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MID CAP: +38,22% nel 2015. In 5 hanno raddoppiato il valore

Ottimo 2015 per le società a media capitalizzazione di Piazza Affari. Nell’esercizio appena concluso l’indice FTSE Italia MID CAP ha messo a segno un progresso del 38,22%

di Edoardo Fagnani 5 gen 2016 ore 15:40

Ottimo 2015 per le società a media capitalizzazione di Piazza Affari.
Nell’esercizio appena concluso l’indice di riferimento, il FTSE Italia MID CAP, ha messo a segno un progresso del 38,22%, passando dai 25.229 punti di inizio anno ai 34.872 punti della chiusura di mercoledì 30 dicembre.

MIDCAP 2015: ALCUNE STATISTICHE
Nel 2015 il listino delle società a media capitalizzazione ha oscillato tra un massimo di 35.537 punti (fissato alla chiusura del 5 agosto) e un minimo di 24.779 punti, toccati al termine della seduta del 7 gennaio.
Lo scorso esercizio il FTSE Italia MID CAP ha chiuso con una performance positiva in 153 occasioni, mentre i ribassi sono stati 101. Il progresso più consistente è stato quello del 25 agosto, seduta chiusa con rialzo del 3,84%, mentre il giorno peggiore è stato il 24 agosto, con una flessione del 3,98%. In quelle sedute il paniere delle società a media capitalizzazione si era allineato alla forte volatilità dei principali listini internazionali, in scia ai timori di un rallentamento dell’economia cinese.
piazza_affariElevata la volatilità del FTSE Italia MID CAP nel 2015. La differenza percentuale tra massimo e minimo è stata pari al 43,4%, valore che si confronta con il 33,7% dell’esercizio precedente e il 32,6% del FTSEMib.

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MIDCAP 2015: L'ANDAMENTO NELL'ANNO

Il trend dell’indice delle società a media capitalizzazione nel 2015 ha seguito l’andamento registrato dal FTSEMib solo nella prima metà dell’anno.
Dopo un avvio di esercizio incerto il FTSE Italia MID CAP ha iniziato a salire senza soluzione di continuità, in coincidenza con l’ufficializzazione del Quantitative Easing della BCE, fermandosi solo a metà aprile. Dopo due mesi e mezzo di trend laterale, l’indice ha registrato una fiammata nel mese di luglio, fino a toccare il massimo del 2015. A quel punto le nubi sull’economia cinese hanno fatto scattare alcune prese di beneficio, riportando il FTSE Italia MID CAP in zona 31.000-32.000 punti.
Solo nell’ultimo trimestre del 2015 l’indice si è riportato a piccoli passi in zona 35.000 punti. 

GRAFICO - Andamento del MIDCAP nel 2015 (elaborazione Soldionline.it):

midcap-2015


MIDCAP 2015: LE PERFORMANCE MIGLIORI
Lo scorso anno ben cinque società del FTSE Italia MID CAP ha raddoppiato il proprio valore
La migliore performance del listino nell’esercizio appena concluso appena concluso è stata realizzata da DeLclima, che ha guadagnato il 127,1%, terminando il 2015 a 4,508 euro. La società ha beneficiato della decisione di Mitsubishi Electric Corporation di acquisire da De' Longhi Industrial il 74,97% delle azioni di DeLclima a un prezzo di 4,44 euro per azione. La stessa Mitsubishi Electric Corporation ha ufficializzato il lancio di un’OPA sulla società italiana
Ottima performance anche per Italmobiliare. La holding della famiglia Pesenti ha terminato il 2015 con un rialzo del 123,9%, sfruttando la decisione di HeidelbergCement di rilevare il 45% del capitale della controllata Italcementi.
Tra i migliori anche Saras. Lo scorso esercizio la società di raffinazione ha guadagnato il 113,9%, beneficiando del miglioramento registrato dai margini di raffinazione. Di conseguenza, nei primi nove mesi del 2015 la redditività di Saras ha registrato un forte miglioramento. Nel dettaglio, nel periodo in esame il margine operativo lordo comparabile si è attestato a 611 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 32,8 milioni di euro conseguiti nei primi nove mesi del 2014. Il risultato netto adjusted è stato positivo per 296,8 milioni dal rosso di 108,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
Anche Banca Ifis e Reply nel 2015 hanno guadagnato più del 100%, terminando l’esercizio con un balzo rispettivamente del 110,6% e del 106,7%.

MIDCAP 2015: LE PERFORMANCE PEGGIORI
Al contrario, la peggiore performance del trimestre al FTSE Italia MID CAP è stata quella registrata da Fincantieri,
che ha lasciato sul terreno il 47,9%. La matricola ha risentito del profit warning emesso nel mese di ottobre dalla controllata Vard in relazione ai risultati economici e finanziari del terzo trimestre e dell'intero esercizio 2015. Senza trascurare il fatto che la società ha terminato i primi nove mesi del 2015 con una perdita di 96 milioni di euro, rispetto all’utile di 42 milioni contabilizzato nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Esercizio negativo anche per Banca Intermobiliare e Banca Carige
, che hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 37,1% e il 24,7%. Più nel dettaglio, Banca Intermobiliare ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con una perdita netta di 2,85 milioni di euro, rispetto all’utile di 8,47 milioni contabilizzato nello stesso periodo dello scorso anno, principalmente per effetto delle significative rettifiche di valore nette sui crediti pari a oltre 35 milioni di euro. Banca Carige, invece, nel corso del 2015 ha proceduto con un aumento di capitale, raccogliendo nuove risorse per quasi 850 milioni di euro.

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