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Milano in rosso: ancora brillante RCS, crolla Maire Tecnimont

Segno meno anche per le principali borse europee, con Francoforte in calo di un punto percentuale. In difficoltà Fiat, dopo i dati sulle immatricolazioni di automobili a giugno

di Edoardo Fagnani 2 lug 2013 ore 17:42

Indici negativi a Piazza Affari nella seduta odierna, dopo le buone performance registrate ieri. Segno meno anche per le principali borse europee, con Francoforte in calo di un punto percentuale. Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, prevede una piena ripresa dell’economia italiana nell’ultimo trimestre del 2013, fase che dovrebbe continuare anche per tutto l’esercizio successivo. Anche oggi in corsa RcsMediagroup, sospesa diverse volte per eccesso di rialzo. In difficoltà Fiat, dopo i dati sulle immatricolazioni di automobili a giugno. Seduta decisamente negativa anche per Maire Tecnimont.
Il FTSEMib ha registrato un ribasso dello 0,61% a 15.366 punti, mentre il FTSE Italia All Share è sceso dello 0,62% a 16.373 punti. Senza scossoni il FTSE Italia Mid Cap (-0,28%) e il FTSE Italia Star (+0,06%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,28 miliardi di euro, rispetto agli 1,37 miliardi di ieri. Su 303 titoli trattati, 159 hanno terminato la giornata con il segno meno, mentre le performance positive sono state 126. Invariate le rimanenti 18 azioni.
L’euro si è attestato a 1,3 dollari. L’oro è sceso a 1.250 dollari.

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Riflettori ancora accesi su RcsMediagroup, dopo aver guadagnato il 25,9% nella seduta di ieri. Il titolo della società editoriale è balzato dell’8,09% a 1,87 euro, dopo diverse sospensioni per eccesso di rialzo. Secondo quanto scritto su MF, il nuovo patto di sindacato sarebbe a rischio di OPA, dopo che Fiat ha portato a oltre il 20% la quota detenuta in RcsMediagroup. Secondo il quotidiano finanziario, la Consob potrebbe valutare il peso e il ruolo del gruppo del Lingotto nella società editoriale al termine dell’aumento di capitale.

Fiat ha ceduto il 2,1% a 5,36 euro. Il Ministero dei trasporti ha comunicato che nel mese di giugno le immatricolazioni di automobili in Italia sono state pari a 122.008 unità, con un calo del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Sempre nel mese di giugno Fiat ha immatricolato in Italia 33.504 vetture. La quota di mercato del gruppo del Lingotto è scesa dal 30,7% al 27,5%. Al contrario, nel mese di giugno la controllata statunitense Chrysler ha venduto a giugno negli Stati Uniti 156.686 unità con un aumento dell’8% rispetto alle 144.811 unità dello stesso periodo del 2012.
Exor ha lasciato sul terreno lo 0,61% a 22,8 euro. La Consob ha comunicato la variazione della composizione azionaria della holding della famiglia Agnelli, in seguito alla conversione delle azioni di risparmio e privilegiate. Il 25 giugno la quota dell’azionista di riferimento, Giovanni Agnelli SAPA, è scesa dal 52,664% al 51,392%, mentre quella di Bestinver Gestion è cresciuta dal 5,001% al 7,274%. Lo stesso giorno la partecipazione di Mackenzie Financial Corporation si è ridotta dal 2,704% all’1,986%.  

Deboli i bancari.
Seduta in rosso per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana ha subito flessione dello 0,54% a 0,201 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Wellington Management Company ha incrementato la posizione “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dall’1,01% all’1,14%. Performance peggiore per la Popolare di Milano (-3,75% a 0,308 euro).
Unicredit ha registrato un ribasso dell’1,54% a 3,582 euro, mentre IntesaSanpaolo ha subito un calo dell’1,37% a 1,223 euro.
Il Credem ha perso l’1,58% a 3,612 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, l’istituto avrebbe emesso un bond garantito per una durata di sette anni e un ammontare di 500 milioni di euro. Il titolo avrebbe ricevuto richieste per oltre un miliardo di euro. Il rendimento è pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 180 punti base.


