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Le Mid-Small Cap hanno le carte in regola per sovraperformare il mercato?

di Redazione Lapenna del Web 24 gen 2024 ore 10:35 Le news sul tuo Smartphone

mercati-azionari_2Andrea Randone - Head of Mid Small Cap Research di Intermonte - ha analizzato il recente andamento di Piazza Affari, evidenziando che, sulla base dei valori al 17 gennaio 2024, il mercato azionario italiano è sceso dello 0,8% nell'ultimo mese e dello 0,9% su base annua.

L'esperto ha aggiunto che l'indice FTSE Italy Mid Cap (+0,5%) ha registrato una sovraperformance rispetto all'indice principale dell'1,3% nell'ultimo mese (ma -0,1% da inizio anno), mentre l'indice FTSE Italy Small Caps (+0,8%) ha registrato una performance migliore dell'1,6% rispetto al mercato nell'ultimo mese, ma peggiore del -2,6% su base relativa da inizio 2024.

"Dall'inizio del 2024, abbiamo attuato una revisione al ribasso del -0,2/-0,3% delle nostre stime sugli EPS per il 2023/2024. Concentrandoci sulla nostra copertura mid/small cap, invece, abbiamo lasciato invariate le stime sugli EPS per il 2023 mentre abbiamo ridotto quelle 2024 di un importo simile (-0,3%)" ha puntalizzato l'esperto, che nell'ultimo mese ha ridotto le stime ha lasciato praticamente inalterate le stime.

Inoltre, Andrea Randone ha sottolineato che la liquidità delle large cap nell'ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 15% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, ma è in crescita solo del 6,9% a livello annuale. "Il quadro è più preoccupante per le mid/small cap: nello specifico, la liquidità per le mid cap è scesa del 6,6% su base annuale, mentre per le small cap è scesa del 6,3% su base annuale, nonostante il miglioramento dell'ultimo mese,dovuto soprattutto a una significativa rimodulazione di portafoglio," ha aggiunto l'esperto.

Andrea Randone, nel suo strategy report, prevede un calo graduale dei tassi d’interesse nel corso del 1° semestre del 2024, un allentamento della stretta monetaria da parte delle banche centrali che potrebbe essere meno aggressivo di quanto attualmente previsto dal mercato.

"Nonostante le tensioni geopolitiche e la performance positiva registrata dai mercati nel 2023, la nostra view sul mercato italiano resta costruttiva: ci aspettiamo che le mid/small cap riacquistino slancio dopo la sottoperformance del 2023, generata dalla rotazione di portafoglio (dai titoli Growth a quelli Value) e dai riscatti dei fondi PIR", spiega Andrea Randone.

L'esperto ritiene che all’interno di questo segmento vi siano ancora titoli con ottime prospettive di crescita e valutazioni interessanti. In particolare, Andrea Randone indica le sue preferenze ai titoli con un'elevata visibilità sulle stime e modelli di business resilienti, come le società legate alla trasformazione digitale, le utility, alcuni industriali legati a piani di investimento a lungo termine e i consumer che godono di un forte posizionamento e di un buon pricing power.

Infine, Andrea Randone ipotizza che le operazioni di M&A potrebbero tornare a interessare quei titoli che generano abbondante liquidità e sono alla ricerca di opportunità di crescita, così come le società che sono un possibile target per acquisizioni o delisting.

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