Milano anche oggi in rialzo
Indicazione positiva dal Credit Suisse sulla Borsa Italiana. Gli esperti della banca svizzera segnalano la propria preferenza per il listino italiano. Riflettori accesi sui bancari
di Edoardo Fagnani 6 ago 2012 ore 17:56Piazza Affari e le principali borse europee hanno iniziato la settimana con gli indici in frazionale progresso, dopo i forti rialzi messi a segno nella seduta di venerdì. Indicazione positiva dal Credit Suisse sulla Borsa Italiana. Gli esperti della banca svizzera segnalano la propria preferenza per il listino italiano. Riflettori accesi sui bancari, molti dei quali vittima della scure di S&P. Spicca lo scivolone di Unicredit, oggetto di numerosi tagli dalle banche d’affari.
Il FTSEMib ha recuperato l’1,54% a 14.342 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato un progresso dell’1,4% a 15.290 punti. Rialzi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,69%) e il FTSE Italia Star (+0,22%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,05 miliardi di euro, rispetto ai 2,43 miliardi di ieri. Su 319 titoli trattati, 209 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 91. Invariate le restanti 19 azioni.
L’euro è tornato sopra gli 1,24 dollari. L’oro è risalito a 1.615 dollari.
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Riflettori accesi sui bancari.
Monte dei Paschi di Siena ha recuperato lo 0,06% a 0,1791 euro. L’agenzia S&P ha tagliato di un livello il rating sulla solidità patrimoniale a lungo e a breve termine dell’istituto toscano, portandolo da “BBB/A-2” a “BBB-/A-3”, in conseguenza dell’aumento del rischio dell’economia italiana. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “Negative”.
La stessa agenzia ha confermato i rating di Unicredit (-1,29% a 2,754 euro), di IntesaSanpaolo (+3,79% a 1,096 euro) e di Mediobanca (+2,49% a 2,8 euro). Non sono fatti attendere i giudizi degli analisti su Unicredit, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Nomura e RBC hanno tagliato il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni, portandolo rispettivamente a 3,1 euro (dai precedenti 3,25 euro) e a 3,3 euro (precedente 3,8 euro). Banca Akros si è allineata ai colleghi e ha sforbiciato da 3,3 euro a 3,1 euro il target price su Unicredit. Gli esperti delle tre banche d’affari hanno confermato la visione neutrale sul titolo. Indicazione simile da NatIxis e da Cheuvreux, che hanno ridotto a 2,98 euro e a 3 per azione la valutazione. Il rating resta “Neutrale” per NatIxis e “Underperform” (farà peggio del mercato) per Cheuvreux. Sulla stessa lunghezza d’onda UBS e Deutsche Bank, che hanno sforbiciato a 4,3 euro il prezzo obiettivo su Unicredit. Tuttavia, gli analisti delle due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Indicazione simile da Intermonte, che ha tagliato da 3,6 euro a 3,4 euro il target price su Unicredit, anche se hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Bocciatura completa da Equita sim e da Exane, che hanno ridotto a 3,4 euro il prezzo obiettivo sulla banca. Gli analisti di Equita sim hanno peggiorato il giudizio, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere), mentre quelli di Exane lo hanno portato da “Outperform” a “Neutrale”.
Anche su IntesaSanpaolo sono arrivate le nuove indicazioni degli analisti. Natixis e Berenberg hanno tagliato a 1,38 euro e a 2 euro il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Enrico Cucchiani, anche se hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Stessa indicazione da Exane, che ha ridotto da 1,5 euro a 1,4 euro il target price sulla banca, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2012/2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli analisti di Intermonte, invece, hanno ritoccato al rialzo la stima sull’utile per azione di IntesaSanpaolo per l’esercizio in corso, mentre hanno ridotto quella per il prossimo anno. Gli esperti hanno confermato il target price di 1,35 euro e il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Al contrario, S&P non ha risparmiato UBI Banca (+1,8% a 2,376 euro). L’agenzia ha tagliato di un livello il rating sulla solidità patrimoniale a lungo termine dell’istituto, portandolo da “BBB+” a “BBB”. Sempre S&P ha tagliato di due livelli il rating sulla solidità patrimoniale a lungo e a breve termine della Popolare dell’Emilia Romagna (+0,55% a 3,672 euro), portandolo da “BBB/A-2” a “BB+/B”.
