MILANO CROLLA: FTSEMIB -4,4%!
Male anche le borse europee. I bancari hanno registrato le peggiori performance della giornata. Spicca il tonfo di IntesaSanpaolo
di Edoardo Fagnani 29 giu 2010 ore 17:55
Seduta decisamente negativa per Piazza Affari e per le principali borse europee. Alcuni addetti ai lavori hanno segnalato le preoccupazioni per un’eventuale crisi di liquidità delle banche europee, considerando che gli istituti devono restituire oltre 400 miliardi di euro alla BCE. Altri esperti evidenziano che la maxi IPO di Agricoltura Bank of China potrebbe deludere le attese, in quanto le indicazioni preliminari sul prezzo sono state inferiori alle attese. I bancari hanno registrato le peggiori performance della giornata. Spicca il tonfo di IntesaSanpaolo. In difficoltà anche i petroliferi e Unipol. Il FTSEMib ha terminato la seduta con un ribasso del 4,44% a 19.236 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha lasciato sul terreno il 4,21% a 19.794 punti. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-3,27%) e il FTSE Italia Star (-2,74%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,06 miliardi di euro, rispetto ai 2,66 miliardi di ieri. Su 323 titoli trattati, 276 hanno subito un ribasso, mentre le performance positive sono state solo 32. Invariate le restanti 15 azioni. L’euro è sceso sotto gli 1,22 dollari, mentre l’oro si è portato a quota 1.235 dollari.
I bancari hanno registrato le peggiori performance della giornata. Unicredit ha ceduto il 5,64% a 1,824 euro. MF ha segnalato che l’ingresso del fondo sovrano di Abu Dhabi nel capitale della banca italiana con una quota del 4,991% ha messo in preallarme le fondazioni azioniste dell’istituto, che vogliono conoscere i veri motivi di questa operazione. A questo punto entrerebbe in gioco l’industriale emiliano, Luigi Maramotti, in rappresentanza dei grandi azionisti privati. Questi ultimi, infatti, vogliono chiedere una maggiore partecipazione alla gestione. IntesaSanpaolo ha subito un ribasso del 7,76% a 2,14 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno peggiorato il giudizio sull’istituto guidato da Corrado Passera, portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche tagliato da 3,2 euro a 2,85 euro il target price. Monte dei Paschi di Siena ha subito una flessione del 5,58% a 0,93 euro. Il Sole 24 Ore ha ricordato che domani scade definitivamente l’accordo con cui tre anni e mezzo fa la banca toscana aveva venduto l’1,5% del capitale di Generali, pur mantenendone i diritti di voto. Il quotidiano finanziario ha scritto che Mediobanca ha fatto da controparte all’operazione, rivendendo le azioni sul mercato. UBI Banca ha perso il 5,31% a 7,045 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno tagliato a 8,8 euro il prezzo obiettivo sulla banca, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi. Il giudizio è “Underperform” (farà peggio del mercato). In forte calo anche la Popolare di Milano (-6,27%).
Seduta all’insegna delle vendite anche per i petroliferi. Eni ha perso il 3,63% a 15,13 euro. Performance decisamente negative anche per Saipem (-4,82% a 25,27 euro) e Tenaris (-4,65% a 14,56 euro). Non salvano dalle vendite neppure Erg (-2,49% a 9,595 euro) e Saras (-4,07% a 1,698 euro). In difficoltà Enel (-3,38% a 3,4975 euro) e Snam Rete Gas (-2,44%), mentre Terna è riuscita a limitare i danni (-0,59%).
Tra gli assicurativi sempre sotto i riflettori Unipol. Le azioni ordinarie hanno registrato una flessione del 3,56% a 0,556 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale hanno perso l’8,59% a 0,0479 euro. In deciso ribasso anche Fondiaria-Sai (-4,88%) e Generali (-3,62%).
Tutti in rosso i telefonici. FastWeb ha ceduto l’1,87% a 12,6 euro. L’azienda ha conferito nella società da essa interamente partecipata, il ramo d’azienda Wholesale. Il valore del conferimento è stato determinato, sulla base della relazione giurata di un esperto, in 6.169.000 di euro. Vendite anche su Telecom Italia (-2,97% a 0,9155 euro) e Tiscali (-3,17%).
