Milano condizionata dagli stacchi
Apertura debole per Milano, condizionata dagli stacchi di A2A, Enel, Exor, Parmalat, STM e Terna. Male la Popolare di Milano, che ha approvato l'aumento di capitale. Bene Fiat
di Mauro Introzzi 24 giu 2013 ore 09:21
Apertura in negativo per Piazza Affari. Ma la performance degli indici è condizionata dallo stacco di alcuni dividendi importanti. Erano attesi all’appuntamento con le cedola, infatti, A2A, Enel, Exor (ordinarie, risparmio e privilegiate), Parmalat, STM e Terna.
Così il FtseMib scende di un minimo 0,08% a 15.242 punti, mentre l’All Share perde lo 0,03% a 16.227 punti. In territorio misto Mid Cap (+0,03%) e Star (-0,63%).
QUOTAZIONI AZIONI FTSEMIB
Tra i bancari, fari puntati sulla Popolare di Milano (-3,35%) . Nella giornata di sabato l’assemblea dei soci della banca meneghina hanno nominato Giuseppe Coppini alla carica di presidente del Consiglio di Sorveglianza. L'assemblea, che ha anche approvato l’operazione di fusione per incorporazione in Banca Popolare di Milano della controllata Banca di Legnano, ha poi approvato la proposta di aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo massimo di 500 milioni di euro da eseguirsi entro il 30 aprile 2014.
L’operazione di aumento di capitale è funzionale e correlata al rimborso dei bond statali (i cosiddetti Tremonti Bond).
Proverà il rimbalzo, dopo il crollo di venerdì, Mediobanca (+1,45%)? Nel frattempo gli analisti di Equita Sim hanno alzato il giudizio a “buy” (acquistare) mentre quelli di Kepler-Cheuvreux hanno confermato il loro “buy” (acquistare) ma tagliato da 5,9 a 5,5 il loro target price.
Fiat sale del 2,73%. La controllata Chrysler ha annunciato che grazie alle condizioni di mercato ed al miglioramento del suo merito di credito ha rinegoziato il tasso di interesse del suo prestito (term loan) da 2,9 miliardi di dollari e della sua linea di credito revolving non utilizzata da 1,3 miliardi di dollari. L’operazione riduce il costo annuo per interessi sul term loan di circa 50 milioni di dollari.
Una conferma, da Bank of America, per Pirelli (+1,92%). La banca d’affari ha ribadito il suo “buy” (acquistare) con un target price di 9,7 euro.
Prosegue l’operazione di aumento di capitale di RcsMediagroup (+1,27%). Nella serata di venerdì, su input della Consob, i soci rilevanti di RcsMediagroup hanno ufficializzato le loro posizioni nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale della società editoriale che edita tra gli altri il Corriere della Sera.
Occhi puntati su Impregilo (-2,07%). Nella giornata di oggi si riunirà il suo consiglio di amministrazione per approvare i termini della fusione con Salini. Stessa cosa farà il board di quest’ultima.
In territorio misto la seduta di venerdì di Wall Street, con gli industriali in positivo e i tecnologici in difficoltà.
Il Nasdaq, complice la pessima giornata di Oracle (che dopo la trimestrale ha lasciato sul terreno il 9,26%) ha chiuso in calo dello 0,23% a 3.357 punti, mentre il Dow Jones ha registrato un progresso dello 0,28% a 14.899 punti. In positivo pure lo Standard & Poor's 500 (+0,24% a 1.592 punti).
Apertura di settimana negativo per la borsa di Tokyo. Il mercato del Sol Levante è appesantito dai timori sulla stabilità economica e finanziaria della vicina Cina.
L'indice Nikkei, che raggruppa i primi 225 titoli della piazza giapponese, ha chiuso in calo dell'1,26% a 13.063 punti.
Così il FtseMib scende di un minimo 0,08% a 15.242 punti, mentre l’All Share perde lo 0,03% a 16.227 punti. In territorio misto Mid Cap (+0,03%) e Star (-0,63%).
QUOTAZIONI AZIONI FTSEMIB
Tra i bancari, fari puntati sulla Popolare di Milano (-3,35%) . Nella giornata di sabato l’assemblea dei soci della banca meneghina hanno nominato Giuseppe Coppini alla carica di presidente del Consiglio di Sorveglianza. L'assemblea, che ha anche approvato l’operazione di fusione per incorporazione in Banca Popolare di Milano della controllata Banca di Legnano, ha poi approvato la proposta di aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo massimo di 500 milioni di euro da eseguirsi entro il 30 aprile 2014.
L’operazione di aumento di capitale è funzionale e correlata al rimborso dei bond statali (i cosiddetti Tremonti Bond).
Proverà il rimbalzo, dopo il crollo di venerdì, Mediobanca (+1,45%)? Nel frattempo gli analisti di Equita Sim hanno alzato il giudizio a “buy” (acquistare) mentre quelli di Kepler-Cheuvreux hanno confermato il loro “buy” (acquistare) ma tagliato da 5,9 a 5,5 il loro target price.
Fiat sale del 2,73%. La controllata Chrysler ha annunciato che grazie alle condizioni di mercato ed al miglioramento del suo merito di credito ha rinegoziato il tasso di interesse del suo prestito (term loan) da 2,9 miliardi di dollari e della sua linea di credito revolving non utilizzata da 1,3 miliardi di dollari. L’operazione riduce il costo annuo per interessi sul term loan di circa 50 milioni di dollari.
Una conferma, da Bank of America, per Pirelli (+1,92%). La banca d’affari ha ribadito il suo “buy” (acquistare) con un target price di 9,7 euro.
Prosegue l’operazione di aumento di capitale di RcsMediagroup (+1,27%). Nella serata di venerdì, su input della Consob, i soci rilevanti di RcsMediagroup hanno ufficializzato le loro posizioni nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale della società editoriale che edita tra gli altri il Corriere della Sera.
Occhi puntati su Impregilo (-2,07%). Nella giornata di oggi si riunirà il suo consiglio di amministrazione per approvare i termini della fusione con Salini. Stessa cosa farà il board di quest’ultima.
In territorio misto la seduta di venerdì di Wall Street, con gli industriali in positivo e i tecnologici in difficoltà.
Il Nasdaq, complice la pessima giornata di Oracle (che dopo la trimestrale ha lasciato sul terreno il 9,26%) ha chiuso in calo dello 0,23% a 3.357 punti, mentre il Dow Jones ha registrato un progresso dello 0,28% a 14.899 punti. In positivo pure lo Standard & Poor's 500 (+0,24% a 1.592 punti).
Apertura di settimana negativo per la borsa di Tokyo. Il mercato del Sol Levante è appesantito dai timori sulla stabilità economica e finanziaria della vicina Cina.
L'indice Nikkei, che raggruppa i primi 225 titoli della piazza giapponese, ha chiuso in calo dell'1,26% a 13.063 punti.
Tutte le ultime su:
dividendi
, fiat
, banca popolare di milano
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.