Milano, indici sempre in rosso
Oggi il Tesoro ha collocato BOT annuali per un ammontare di 6,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo di aggiudicazione è stato pari allo 0,688%, il nuovo minimo per questa scadenza
di Edoardo Fagnani 12 nov 2013 ore 16:10
Piazza Affari e le principali borse europee sempre in territorio negativo. Riflettori accesi sulle aste dei titoli di stato italiani: oggi il Tesoro ha collocato BOT annuali per un ammontare di 6,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo di aggiudicazione è stato pari allo 0,688%, il nuovo minimo per questa scadenza dall’introduzione dell’euro.
Il FTSEMib scende dello 0,2%, mentre il FTSE Italia All Share registra una flessione dello 0,22%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,26%) e il FTSE Italia Star (-0,19%).
CONSULTA tutte le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Seduta nervosa per i bancari.
Passa in territorio negativo Unicredit (+0,46% a 5,485 euro). L’istituto ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 1,01 miliardi di euro, in flessione del 28,5% rispetto agli 1,42 miliardi contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. In flessione anche i ricavi, che si sono ridotti del 7,1%, passando da 19,61 miliardi a 18,22 miliardi di euro. Il margine operativo lordo è sceso da 8,32 miliardi a 7,17 miliardi di euro (-13,8%). Nel solo terzo trimestre l’utile netto di Unicredit si è ridotto del 39,1% a 204 milioni di euro, rispetto ai 335 milioni contabilizzati negli stessi mesi dello scorso anno. Gli analisti stimavano un utile netto di 203 milioni di euro. Jp Morgan ha apprezzato la trimestrale di Unicredit e ha alzato da 5,72 euro a 6,41 euro il prezzo obiettivo sull’istituto. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, Unicredit avrebbe riaperto l’emissione del bond a tasso variabile con scadenza a luglio del 2015. L’istituto avrebbe collocato titoli per un ammontare di 250 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 750 milioni della prima tranche. Il rendimento dovrebbe essere pari al tasso Euribor di durata equivalente, maggiorato di 130 punti base.
In frazionale ribasso IntesaSanpaolo (-0,28% a 1,785 euro). L’istituto ha concluso con successo la cessione di circa 21 milioni di azioni ordinarie detenute in Generali, corrispondente a circa il 1,3% del capitale sociale della compagnia triestina, al prezzo di 16,6 euro per azione, attraverso un collocamento privato. Il corrispettivo complessivo è risultato pari a 347,8 milioni di euro e ha comportato per IntesaSanpaolo un contributo positivo in termini di utile netto su base consolidata di circa 63 milioni.
Banca Carige registra uno scivolone del 3,03% a 0,5285 euro. L’istituto ligure ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con una perdita netta di 1,31 miliardi di euro. Sul risultato finale hanno pesato svalutazioni per 1,65 miliardi di euro. Nel corso della presentazione dei risultati alla comunità finanziaria, il nuovo amministratore delegato di Banca Carige, Piero Montani, ha confermato che l’istituto procederà con un aumento di capitale. Tuttavia, il manager non ha fornito indicazioni sul possibile ammontare dell’operazione. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 0,45 euro a 0,4 euro il prezzo obiettivo su Banca Carige, sulle prospettive di nuovi accantonamenti per il 2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Enel sale dell’1,03% a 3,324 euro. Morgan Stanley ha migliorato il rating sul colosso elettrico, portandolo da “Equalweight” (neutrale) a “Overweight” (sovrappesare). Gli esperti hanno anche incrementato da 2,9 euro a 3,5 euro il target price, prospettando una forte riduzione dell’indebitamento nei prossimi esercizi.
Il FTSEMib scende dello 0,2%, mentre il FTSE Italia All Share registra una flessione dello 0,22%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,26%) e il FTSE Italia Star (-0,19%).
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Seduta nervosa per i bancari.
Passa in territorio negativo Unicredit (+0,46% a 5,485 euro). L’istituto ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 1,01 miliardi di euro, in flessione del 28,5% rispetto agli 1,42 miliardi contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. In flessione anche i ricavi, che si sono ridotti del 7,1%, passando da 19,61 miliardi a 18,22 miliardi di euro. Il margine operativo lordo è sceso da 8,32 miliardi a 7,17 miliardi di euro (-13,8%). Nel solo terzo trimestre l’utile netto di Unicredit si è ridotto del 39,1% a 204 milioni di euro, rispetto ai 335 milioni contabilizzati negli stessi mesi dello scorso anno. Gli analisti stimavano un utile netto di 203 milioni di euro. Jp Morgan ha apprezzato la trimestrale di Unicredit e ha alzato da 5,72 euro a 6,41 euro il prezzo obiettivo sull’istituto. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, Unicredit avrebbe riaperto l’emissione del bond a tasso variabile con scadenza a luglio del 2015. L’istituto avrebbe collocato titoli per un ammontare di 250 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 750 milioni della prima tranche. Il rendimento dovrebbe essere pari al tasso Euribor di durata equivalente, maggiorato di 130 punti base.
In frazionale ribasso IntesaSanpaolo (-0,28% a 1,785 euro). L’istituto ha concluso con successo la cessione di circa 21 milioni di azioni ordinarie detenute in Generali, corrispondente a circa il 1,3% del capitale sociale della compagnia triestina, al prezzo di 16,6 euro per azione, attraverso un collocamento privato. Il corrispettivo complessivo è risultato pari a 347,8 milioni di euro e ha comportato per IntesaSanpaolo un contributo positivo in termini di utile netto su base consolidata di circa 63 milioni.
Banca Carige registra uno scivolone del 3,03% a 0,5285 euro. L’istituto ligure ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con una perdita netta di 1,31 miliardi di euro. Sul risultato finale hanno pesato svalutazioni per 1,65 miliardi di euro. Nel corso della presentazione dei risultati alla comunità finanziaria, il nuovo amministratore delegato di Banca Carige, Piero Montani, ha confermato che l’istituto procederà con un aumento di capitale. Tuttavia, il manager non ha fornito indicazioni sul possibile ammontare dell’operazione. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 0,45 euro a 0,4 euro il prezzo obiettivo su Banca Carige, sulle prospettive di nuovi accantonamenti per il 2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Enel sale dell’1,03% a 3,324 euro. Morgan Stanley ha migliorato il rating sul colosso elettrico, portandolo da “Equalweight” (neutrale) a “Overweight” (sovrappesare). Gli esperti hanno anche incrementato da 2,9 euro a 3,5 euro il target price, prospettando una forte riduzione dell’indebitamento nei prossimi esercizi.
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