Seduta da dimenticare per gli editoriali. Gruppo l’Espresso e Mondadori hanno perso rispettivamente il 7,11% e il 7,05%. Segno meno anche per Mediaset (-3,69% a 4,6325 euro) e Telecom Italia Media (-6,73%).
Qualche spunto sulle holding. Camfin ha ceduto il 6,64% a 0,274 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato a 0,32 euro il target price sulla holding di casa Tronchetti Provera, in seguito alla revisione delle stime sulle holding italiane. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Gli stessi esperti hanno limato a 18,7 euro il prezzo obiettivo su Exor (-4,34% a 13,65 euro), anche se hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione spicca la performance negativa di Fiat, che ha ceduto il 5,92% a 8,495 euro. Male anche Finmeccanica (-3,33%), Pirelli (-4,31%) e Stm (-4,26%). Parmalat ha subito una flessione del 2,45% a 1,911 euro. Mediobanca ha incrementato il prezzo obiettivo sul gruppo di Collecchio, portandolo a 2,4 euro, dai precedenti 2,31 euro. Gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato).
Tra le società a media capitalizzazione riflettori puntati su Maire Tecnimont, che ha ceduto il 6,51% a 2,6225 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore, la società potrebbe firmare nelle prossime ore i contratti per lo sviluppo di un progetto petrolchimico ad Abu Dhabi. La quota di competenza della società italiana è pari a circa 910 milioni di dollari. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno tagliato la stima sul margine operativo lordo per il prossimo esercizio. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” e la valutazione di 3,3 euro per azione. Ribassi nell’ordine del 6-7% per Danieli e Indesit. Autostrada TO-MI ha perso il 5,06% a 9,94 euro. Equita sim ha alzato il target price sulla società autostradale, portandolo a 10,65 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”.
Prevalenza di ribassi al segmento STAR. DMT ha perso l’1,44% a 13,66 euro. Gli analisti di Kepler hanno alzato a 22,5 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Interpump ha subito una flessione dell’1,58% a 4,0525 euro. Gli analisti di Intermonte hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 4,94 euro a 5,3 euro, in seguito alla revisione delle stime finanziarie per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). In controtendenza, invece, Damiani (+1,4% a 0,87 euro).
In forte calo MolMed (-11,6% a 0,8255 euro) e i diritti relativi all’aumento di capitale (-30,9% a 0,187 euro), dopo le pesanti flessioni subite ieri. Le azioni ordinarie sono state sospese in mattinata per eccesso di ribasso. Giornata negativa per Cell Therapeutics a Piazza Affari. Il titolo della società biotech statunitense perso il 2,59% a 0,339 euro, dopo aver toccato un minimo a 0,326 euro.
I bancari hanno registrato le peggiori performance della giornata. Unicredit ha ceduto il 5,64% a 1,824 euro. MF ha segnalato che l’ingresso del fondo sovrano di Abu Dhabi nel capitale della banca italiana con una quota del 4,991% ha messo in preallarme le fondazioni azioniste dell’istituto, che vogliono conoscere i veri motivi di questa operazione. A questo punto entrerebbe in gioco l’industriale emiliano, Luigi Maramotti, in rappresentanza dei grandi azionisti privati. Questi ultimi, infatti, vogliono chiedere una maggiore partecipazione alla gestione. IntesaSanpaolo ha subito un ribasso del 7,76% a 2,14 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno peggiorato il giudizio sull’istituto guidato da Corrado Passera, portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche tagliato da 3,2 euro a 2,85 euro il target price. Monte dei Paschi di Siena ha subito una flessione del 5,58% a 0,93 euro. Il Sole 24 Ore ha ricordato che domani scade definitivamente l’accordo con cui tre anni e mezzo fa la banca toscana aveva venduto l’1,5% del capitale di Generali, pur mantenendone i diritti di voto. Il quotidiano finanziario ha scritto che Mediobanca ha fatto da controparte all’operazione, rivendendo le azioni sul mercato. UBI Banca ha perso il 5,31% a 7,045 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno tagliato a 8,8 euro il prezzo obiettivo sulla banca, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi. Il giudizio è “Underperform” (farà peggio del mercato). In forte calo anche la Popolare di Milano (-6,27%).
