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Milano la peggiore in Europa: pesa lo stacco dei dividendi

Gli analisti hanno calcolato che l’impatto delle cedole sul principale indice di Piazza Affari è pari a circa l’1,5%. Focus sui bancari: avvio nervoso per il Monte dei Paschi di Siena

di Edoardo Fagnani 19 mag 2014 ore 09:59
Avvio di giornata negativo per Piazza Affari. Pesa lo stacco dei dividendi molte società quotate al FTSEMib: gli analisti hanno calcolato che l’impatto delle cedole sul principale indice di Piazza Affari è pari a circa l’1,5%. Poco sotto la parità le principali borse europee.
Il FTSEMib registra un ribasso dell’1,49%, mentre il FTSE Italia All Share cede l’1,44%. Ribassi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (-0,59%) e il FTSE Italia Star (-0,5%).
Indici in recupero a Wall Street nella seduta di venerdì, grazie al ritorno degli acquisti sul finale di giornata. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,27% a 16.491 punti. In frazionale progresso anche l’S&P500 (+0,38% a 1.878 punti). In recupero di mezzo punto percentuale il Nasdaq, che è salito dello 0,52% a 4.091 punti.
Chiusura in frazionale ribasso per la borsa di Tokyo. Nella prima seduta della settimana l’indice Nikkei ha terminato la giornata con una flessione dello 0,64% a 14.006,5 punti.
L’euro resta sopra gli 1,37 dollari. L’oro si è riportato a 1.300 dollari.

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Focus sui bancari. Deutsche Bank ha annunciato che procederà con un aumento di capitale dal 8 miliardi di euro, con l’obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale, in attesa dei prossimi stress test della BCE. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, 1,7 miliardi di euro potrebbero essere sottoscritti dalla famiglia reale del Qatar.
Avvio nervoso per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano cede l’1,56% a 21,43 euro. La Fondazione MPS ha perfezionato il regolamento della cessione complessiva del 6,5% delle azioni ordinarie dell’istituto a favore di Fintech Advisory (che ha acquistato una partecipazione azionaria rappresentativa del 4,5%) e di BTG Pactual Europe (che ha acquistato una partecipazione azionaria rappresentativa del 2%). In seguito a questa cessione, la Fondazione MPS continua a detenere una partecipazione azionaria residua, rappresentativa del 2,5% del capitale della banca toscana. Intanto, Il Sole24Ore di domenica ha intervistato la numero uno della Fondazione MPS, Antonella Mansi. La manager ha dichiarato conclusa la propria esperienza alla presidenza dell’ente, avendo raggiunto gli obiettivi prefissati.
IntesaSanpaolo è in ribasso del 2,65% a 2,206 euro. L’istituto guidato da Carlo Messina ha staccato un dividendo di 0,05 euro.
Per Unicredit (-2,19% a 5,815 euro) l’assemblea ha determinato la distribuzione di uno scrip dividend. L’istituto assegnerà ai propri azionisti un’azione ogni 60 possedute oppure, a scelta dell’azionista 0,1 euro per azione in contanti.
Dividendo anche per UBI Banca (-1,44% a 5,835 euro). L’istituto ha assegnato una cedola di 0,06 euro per azione. Intanto, i quotidiani nel week-end hanno segnalato che la Consob ha notificato alla banca alcune contestazioni in merito alla governance interna dell’istituto. In particolare, le contestazioni sono relative al documento che definisce la forma di governo e le modalità dei patti parasociali.
Banca Carige recupera lo 0,86% a 0,525 euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali il numero uno dell’istituto Piero Montani ha dichiarato che l’aumento di capitale da 800 milioni di euro che dovrebbe partire a giugno si concluderà senza problemi. Il manager ha aggiunto che l’istituto non avrà problemi neppure a superare gli strees test europei.
Azimut perde lo 0,74% a 18,73 euro. Il prezzo di chiusura delle azioni di venerdì, pari a 19,57 euro, è stato rettificato a 18,87 euro, in seguito al dividendo di 0,7 euro staccato oggi.
Dividendo anche per Mediolanum (-3,75% a 5,64 euro). La compagnia ha assegnato il saldo del dividendo relativo all’esercizio 2013. La società ha staccato 0,15 euro per azione. Intanto gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 7,45 euro a 7,15 euro il prezzo obiettivo su Mediolanum. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

Focus sugli assicurativi.
Avvio positivo per UnipolSAI (+0,83% a 2,424 euro). Il prezzo di chiusura delle azioni di venerdì, pari a 2,6 euro, è stato rettificato a 2,404 euro, in seguito al dividendo di 0,19559 euro staccato oggi.
Dividendo anche per Generali (-2,97% a 15,99 euro). La compagnia ha assegnato una cedola di 0,45 euro per azione.

Mediaset cede l’1,54% a 3,196 euro. Il Credit Suisse ha tagliato da 5,6 euro a 5 euro il target price sul gruppo del Biscione. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

ENI inizia la giornata con un ribasso del 2,52% a 18,15 euro. Oggi il Cane a sei zampe ha assegnato il saldo del dividendo relativo all’esercizio 2013. La società ha staccato 0,55 euro per azione.
In frazionale calo Saipem (-0,27% a 18,5 euro). Il Sole24Ore di domenica ha fornito alcune stime società per l’esercizio in corso. La società dovrebbe chiudere il 2014 con ricavi compresi tra i 12,5 miliardi e i 13,6 miliardi di euro, mentre il risultato operativo dovrebbe collocarsi tra i 600 milioni e i 750 milioni di euro. L’utile netto è previsto tra i 280 milioni e i 380 milioni di euro. A fine esercizio l’indebitamento netto dovrebbe attestarsi a circa 4,2 miliardi di euro, rispetto ai 5,56 miliardi di fine marzo.
Dividendo anche per Enel Green Power (-2,01% a 2,052 euro) e Snam (-3,48% a 4,164 euro). Le due società hanno assegnato una cedola rispettivamente di 0,032 euro e di 0,15 euro.
A2A recupera lo 0,12% a 0,806 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica i comuni di Milano e Brescia potrebbero decidere di rinviare il collocamento del 5% del capitale di A2A, in quanto l’attuale quotazione del titolo è inferiore agli 0,87 euro, vale a dire il prezzo medio delle azioni dei sei mesi precedenti alle delibere di giunta.

World Duty Free guadagna il 2,26% a 9,51 euro. Citigroup ha migliorato il giudizio sulla società e ora consiglia l’acquisto delle azioni. Il target price è di 11,3 euro.

In forte ribasso Screen Service (-3,57% a 0,108 euro). Il consiglio di amministrazione della società ha preso atto che i risultati preliminari relativi alle vendite al 31 marzo 2014 e al 30 aprile 2014 comportano l’esigenza di procedere a una rivisitazione delle previsioni di breve periodo contenute nel piano industriale. Di conseguenza, il management ha reputato corretto deliberare il ritiro della relazione finanziaria annuale al 30 settembre 2013 e del resoconto intermedio di gestione al 31 dicembre 2013.
Male anche Tiscali (-4,52% a 0,0592 euro). Il consiglio di amministrazione della società ha esaminato lo stato delle trattative per la ristrutturazione dell’indebitamento finanziario e ha rinviato l’approvazione della Relazione Finanziaria al 31 marzo 2014.
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