MILANO A TUTTO GAS!
I mercati hanno beneficiato della buona partenza di Wall Street, dopo la diffusione del dato sull’occupazione negli Stati Uniti a settembre. Buona giornata per i bancari
di Edoardo Fagnani 5 ott 2012 ore 17:47Indici in territorio positivo a Piazza Affari e in Europa nell’ultima seduta della settimana. I mercati hanno beneficiato della buona partenza di Wall Street, dopo la diffusione del dato sull’occupazione negli Stati Uniti a settembre. Buona giornata per i bancari, dove spicca l’ottima performance di Monte dei Paschi di Siena. Molto bene anche Parmalat, in scia alle ipotesi di delisting del titolo. Balzo di RcsMediaGroup, mentre Cell Therapeutics ha lasciato sul terreno oltre il 20%.
Il FTSEMib è salito del 2,35% a 15.876 punti, poco sotto al massimo di 15.904 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato il 2,24% a 16.770 punti. Rialzi frazionali anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,21%) e il FTSE Italia Star (+0,46%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è cresciuta a 2,49 miliardi di euro, rispetto ai 2,37 miliardi di ieri. Su 319 titoli trattati, 216 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 89. Invariate le restanti 14 azioni.
L’euro ha superato gli 1,3 dollari. L’oro è sceso a 1.785 dollari.
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Giornata positiva per i bancari.
Monte dei Paschi di Siena ha guadagnato il 3,41% a 0,2396 euro. I principali quotidiani hanno riportato la notizia che la Fondazione MPS, l’azionista di riferimento, ha votato a favore delle modifiche dello statuto dell’istituto toscano. In particolare, saranno concessi maggiori poteri al presidente Alessandro Profumo e all’amministratore delegato, Fabrizio Viola.
Mediobanca ha messo a segno un progresso dell’1,73% a 4,348 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, l’istituto di Piazzetta Cuccia avrebbe emesso un prestito obbligazionario triennale destinato agli investitori istituzionali per un ammontare di 500 milioni di euro. Le indicazioni segnalano un rendimento pari al tasso mid swap di pari durata, maggiorato di 320 punti base.
IntesaSanpaolo è salita del 3,26% a 1,298 euro, mentre Unicredit ha registrato un progresso del 3,76% a 3,528 euro.
Il Creval ha messo a segno un rialzo dell’1,47% a 1,313 euro. Gli analisti di Intermonte hanno iniziato la copertura sull’istituto con un giudizio “Neutrale” e la valutazione di 1,5 euro per azione.
Parmalat è balzata del 4,17% a 1,75 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, gli azionisti della società alimentare italiana starebbero valutando la possibilità di procedere con il delisting del titolo, con l’obiettivo di spegnere le polemiche del mercato sulle recenti operazioni effettuate dall’azienda, tra cui l’acquisizione di Lactalis USA. Il quotidiano finanziario ipotizza che il costo del delisting sarebbe superiore ai 600 milioni di euro.
Unipol ha guadagnato lo 0,66% a 1,833 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 2 ottobre Norges Bank è tornato a essere uno dei maggiori azionisti della compagnia assicurativa. L’istituto norvegese è accreditato del 2,097% del capitale di Unipol.
Hanno prevalso gli acquisti sui petroliferi. Eni è salita del 2,29% a 17,41 euro. Il numero uno del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni, ha dichiarato che tra 5 o 6 anni il gruppo arriverà a produrre tra i 2,5 e i 3 milioni di barili di olio equivalente al giorno, rispetto agli 1,8 milioni prodotti attualmente. Il manager ha ribadito che la cessione della quota del 30% meno un’azione di Snam si concretizzerà entro la fine di ottobre. In progresso anche Saipem (+1,49% a 38,11 euro) e Tenaris (+0,38% a 15,96 euro). A due velocità Saras (-0,18% a 1,106 euro) ed Erg (+0,09% a 5,825 euro).
Spunti importanti tra gli editoriali. In forte rialzo RcsMediaGroup (+4,09% a 1,475 euro). Il numero uno di Tod’s, Diego della Valle, ha dichiarato che, quando le condizioni lo permetteranno, incrementerà la quota detenuta nel capitale della società. Attualmente, l’imprenditore è accreditato dell’8,7% di RcsMediaGroup.
Al contrario, Mediaset ha perso il 2,45% a 1,473 euro. Gli analisti di Bank of America hanno tagliato il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, portandolo da 1,1 euro a 0,9 euro, in seguito alla riduzione delle stime sul fatturato e sulla redditività per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
In rialzo la galassia Fiat. Fiat Auto è salita dello 0,77% a 4,476 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore il numero uno del Lingotto, Sergio Marchionne, starebbe valutando la possibilità di procedere con l’acquisizione di Opel, la controllata europea di General Motors, qualora il colosso automobilistico statunitense decidesse di cedere il controllo della società. L’obiettivo del manager sarebbe quello di rilevare l’azienda a costo zero. In vertici di General Motors hanno precisato che la controllata Opel non è in vendita. Intanto, gli analisti di Barclays hanno tagliato il prezzo obiettivo sul gruppo del Lingotto, portandolo da 4,5 euro a 3,9 euro, sulla possibilità di un secondo semestre difficile per l’azienda. Gli esperti hanno anche peggiorato ad “Underweight” (sottopesare) il giudizio.
Fiat Industrial ha messo a segno un progresso dell’1,79% a 7,96 euro. La società ha comunicato che prevede di fornire un aggiornamento sull’operazione di fusione con CNH Global in occasione della comunicazione dei propri risultati del terzo trimestre in agenda per la fine di ottobre.
Pirelli ha guadagnato il 2,12% a 8,92 euro. Secondo La Repubblica nelle prossime settimane potrebbero essere risolti i problemi che nelle ultime settimane hanno creato tensioni nella galassia della Bicocca, holding comprese. Nei prossimi giorni, infatti, potrebbe essere collocato il prestito obbligazionario di Camfin convertibile in azioni Pirelli, a cui si dovrebbe aggiungere l’avvio delle trattative per trovare un compratore alla società immobiliare Prelios (+2,13%).
Impregilo ha recuperato l’1,29% a 3,288 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 2 ottobre UBS ha ridotto all’1,952% la quota detenuta nel capitale della società di costruzioni. In precedenza, la banca svizzera era accreditata del 2,005% di Impregilo.
Lottomatica è scesa dello 0,56% a 17,84 euro. Banca Akros ha alzato da 17,6 euro a 19,8 euro il target price sulle società, dopo le indicazioni diffuse ieri dalla controllata statunitense GTECH. Gli analisti hanno ribadito l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.
Cell Therapeutics ha registrato un tonfo del 33,2% a 1,22 euro, dopo essere rimasta sospesa per eccesso di ribasso per gran parte della giornata. La società biotech ha annunciato di aver fissato il prezzo di un'offerta pubblica sottoscritta di 60.000 azioni privilegiate di serie 17, offerte al pubblico a 1.000 dollari per azione. Cell Therapeutics prevede che i ricavi lordi di questa offerta saranno pari a 60 milioni di dollari, al lordo degli sconti e degli oneri di sottoscrizione e di altre spese previste dell'offerta. La società biotech ritiene i suoi proventi netti dell'offerta al netto delle commissioni e delle spese sarà di circa 55,6 milioni di dollari.