Milano maglia nera in Europa: tonfo delle banche e di Prysmian
Spiccano i ribassi della Popolare di Milano e di Mediobanca. In difficoltà anche Azimut Holding. Rimbalzino di Fiat, mentre CNH Industrial si è adeguata al trend negativo del mercato
di Edoardo Fagnani 9 mag 2014 ore 17:36I principali indici di Piazza Affari hanno perso oltre un punto percentuale nell’ultima seduta della settimana, dopo le ottime performance registrate ieri. Più limitati i ribassi delle principali borse europee. Intanto, l’agenzia S&P ha migliorato le prospettive sul rating del debito sovrano del Portogallo, portandole da “Negative” a “Stabili”. Gli esperti hanno confermato il rating “BB”, che conferma il Portogallo tra gli emittenti speculativi. Male i bancari, dove spiccano i ribassi della Popolare di Milano e di Mediobanca. In difficoltà anche Azimut Holding. I tagli delle banche d’affari hanno mandato al tappeto Prysmian. Rimbalzino di Fiat, mentre CNH Industrial si è adeguata al trend negativo del mercato.
Il FTSEMib è sceso dell’1,56% a 21.390 punti, terminando la settimana con un ribasso dell’1,8%. Il FTSE Italia All Share ha lasciato sul terreno l’1,5% a 22.788 punti. Variazioni simili per il FTSE Italia Mid Cap (-0,97%) e il FTSE Italia Star (-0,88%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,34 miliardi di euro, rispetto ai 3,66 miliardi di ieri. Su 324 titoli trattati, 237 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 74. Invariate le restanti 13 azioni.
L’euro è sceso a 1,375 dollari. L’oro si è confermato a 1.290 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Pioggia di vendite sui bancari.
In forte calo la Popolare di Milano che è scesa del 5% a 0,608 euro. In territorio negativo anche i diritti relativi all’aumento di capitale (-15,4% a 0,0628 euro). In giornata si sono riuniti i vertici dell’istituto per l’esame dei risultati del primo trimestre del 2014. Intanto, secondo quanto scritto su il Sole24Ore, il finanziere Raffaele Mincione sarebbe pronto a sottoscrivere la quota di riferimento dell’aumento di capitale pari a circa il 7% dell’ammontare dell’offerta. Inoltre, dalle comunicazioni fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha aumentato la posizione “short” sulla Popolare di Milano, portandola dall’1,65% all’1,91%.
Il Banca Popolare ha ceduto il 5,76% a 13,09 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 6 maggio Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti della banca italiana. L’istituto norvegese è accreditato del 2,083% del capitale del Banco Popolare. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto la posizione “short” sul Banco Popolare, portandola dall’1,16% all’1,01%.
Pessima giornata anche per la Popolare dell’Emilia Romagna (-7% a 7,64 euro) e UBI Banca (-4,86% a 6,455 euro).
Mediobanca ha lasciato sul terreno il 5,39% a 7,2 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali Kepler Cheuvreux ha alzato da 7,2 euro a 7,5 euro il target price sull’istituto di Piazzetta Cuccia, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il prossimo esercizio. Gli analisti hanno ribadito l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha aumentato da 8,4 euro a 8,8 euro il target price su Mediobanca, in conseguenza alla variazione dei parametri di valutazione della banca. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Buy” (acquistare).
Segno meno anche per IntesaSanpaolo (-2,36% a 2,396 euro). L’assemblea degli azionisti della banca ha approvato il bilancio dell’esercizio 2013, chiuso con una perdita netta consolidata di 4,55 miliardi di euro e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,05 euro per ogni azione ordinaria e di risparmio.
Credem ha perso il 5,35% a 6,55 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Exane hanno alzato a 7 euro il prezzo obiettivo sulla banca emiliana. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”. Anche Equita sim ha aumentato il target price sulla banca, portandolo da 6,3 euro a 7,4 euro. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio.
Il Creval ha ceduto il 4,6% a 1,555 euro. I vertici della banca hanno ribadito che l’aumento di capitale da 400 milioni di euro dovrebbe partire entro la fine di maggio.
Pesante ribasso per Azimut (-4,54% a 21,01 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso). Dopo la diffusione dei risultati trimestrali Kepler Cheuvreux ha tagliato da 23 euro a 21,8 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Hold”. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha ridotto da 28 euro a 26,5 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Sempre Equita sim ha sforbiciato da 23,1 euro a 22 euro il target price su Banca Generali (-0,88% a 22,63 euro), in seguito al taglio della previsione sull’utile per il prossimo esercizio. Gli esperti hanno ribadito il rating “Hold” (mantenere).
