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Milano in rosso: giù le banche

Prese di beneficio su Telecom Italia, dopo il rally registrato nelle ultime tre sedute. Gli analisti di UBS hanno tagliato il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie e di risparmio

di Edoardo Fagnani 4 set 2013 ore 11:09

Improvviso peggioramento per Piazza Affari e per le borse europee dopo un avvio di giornata tranquillo.
Il FTSEMib registra una flessione dell’1,41%, mentre il FTSE Italia All Share scende dell’1,3%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,17%) e del FTSE Italia Star (-0,79%).
L’euro oscilla tra gli 1,315 e gli 1,32 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici negli Stati Uniti. L’oro resta a 1.405 dollari.

Prese di beneficio su Telecom Italia, dopo il rally registrato nelle ultime tre sedute. Il titolo della compagnia telefonica è in ribasso del 3,3% a 0,542 euro. Gli analisti di UBS hanno tagliato il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia, portandolo rispettivamente a 0,34 euro e a 0,27 euro, sull’ipotesi che la compagnia telefonica possa procedere con un aumento di capitale nell’ordine dei 5-7 miliardi di euro nei prossimi mesi. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni.

La Popolare di Milano è in flessione dello 0,34% a 0,3822 euro. L’istituto ha comunicato che il presidente del consiglio di sorveglianza ha definito di avviare un percorso comune di analisi e approfondimento relativo al necessario sviluppo della governance della banca che sarà incluso nell’aggiornamento del piano industriale 2012-2015.
Unicredit registra una flessione del 2,23% a 4,3 euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 4,9 euro a 5,5 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Enel perde l’1,8% a 2,51 euro. Il colosso elettrico ha lanciato sul mercato internazionale un’emissione multi-tranche di prestiti obbligazionari non convertibili destinati a investitori istituzionali, sotto forma di titoli subordinati ibridi aventi una durata media di circa 60 anni. I bond sono denominati in euro e in sterline inglesi per un controvalore complessivo pari a circa 1,7 miliardi di euro. La domanda è stata sostenuta: i titoli hanno ricevuto richieste per complessivi 6,5 miliardi di euro.


Finmeccanica guadagna l’1,59% a 3,97 euro. Secondo quanto scritto su La Repubblica, la società aeronautica potrebbe decidere di vendere una parte della partecipazione detenuta nella controllata statunitense DRS Technologies. Intanto, il gruppo americano si è aggiudicato un contratto triennale con la US Army relativo alle basi informatiche di nuova generazione. Il valore potenziale della commessa ammonta a 455 milioni di dollari. Inoltre, la controllata Ansaldo Energia e a FATA hanno ottenuto il contratto per la realizzazione di due centrali a ciclo aperto per la produzione di energia elettrica in Sudafrica. Il valore complessivo della commessa ammonta a circa 440 milioni di euro.

Camfin sale dell’1,94% a 0,814 euro. Lauro61, il veicolo societario che ha lanciato l’OPA sulla holding, ha precisato che non vende ragioni per modificare il prezzo offerto per rilevare le azioni, pari a 0,8 euro. Di conseguenza, l’offerente ha ribadito che non si può in alcun modo ipotizzare una modifica del prezzo d'offerta.

Isagro guadagna il 3,83% a 2,116 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo. La società ha annunciato di aver stipulato un accordo con Syngenta per la fornitura e la distribuzione di BADGE, un fungicida rameico in diversi paesi europei. L’accordo darà la possibilità a Isagro di accedere alla vasta rete di marketing e distribuzione di Syngenta.

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