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Milano maglia nera in Europa: i mercati temono la crisi di governo

Gli addetti ai lavori collegano il calo di Piazza Affari alle incertezze sulla solidità del governo guidato da Enrico Letta. Prese di beneficio su Telecom Italia

di Edoardo Fagnani 4 set 2013 ore 16:02
Seduta negativa per Piazza Affari e per le borse europee. Il mercato azionario italiano registra la peggiore performance della giornata tra le principali piazze continentali. Gli addetti ai lavori collegano il calo di Piazza Affari alle incertezze sulla solidità del governo guidato da Enrico Letta.
Il FTSEMib registra una flessione dell’1,83%, mentre il FTSE Italia All Share scende dell’1,7%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,22%) e del FTSE Italia Star (-0,76%).

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Prese di beneficio su Telecom Italia, dopo il rally registrato nelle ultime tre sedute. Il titolo della compagnia telefonica è in ribasso del 2,23% a 0,548 euro. Gli analisti di UBS hanno tagliato il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia, portandolo rispettivamente a 0,34 euro e a 0,27 euro, sull’ipotesi che la compagnia telefonica possa procedere con un aumento di capitale nell’ordine dei 5-7 miliardi di euro nei prossimi mesi. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni.

La Popolare di Milano è in flessione dello 0,81% a 0,3804 euro. L’istituto ha comunicato che il presidente del consiglio di sorveglianza ha definito di avviare un percorso comune di analisi e approfondimento relativo al necessario sviluppo della governance della banca che sarà incluso nell’aggiornamento del piano industriale 2012-2015.
Unicredit registra una flessione del 2,91% a 4,27 euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 4,9 euro a 5,5 euro, in seguito a una visione più ottimistica sull’economia italiana. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Enel perde il 2,66% a 2,488 euro. Il colosso elettrico ha lanciato sul mercato internazionale un’emissione multi-tranche di prestiti obbligazionari non convertibili destinati a investitori istituzionali, sotto forma di titoli subordinati ibridi aventi una durata media di circa 60 anni. I bond sono denominati in euro e in sterline inglesi per un controvalore complessivo pari a circa 1,7 miliardi di euro. La domanda è stata sostenuta: i titoli hanno ricevuto richieste per complessivi 6,5 miliardi di euro.

Finmeccanica registra un progresso del 3,79% a 4,056 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la società aeronautica avrebbe raggiunto un accordo preliminare per la cessione della partecipazione detenuta in Ansaldo Energia alla coreana Dossan Heavy. Per chiudere l’intesa mancherebbe solo il via libera dal mondo politico. La Repubblica, invece, ha scritto che Finmeccanica potrebbe decidere di vendere una parte della partecipazione detenuta nella controllata statunitense DRS Technologies. Intanto, il gruppo americano si è aggiudicato un contratto triennale con la US Army relativo alle basi informatiche di nuova generazione. Il valore potenziale della commessa ammonta a 455 milioni di dollari. Inoltre, la controllata Ansaldo Energia e a FATA hanno ottenuto il contratto per la realizzazione di due centrali a ciclo aperto per la produzione di energia elettrica in Sudafrica. Il valore complessivo della commessa ammonta a circa 440 milioni di euro.
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