Prysmian ha subito uno scivolone del 5,35% a 16,09 euro, replicando il pesante ribasso di ieri. Secondo quanto scritto su La Repubblica, la società potrebbe tentare la conquista della francese Nexans, numero due dei cavi in Europa. Intanto, sono scattate le bocciature degli analisti sul titolo, dopo la diffusione dei dati trimestrali. Jp Morgan ha tagliato da 20,5 euro a 18 euro il prezzo obiettivo sulla società e ha peggiorato da “Overweight” (sovrappesare) a “Neutrale” il giudizio. Sulla stessa lunghezza d’onda Mediobanca e il Credit Suisse, che hanno portato il giudizio sulla società da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”. Piazzetta Cuccia ha tagliato da 19,9 euro a 16,8 euro per azione la valutazione, in seguito al peggioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Il Credit Suisse, invece, ha sforbiciato il prezzo obiettivo da 21 euro a 17 euro. Bocciatura completa anche da Equita sim e Kepler Cheuvreux, che hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio su Prysmian. Le due banche d’affari hanno anche sforbiciato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo rispettivamente a 19 e 18,5 euro. Bank of America ha ridotto da 20 euro a 18,5 euro il target price su Prysmian, ma a confermato il consiglio di acquisto delle azioni. Indicazione simile da NatIxis, che ha tagliato da 19 euro a 17 euro il target price sulla società, ribadendo il giudizio “Neutrale”.
In frazionale ribasso Enel (-0,66% a 4,19 euro). Gli analisti di NatIxis hanno alzato da 3,7 euro a 3,9 euro il prezzo obiettivo sul colosso elettrico dopo la diffusione dei risultati trimestrali. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Neutrale”.
ENI ha subito un calo dello 0,63% a 18,92 euro. Gli analisti di Bernstein hanno incrementato da 21 euro a 22 euro il target price sul Cane a sei zampe. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Mini rimbalzo per Fiat Chrysler dopo il recente scivolone. Il titolo ha guadagnato l’1,21% a 7,53 euro.
Pesante ribasso, invece, per CNH Industrial (-4,12% a 7,91 euro). Kepler Cheuvreux ha tagliato da 9,5 euro a 9 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”. Indicazione simile da Equita sim, che ha limato da 10 euro a 9,7 euro il target price su CNH Industrial. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
YOOX ha limitato il calo allo 0,34% a 23,12 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Citigroup hanno tagliato da 37 euro a 30 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli analisti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
GTech ha registrato una flessione del 2,21% a 21,23 euro. Gli analisti di Exane hanno peggiorato il giudizio sulla società da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”, sui rischi relativi ad una possibile quotazione di Sisal. Gli esperti hanno anche ridotto da 25 euro a 23,5 euro per azione la valutazione. Banca Akros si è limitata a ridurre da 24,2 euro a 23,9 euro il prezzo obiettivo su GTech, in seguito alla revisione delle stime per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
Buzzi Unicem ha perso il 3,97% a 12,83 euro. La società ha chiuso il primo trimestre del 2014 con un fatturato consolidato in aumento a 496,4 milioni, l’11,6% in più rispetto ai 444,9 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. La perdita netta si è ridotta del 18,8% a 53,8 milioni di euro. Il management prevede di chiudere il 2014 con risultati migliori rispetto a quelli ottenuti lo scorso anno.
Autogrill è salita dell’1,52% a 6,68 euro. Jp Morgan ha ridotto da 8,5 euro a 7,5 euro il target price sulla società di ristorazione. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare).
Atlantia ha recuperato lo 0,49% a 18,54 euro. La concessionaria autostradale ha chiuso i primi tre mesi del 2014 con un utile netto di 128 milioni di euro, in aumento del 13,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dmail Group ha registrato un balzo del 5,06% a 4,15 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo. La società ha comunicato che sono stati sottoscritti tre diversi accordi di ristrutturazione del debito bancario con gli istituti di credito coinvolti. Gli accordi prevedono tra l'altro lo stralcio del debito bancario chirografario (pari a complessivi 16,8 milioni di euro) in una percentuale di circa il 60% dello stesso, il pagamento di circa il 20%, da corrispondersi entro i 30 giorni successivi all’omologa del piano e il restante 20% circa, da corrispondersi in due rate di pari importo scadenti il 31 dicembre 2015 ed il 31 dicembre 2016.
Progresso a due cifre per Seat Pagine Gialle (+11,8% a 0,0019 euro). La società comunicato di aver ricevuto una manifestazione di interesse vincolante da parte di D.Holding, quale tramite di GF1 e Odissea, avente ad oggetto un processo di integrazione che coinvolge Dmail Group.