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Milano KO: Tonfo di Telecom!

Gli operatori hanno collegato il calo delle borse ai forti movimenti che hanno coinvolto alcune valute (peso argentino in primis) nei confronti del dollaro. Bancari sulle montagne russe

di Edoardo Fagnani 24 gen 2014 ore 17:36

Piazza Affari e le principali borse europee in deciso ribasso nell’ultima seduta della settimana: Francoforte e Parigi hanno perso oltre due punti percentuali. Gli operatori hanno collegato il calo delle borse ai forti movimenti che hanno coinvolto alcune valute (peso argentino in primis) nei confronti del dollaro. Tonfo di Telecom Italia, penalizzata dalle indiscrezioni relative all’ipotesi del lancio di un aumento di capitale. Bancari sulle montagne russe: si è salvata solo la Popolare di Milano. Vendite anche sul tandem Unipol-UnipolSAI. Anche Fiat si è adeguata al trend negativo di Piazza Affari.
Il FTSEMib ha subito una flessione del 2,3% a 19.359 punti, il minimo di giornata, terminando la settimana con un calo del 3,06%. Secondo gli esperti di Unicredit, in caso di ulteriore ribasso i prossimi importanti supporti per l’indice si trovano a 18.975 punti e in zona 17.700 punti. Diversamente, il pronto ritorno sopra la soglia dei 20.000 punti creerebbe le basi per una prosecuzione del trend rialzista di medio periodo. Il FTSE Italia All Share è sceso del 2,27%. In territorio negativo anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,95%) e il FTSE Italia Star (-2,16%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 3,59 miliardi di euro, rispetto ai 2,95 miliardi di ieri. Su 326 titoli trattati, 272 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state solo 45. Invariate le rimanenti nove azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,37 dollari. L’oro è risalito a 1.265 dollari.

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Tonfo di Telecom Italia (-4,73% a 0,795 euro). Secondo quanto scritto su Il Giornale, i vertici della compagnia telefonica avrebbero deciso di non cedere le attività brasiliane. In alternativa Telecom Italia, potrebbe procedere con un aumento di capitale per reperire le risorse necessarie a ridurre l’indebitamento e a finanziare gli investimenti nell’infrastruttura di rete in Italia.

Bancari sulle montagne russe
Si è salvata solo la Popolare di Milano. Il titolo dell’istituto ha registrato un progresso dello 0,84% a 0,481 euro. Il Sole24Ore ha intervistato Giuseppe Castagna, il nuovo amministratore delegato della banca. La priorità del top manager è quella dell'aumento di capitale, anche se la ricapitalizzazione si concretizzerà solo dopo l'approvazione del bilancio del 2013, la definizione del piano triennale e il perfezionamento di una nuova governance dell'istituto. Intanto, ieri la banca ha collocato un Bond Senior Unsecured del valore di 500 milioni di euro, con scadenza a cinque anni. La cedola a tasso fisso è pari al 4,25%. Di conseguenza il rendimento iniziale è stato di 320 punti base sopra il tasso midswap di pari durata.
In forte ribasso, invece, Unicredit (-2,45% a 5,58 euro). MF ha intervistato il numero uno dell’istituto, Federico Ghizzoni. Il manager ha segnalato che la crescita dei crediti problematici ha rallentato a partire dallo scorso settembre e si attende una stabilizzazione all’interno del sistema bancario a partire dalla seconda metà del 2014. Ghizzoni ha aggiunto che i titoli di stato italiani non rappresentano un problema per la banca, in quanto l’esposizione è cresciuta solo del 4% rispetto all’attivo totale dell’istituto.
In rosso anche il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è sceso del 2,7% a 0,1766 euro. Il Sole24Ore ha scritto che le banche d'affari si sono rimesse al lavoro sull'aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena. Sarebbero ripresi, infatti, i contatti con gli istituti italiani e stranieri che avevano dato la loro disponibilità a sottoscrivere la ricapitalizzazione.
In flessione IntesaSanpaolo (-1,53% a 1,931 euro). MF ha riportato alcune indicazioni del consigliere delegato Carlo Messina. Il manager ha dichiarato che l'istituto punta a raggiungere un ROE del 10% entro i prossimi 3 anni.


Unipol ha perso il 3,32% a 4,254 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 4,14 euro a 4,8 euro il target price sulla compagnia assicurativa. Gli esperti hanno confermato il rating “Hold” (mantenere). La stessa banca d’affari ha aumentato da 3,6 euro a 4,18 euro il prezzo obiettivo su Unipol Priv. (-1,85% a 3,71 euro), ma ha peggiorato da “Add” (aggiungere) a “Hold” il rating su questa categoria di azioni. Sempre Banca IMI ha incrementato il target price su UnipolSAI (-1,68% a 2,222 euro), portandolo da 2,15 euro a 2,5 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.

Male i petroliferi.
Eni ha registrato una flessione del 2,76% a 16,91 euro. Il Ministro dell’economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, ha dichiarato che il governo sta studiando la possibilità di scendere al di sotto del 30% del capitale del Cane a sei zampe. Tuttavia, un’operazione di questo tipo non si dovrebbe concretizzare a breve. Intanto, sono arrivate indicazioni opposte sul titolo dagli analisti. Kepler Cheuvreux ha iniziato la copertura su Eni con un prezzo obiettivo di 19,5 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni. NatIxis, invece, ha peggiorato il rating sul colosso petrolifero, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”. Performance peggiore per Tenaris (-4,24% a 16,28 euro), dopo il forte rialzo messo a segno ieri. In calo di oltre un punto percentuale Saipem (-1,18% a 16,77 euro). In decisa flessione anche Erg (-3,67% a 9,835 euro) e Saras (-1,1% a 0,8505 euro).
Snam ha perso lo 0,54% a 4,072 euro. Société Générale ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 4,15 euro a 4,2 euro. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il rating, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo negli ultimi mesi. Gli analisti hanno anche limato le stime sull’utile per azione per il triennio 2013/2015.

Fiat ha perso il 3,41% a 7,36 euro. Kepler Cheuvreux ha incrementato il prezzo obiettivo sul gruppo del Lingotto, portandolo da 5 euro a 6 euro, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

Tod’s ha ceduto lo 0,73% a 109,1 euro. Gli analisti di Bryan Garnier hanno ridotto da 114 euro a 111 euro il target price sulla società del lusso. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.

Da segnalare il balzo della Roma (+7,02% a 1,22 euro). Alcune agenzie stampa hanno riportato l'interesse del magnate cinese Chen Feng per rilevare una partecipazione della società giallorossa. In particolare, Chen Feng sarebbe intenzionato ad acquistare da Unicredit una quota del 20% in Neep, la holding che controlla la Roma.

Seduta positiva per Risanamento (+1,18% a 0,2228 euro). Il consiglio di amministrazione della società immobiliare ha esaminato le offerte relative all'acquisizione del patrimonio francese. Il management ha deliberato di accettare la proposta pervenuta da Cheelsfeld/The Olayan Group per l'intero portafoglio parigino composto da 9 immobili. Questa offerta prevede un prezzo per Risanamento pari a 1,23 miliardi di euro, che determinerà un incasso, al netto del rimborso dei debito relativo agli immobili, pari a oltre 230 milioni.

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