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Milano in altalena sulla parità

Avvio di settimana all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. Spicca l'ottima performance di Milano Assicurazioni. In difficoltà Fiat e Telecom

di Edoardo Fagnani 10 giu 2013 ore 12:40

Avvio di settimana all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. L'Istat ha comunicato che nel primo trimestre del 2013 il prodotto interno lordo italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del primo trimestre del 2012. 
Il FTSEMib è in flessione dello 0,15%, mentre il FTSE Italia All Share registra un ribasso dello 0,16%. In territorio positivo, invece, il FTSE Italia Mid Cap (+0,44%) e il FTSE Italia Star (+0,71%).
L’euro resta sopra gli 1,32 dollari. L’oro si mantiene a 1.380 dollari.

Senza scossoni i bancari.
Il Monte dei Paschi di Siena si conferma in territorio negativo. Il titolo della banca toscana cede lo 0,29% a 0,237 euro.
Unicredit registra un minimo calo dello 0,05% a 4,068 euro, mentre IntesaSanpaolo perde lo 0,57% a 1,394 euro.
La Popolare dell’Etruria e Lazio registra una flessione dello 0,19% a 0,787 euro, dopo essere stata sospesa per eccesso di rialzo in avvio di giornata. Oggi ha preso il via l’aumento di capitale dell’istituto. Il prezzo di chiusura di venerdì, pari a 1,43 euro, è stato rettificato a 0,7885 euro. Di conseguenza, il prezzo iniziale dei diritti è stato fissato a 0,6415 euro.
Azimut sale dello 0,88% a 14,82 euro. Mediobanca non esclude la possibilità che la compagnia possa procedere alla distribuzione di un dividendo straordinario entro la fine del 2014, senza trascurare la possibilità di procedere con eventuali acquisizioni. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno confermato il prezzo obiettivo di 18 euro e il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Milano Assicurazioni registra un balzo del 5,77% a 0,5115 euro. Il Sole24Ore nel week-end ha riportato la notizia che Berkshire Hathaway, la finanziaria di Warren Buffett, avrebbe presentato una manifestazione di interesse per rilevare la compagnia assicurativa italiana. Il quotidiano finanziario ha ricordato che Milano Assicurazioni interessa anche ad Allianz, AXA, Zurich e ad altri investitori statunitensi. Molto bene anche Fondiaria-SAI (+4,8% a 1,551 euro).

Eni perde lo 0,92% a 17,14 euro. Gli analisti di UBS hanno tagliato da 21 euro a 20 euro il prezzo obiettivo sul Cane a sei zampe, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il periodo 2013/2017. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni, anche se hanno escluso il titolo dalla lista delle azioni preferite in Europa. 
Enel registra un frazionale ribasso dello 0,51% a 2,758 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore nel week-end il colosso elettrico avrebbe rallentato la tempistica dell’emissione del bond ibrido, in seguito alla volatilità dei mercati azionari. Il prestito obbligazionario, che potrebbe aver un ammontare di 3 miliardi di euro, potrebbe essere lanciato mercoledì.


Telecom Italia è in ribasso del 2,41% a 0,5665 euro. Jp Morgan ha tagliato da 0,64 euro, 0,55 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia telefonica, in seguito al peggioramento delle prospettive del settore in Italia e alla riduzione delle stime sulla redditività per l’esercizio in corso. Gli analisti hanno anche sforbiciato da 0,54 euro a 0,47 euro il target price sui titoli di risparmio (-2,46% a 0,4526 euro). Gli esperti hanno peggiorato da “neutrale” ad “Underweight” (sottopesare) il giudizio su entrambe le categorie di azioni.

Fiat cede il 2,05% a 5,975 euro. Il numero uno del Lingotto, Sergio Marchionne, ha ribadito che Chrysler potrebbe tornare a Wall Street entro il quarto trimestre del 2013, in contemporanea alla fusione con la stessa Fiat. Il manager ha ribadito che l’integrazione tra le due aziende non prevede alcun aumento di capitale e neppure il ricorso a nuove linee di credito bancarie, in quanto l’azienda può contare su liquidità per 21 miliardi di euro. Infine, Marchionne ha confermato la volontà di non chiudere fabbriche in Italia.

Impregilo scende dell’1,07% a 2,948 euro. Il Sole24Ore nel week-end ha scritto che l’integrazione tra la società di costruzioni e Salini potrebbe essere perfezionata a settembre, dopo aver ottenuto il via libera dall’assemblea degli azionisti, che si riunirà dopo l’estate. Intanto, Salini ha comunicato di detenere una partecipazione dell’88,83% del capitale di Impregilo, quota che permette all’azienda di “blindare” l’assemblea.

Maire Tecnimont perde il 9,04% a 4,25 euro. La società ha raggruppato le azioni in rapporto di un nuovo titolo ogni 10 azioni in circolane fino alla scorsa settimana. Il prezzo di chiusura di venerdì, pari a 0,48 euro, è stato rettificato a 4,8 euro.

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