Spunti importanti tra i petroliferi. Eni ha perso l’1,19% a 15,78 euro. Goldman Sachs ha tagliato da 20 euro a 19 euro per azione la valutazione sul Cane a sei zampe, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Neutrale”. Indicazione simile da Deutsche Bank e Banca Akros, che hanno sforbiciato a 20 euro e a 22 euro il target price su Eni, confermando l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, Eni ha dato mandato ad alcuni istituti di credito per l'organizzazione del collocamento di un’emissione obbligazionaria a 10 anni a tasso fisso. In forte progresso Saipem (+4,44% a 14,1 euro). Segno più anche per Tenaris (+0,38% a 15,73 euro). Forti vendite su Saras (-5,83% a 0,9205 euro). Gli analisti di Kepler hanno peggiorato il giudizio sulla società che fa capo alla famiglia Moratti e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 0,9 euro. Gli esperti hanno ridotto le stime sulla redditività per il triennio 2013/2015. Male anche Erg (-4,01% a 7,055 euro).
Enel ha limitato il ribasso allo 0,08% a 2,438 euro. Gli esperti di Mediobanca hanno iniziato la copertura sul colosso elettrico con un target price di 2,6 euro e un giudizio “neutrale”. Lo stesso istituto di Piazzetta Cuccia ha fissato un prezzo obiettivo di 1,75 euro su Enel Green Power (+1,23% a 1,65 euro). Anche in questo caso il rating è “neutrale”.  
Terna ha recuperato l’1,25% a 3,232 euro. Sempre gli analisti di Mediobanca hanno iniziato la copertura sulla società con un prezzo obiettivo di 3,9 euro e un giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Stesso rating per Snam (+0,91% a 3,53 euro), valutata 4,2 euro per azione.
A2A è salita dello 0,5% a 0,599 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, la società lombarda avrebbe emesso un bond per una durata di otto anni e per un ammontare di 500 milioni di euro. Il rendimento sarebbe pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 285 punti base.

Tiscali ha registrato un progresso del 4,37% a 0,0382 euro. Il titolo della compagnia sarda ha beneficiato delle indiscrezioni riportate da Il Sole24Ore, sulla possibilità che il gruppo diventi una preda nell’ambito del processo di consolidamento del settore telefonico in Italia.

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione si segnala il ribasso di Ansaldo-STS (-1,07% a 7,4 euro). La società ha comunicato che il 15 luglio 2013 darà esecuzione alla quarta tranche dell'aumento gratuito di capitale, mediante l'emissione di 20.000.000 di nuove azioni ordinarie. Le azioni di nuova emissione verranno attribuite gratuitamente in ragione di un nuovo titolo ogni 8 azioni già possedute.
Pirelli è scesa dello 0,28% a 8,86 euro. UBS ha alzato da 10 euro a 12 euro il prezzo obiettivo sul gruppo della Bicocca, sulle prospettive di crescita migliori delle attese in Sud America. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Diasorin ha ceduto l’1,61% a 31,13 euro. UBS ha ritoccato al rialzo il target price sulla società di diagnostica, portandolo da 31 euro a 31,5 euro. Tuttavia, gli esperti della banca svizzera hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutral” il rating, in seguito al recente rialzo messo a segno dal titolo.
Buzzi Unicem ha perso lo 0,35% a 11,42 euro. Il Credit Suisse ha iniziato la copertura sulla società con un giudizio “Neutrale” e un target price di 12,8 euro. La stessa banca d’affari svizzera ha fissato un rating “Outperform” (farà meglio del mercato) su Italcementi (+4,42% a 5,15 euro). La società bergamasca è valutata 6,8 euro per azione.
Autogrill è salita dello 0,94% a 10,78 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 26 giugno ha ridotto all’1,985% la quota detenuta nel capitale dell’azienda di ristorazione. In precedenza, la società di investimento era accreditata del 2,007% di Autogrill.

Maire Tecnimont ancora sotto i riflettori. Le azioni e i diritti relativi all’aumento di capitale hanno perso rispettivamente il 30,2% a 0,778 euro e il 38,3% a 1,036 euro, dopo essere rimasti sospesi per eccesso di ribasso per gran parte della giornata. Nel corso di una presentazione alla comunità finanziaria, i vertici di Maire Tecnimont hanno fornito le stime finanziarie per i prossimi esercizi. La società dovrebbe chiudere il 2015 con ricavi nell’ordine dei 2,1 miliardi di euro, rispetto ai 2,19 miliardi ottenuti nel 2012. Il margine operativo lordo dovrebbe passare da un rosso di 159 milioni a un valore positivo di 170 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta dovrebbe diventare neutrale, con una flusso di cassa positivo alla fine del piano. Intanto, la Consob ha comunicato la variazione della composizione azionaria di Maire Tecnimont. Il 24 giugno l’azionista di riferimento, Fabrizio di Amato, attraverso la holding GLV Capital, ha ridotto dal 63,178% al 55,019% la quota detenuta nel capitale della società. Al contrario, lo stesso giorno, Arab Development Establishment ha incrementato dal 5% al 10,001% la partecipazione in Maire Tecnimont. In precedenza, il 16 giugno, G.L. Investimenti aveva ridotto dal 2,171% all’1,906% la quota detenuta nell’azienda.

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