l’azienda non modificherà la politica degli investimenti in Italia e sta valutando la possibilità creare un marchio “low cost”. Il manager ha confermato i target per l’esercizio anche se ritiene che il mercato automobilistico in Italia nel 2013 potrebbe risultare peggiore rispetto all’andamento dello scorso anno. Marchionne prevede una ripresa del mercato automobilistico in Europa nel 2014.
Ansaldo-STS ha ceduto l’1,38% a 7,15 euro. In giornata si è riunito il consiglio di amministrazione della società per l’esame dei risultati del 2012.
Prysmian ha perso lo 0,24% a 16,79 euro. La società ha annunciato il collocamento di un prestito obbligazionario con durata di cinque anni e per un importo di 300 milioni di euro. Il prezzo di conversione iniziale delle obbligazioni è stato fissato a 22,3146 euro.
Lottomatica è salita dell’1,24% a 17,95 euro. Gli analisti di Exane hanno migliorato il target price sulla società, portandolo a 17 euro, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno ribadito il rating “Neutrale”.
Ancora indicazioni degli analisti su Luxottica (+2,01% a 37,6 euro). Deutsche Bank ha incrementato da 31,5 euro a 34 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2013/2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
STM è salita dello 0,44% a 3,174 euro. Gli analisti di Société Générale hanno incrementato da 6,9 euro a 7,7 euro il prezzo obiettivo sul gruppo italofrancese, in seguito al miglioramento delle stime sulla marginalità per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Qualche spunto tra le società a media capitalizzazione. De Longhi ha guadagnato il 2,93% a 12,29 euro. Mediobanca ha incrementato da 12,3 euro a 13,55 euro per azione la valutazione sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Danieli&C. è salita del 3,88% a 20,87 euro. Goldman Sachs ha tagliato da 27 euro a 24 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”.
Al segmento STAR spicca il balzo di Brembo (+8,11% a 11,2 euro). La società bergamasca ha chiuso lo scorso anno con un utile netto di 77,8 milioni di euro, l’81,1% in più rispetto ai 42,9 milioni del 2011. Il management di Brembo ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,4 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,3 euro assegnati lo scorso anno.
Cell Therapeutics ha guadagnato l’1,6% a 0,986 euro. Intermonte ha tagliato a 2,7 euro il target price sulla società biotech, in seguito all’incremento del numero di azioni in circolazione (da 97 milioni a 109,8 milioni). Gli esperti hanno anche rivisto le stime sulla redditività per il biennio 2013/2014, limando quelle relative all’esercizio in corso e incrementando quelle relative al prossimo anno. Intermonte ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni, precisando che nel 2013 l’attività di Cell Therapeutics inizierà a generare ricavi.