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Milano debole: scivola Unicredit

Oggi è l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale dell'istituto. Giornata di scadenze tecniche

di Edoardo Fagnani 20 gen 2012 ore 12:41
Indici in generale ribasso per Piazza Affari e per le borse europee, dopo le ottime performance registrate ieri. Oggi sono scadute le opzioni sugli indici e sulle azioni con termine a gennaio.
Il FTSEMib registra una flessione dello 0,38%, mentre il FTSE Italia All Share è in ribasso dello 0,37%. Variazioni minime per il FTSE Italia Mid Cap (-0,29%) e il FTSE Italia Star (-0,04%).
L’euro ha superato gli 1,29 dollari. L’oro si mantiene intorno ai 1.650 dollari.

Giornata in rosso per Unicredit. Il titolo dell’istituto registra una flessione del 2,26% a 3,284 euro, dopo il balzo messo a segno ieri. Oggi è l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale (-5,43% a 2,58 euro). Bene le azioni di risparmio (+2,8% a 7,9 euro). Contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi i vertici della Banca Centrale della Libia hanno segnalato che non aderiranno all’aumento di capitale di Unicredit. Di conseguenza, la quota dell’istituto africano nella banca italiana al termine dell’operazione scenderà dall’attuale 4,9% al 2,8%. Intanto, gli analisti di Kepler hanno tagliato da 9,5 euro a 3,5 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, confermando il giudizio “Hold” (mantenere). Sempre Kepler ha ridotto il prezzo obiettivo di IntesaSanpaolo (+1,47% a 1,38 euro), portandolo da 1,6 euro a 1,5 euro. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Monte dei Paschi di Siena registra un balzo del 7,8% a 0,2294 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 28 giugno Francesco Gaetano Caltagirone, attraverso la holding Mantegna, ha venduto 119,24 milioni di azioni dell’istituto toscano a prezzi compresi tra gli 0,2083 euro e gli 0,2358 euro.
UBI Banca scende dello 0,63% a 3,156 euro. Gli analisti di Kepler hanno tagliato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio sull’istituto. Gli esperti hanno anche sforbiciato da 3,4 euro a 2,9 euro il prezzo obiettivo. La stessa banca d’affari ha peggiorato il rating sul Banco Popolare (-1,66% a 1,005 euro) e sulla Popolare dell’Emilia Romagna (-2,34% a 5,85 euro) e ora consiglia di ridurre l’esposizione dei due titoli in portafoglio. Gli analisti hanno tagliato a 0,8 euro e a 5,4 euro il target price sui due istituti.
Sempre Kepler ha ridotto il prezzo obiettivo sulla Popolare di Milano (-1,96% a 0,3703 euro), portandolo da 0,32 euro a 0,3 euro, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per il biennio 2012/2013. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Azimut guadagna lo 0,92% a 6,025 euro. Equita sim ha alzato da 7,5 euro a 8 euro il prezzo obiettivo sula compagnia, in seguito al miglioramento della stima sull’utile netto per il 2011 e sulle prospettive positive per la redditività nell’esercizio in corso.

Fondiaria-SAI registra un progresso del 3,42% a 0,681 euro. Secondo l’agenzia S&P il rating della compagnia del gruppo Ligresti riceverà un miglioramento del suo rating solo in caso di successo dell'integrazione con Unipol (+2,22%).

Tra alti e bassi i petroliferi. Eni è in flessione dello 0,41% a 17,13 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa il fondo Knight Vinke avrebbe incrementato la partecipazione detenuta nel cane a sei zampe, portandola dall’1% all’1,5%. Performance peggiori per Saipem (-1,14% a 35,72 euro) e Tenaris (-0,96% a 15,46 euro). A due velocità Saras (-2,21% a 0,9955 euro) ed Erg (+2,51% a 8,365 euro).
Enel è in ribasso dello 0,84% a 3,056 euro. Secondo quanto scritto su MF, nei prossimi giorni il colosso elettrico potrebbe procedere con l’emissione di un prestito obbligazionario destinato alla clientela retail. L’ammontare del bond dovrebbe essere di 1,5 miliardi di euro, aumentabile fino a 3 miliardi.
Enel Green Power cede lo 0,19% a 1,562 euro. Goldman Sachs ha migliorato il giudizio sulla società, ora considerato tra le migliori occasioni d’acquisto nel settore.
Falck Renewables sale dello 0,55% a 0,725 euro. L’azienda ha ottenuto l’autorizzazione per il progetto eolico di West Browncastle in Scozia. Inoltre, la società ha sottoscritto due accordi di joint-venture per lo sviluppo, il finanziamento e la costruzione di progetti fotovoltaici in Italia.

Mediaset è in ribasso dello 0,54% a 2,192 euro. Gli analisti di Citigroup hanno tagliato le stime sull’utile per azine del gruppo del Biscione per il triennio 2011/2013, in seguito al peggioramento delle previsioni sulla raccolta pubblicitaria. Gli esperti hanno confermato il target price di 1,8 euro e l’indicazione di vendita delle azioni.
Telecom Italia Media registra un progresso del 7,07% a 0,165 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa Cairo Communication potrebbe entrare nell’azienda editoriale. L’operazione si concretizzerebbe tramite l’acquisizione del 15% del capitale di Telecom Italia Media, per un investimento nell’ordine compreso tra i 30 e i 40 milioni di euro. Nello stesso tempo la quota di Telecom Italia scenderebbe dall’attuale 77,7% al 40%.

Atlantia registra un progresso del 3,12% a 11,89 euro. Secondo gli addetti ai lavori il titolo beneficia della nuova normativa sulle liberalizzazioni, che escluderebbe dalla riforma le concessioni attualmente in essere.

Prysmian cede lo 0,96% a 11,38 euro. Gli analisti di HSBC hanno tagliato da 17 euro a 15 euro il target price sulla società.

Maire Tecnimont anche oggi in forte ribasso (-5,71% a 0,875 euro). Anche Banca Akros ha peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Accumulate” a “Hold” (mantenere). Gli esperti hanno anche ridotto da 1,4 euro a 1,1 euro per azione la valutazione, in seguito alle prospettive negative per il gruppo in Sud America.

Cell Therapeutics recupera l’1,97% a 0,906 euro. La società ha annunciato che, a seguito di un confronto con il comitato per i medicinali per uso umano dell'Agenzia Europea per i Medicinali, il lo stesso potrebbe emettere un’opinione sulla domanda di autorizzazione alla commercializzazione per il Pixuvri (Pixantrone) a metà febbraio.
Bialetti registra un balzo del 16,1% a 0,2795 euro. La società ha comunicato che è stato siglato, con le principali banche finanziatrici, un accordo di risanamento dell’indebitamento.
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