La scure di S&P si è abbattuta anche sulla Popolare di Milano (+2,87% a 0,3688 euro) e su Banca Carige (invariata a 0,5905 euro). L’agenzia ha tagliato un livello il rating sulla solidità patrimoniale a lungo e a breve termine delle due banche, portandolo da “BBB-/A-3” a “BB+/B”.
Seduta in rosso per Fondiaria-SAI (-2,29% a 0,94 euro). Andamento negativo anche per Premafin (-0,88% a 0,1568 euro). Il finanziere francese, Vincent Bolloré, ha precisato che gli acquisti effettuati sulla compagnia sono stati regolarmente comunicati alla Consob. Bolloré ha aggiunto di non aver utilizzato strumenti derivati per portare a termine le operazioni.
Vendite anche su Unipol (-1,55% a 1,841 euro).
Segno più per i petroliferi. Eni ha recuperato lo 0,34% a 17,7 euro. Performance migliori per Saipem (+1,68% a 38,73 euro) e Tenaris (+1,43% a 16,27 euro). Molto bene anche Saras (+3,8% a 0,9155 euro) ed Erg (+2,25% a 5,685 euro). Oggi si sono riuniti i vertici della società guidata dalla famiglia Garrone, per l’esame dei risultati semestrali. I dati saranno comunicati domani prima dell’apertura dei mercati.
Enel ha messo a segno un progresso del 2,59% a 2,378 euro. Banca IMI ha ridotto da 3,2 euro a 3 euro il target price sul colosso elettrico. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Enel Green Power ha recuperato l’1,4% a 1,233 euro. La controllata statunitense, Enel Green Power North America, e EFS Prairie Rose hanno siglato un accordo di partnership per la realizzazione del parco eolico di Prairie Rose nel nord della contea di Rock, nel Minnesota.
Edison è salita dello 0,11% a 0,886 euro. Borsa Italiana ha comunicato che al termine dell’offerta pubblica di acquisto lanciata da EDF sono state portate in adesione 904.822.259 azioni, pari al 90,208% dell’ammontare dei titoli oggetto dell’offerta.
Telecom Italia ha guadagnato il 3,81% a 0,6945 euro. Equita sim ha tagliato a 1,07 euro il prezzo obiettivo sulla società telefonica, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2012/2013. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Indicazione simile da Banca Akros che ha sforbiciato da 1,05 euro a 0,9 euro il prezzo obiettivo su Telecom Italia, in seguito alla riduzione della stima sui flussi di cassa per il triennio 2012/2014. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di accumulare le azioni di portafoglio.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Diasorin che è balzata del 4,46% a 25,28 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Equita sim hanno alzato da 25 euro a 29 euro il target price sulla società. Gli esperti ora consigliano l’acquisto delle azioni.
Performance migliore per Mediaset, che ha guadagnato il 10,6% a 1,379 euro.
Campari ha messo a segno un rialzo dello 0,26% a 5,69 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Société Générale hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 5,2 euro a 5,8 euro. Gli esperti hanno anche migliorato da “Sell” (vendere) a “Hold” (mantenere) il giudizio. Anche Banca Akros ha incrementato il target price su Campari, portandolo da 5,6 euro a 5,9 euro, in seguito al miglioramento delle stime per il biennio 2012/213. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Buzzi Unicem è scesa del 2,77% a 8,25 euro. Jefferies ha ritoccato al rialzo il target price sulla società, portandolo da 9,8 euro a 10,1 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Indicazione simile da Banca Akros, che ha portato da 9 euro a 9,15 euro il prezzo obiettivo su Buzzi Unicem, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il triennio 2012/2014. Gli analisti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Ansaldo-STS ha recuperato lo 0,55% a 6,365 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 24 luglio UBS ha ridotto dal 5,612% al 4,671% la partecipazione detenuta nell’azienda italiana.
Safilo ha subito una flessione dello 0,63% a 5,56 euro. Mediobanca ha alzato da 5,71 euro a 6,13 euro per azione la valutazione sulla società, in seguito alla variazione delle stime per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
YOOX ha perso il 3,03% a 10,56 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Citigroup hanno peggiorato il giudizio sulla società e ora consigliano di vendere le azioni.
Engineering è salito dello 0,08% a 26,09 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Accumualte” a “Hold” (mantenere).