Seduta all’insegna delle vendite anche per i petroliferi. Eni ha perso il 3,63% a 15,13 euro. Performance decisamente negative anche per Saipem (-4,82% a 25,27 euro) e Tenaris (-4,65% a 14,56 euro). Non salvano dalle vendite neppure Erg (-2,49% a 9,595 euro) e Saras (-4,07% a 1,698 euro). In difficoltà Enel (-3,38% a 3,4975 euro) e Snam Rete Gas (-2,44%), mentre Terna è riuscita a limitare i danni (-0,59%).
Tra gli assicurativi sempre sotto i riflettori Unipol. Le azioni ordinarie hanno registrato una flessione del 3,56% a 0,556 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale hanno perso l’8,59% a 0,0479 euro. In deciso ribasso anche Fondiaria-Sai (-4,88%) e Generali (-3,62%).
Tutti in rosso i telefonici. FastWeb ha ceduto l’1,87% a 12,6 euro. L’azienda ha conferito nella società da essa interamente partecipata, il ramo d’azienda Wholesale. Il valore del conferimento è stato determinato, sulla base della relazione giurata di un esperto, in 6.169.000 di euro. Vendite anche su Telecom Italia (-2,97% a 0,9155 euro) e Tiscali (-3,17%).
Seduta da dimenticare per gli editoriali. Gruppo l’Espresso e Mondadori hanno perso rispettivamente il 7,11% e il 7,05%. Segno meno anche per Mediaset (-3,69% a 4,6325 euro) e Telecom Italia Media (-6,73%).
Qualche spunto sulle holding. Camfin ha ceduto il 6,64% a 0,274 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato a 0,32 euro il target price sulla holding di casa Tronchetti Provera, in seguito alla revisione delle stime sulle holding italiane. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Gli stessi esperti hanno limato a 18,7 euro il prezzo obiettivo su Exor (-4,34% a 13,65 euro), anche se hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione spicca la performance negativa di Fiat, che ha ceduto il 5,92% a 8,495 euro. Male anche Finmeccanica (-3,33%), Pirelli (-4,31%) e Stm (-4,26%). Parmalat ha subito una flessione del 2,45% a 1,911 euro. Mediobanca ha incrementato il prezzo obiettivo sul gruppo di Collecchio, portandolo a 2,4 euro, dai precedenti 2,31 euro. Gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato).
Tra le società a media capitalizzazione riflettori puntati su Maire Tecnimont, che ha ceduto il 6,51% a 2,6225 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore, la società potrebbe firmare nelle prossime ore i contratti per lo sviluppo di un progetto petrolchimico ad Abu Dhabi. La quota di competenza della società italiana è pari a circa 910 milioni di dollari. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno tagliato la stima sul margine operativo lordo per il prossimo esercizio. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” e la valutazione di 3,3 euro per azione. Ribassi nell’ordine del 6-7% per Danieli e Indesit. Autostrada TO-MI ha perso il 5,06% a 9,94 euro. Equita sim ha alzato il target price sulla società autostradale, portandolo a 10,65 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”.
Prevalenza di ribassi al segmento STAR. DMT ha perso l’1,44% a 13,66 euro. Gli analisti di Kepler hanno alzato a 22,5 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Interpump ha subito una flessione dell’1,58% a 4,0525 euro. Gli analisti di Intermonte hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 4,94 euro a 5,3 euro, in seguito alla revisione delle stime finanziarie per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). In controtendenza, invece, Damiani (+1,4% a 0,87 euro).
In forte calo MolMed (-11,6% a 0,8255 euro) e i diritti relativi all’aumento di capitale (-30,9% a 0,187 euro), dopo le pesanti flessioni subite ieri. Le azioni ordinarie sono state sospese in mattinata per eccesso di ribasso. Giornata negativa per Cell Therapeutics a Piazza Affari. Il titolo della società biotech statunitense perso il 2,59% a 0,339 euro, dopo aver toccato un minimo a 0,326 euro.
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