MID CAP: -26,6% nel 2011
Dopo aver analizzato le performance annuali del FTSEMib e del FTSE Italia Star tocca al paniere dei titoli a media capitalizzazione, il FTSE Italia MID CAP
di Edoardo Fagnani 4 gen 2012 ore 14:35
Anche il paniere delle società a media capitalizzazione di Piazza Affari ha chiuso il 2011 con un ribasso, in linea con la flessione del 25,2% registrata dal FTSEMib.
Nell’esercizio appena concluso l’indice di riferimento, il FTSE Italia MID CAP, ha lasciato sul terreno il 26,6%, passando dai 24.114 punti di inizio anno ai 17.708 punti della chiusura venerdì 30 dicembre.
Nel periodo in esame il listino delle società a media capitalizzazione ha oscillato tra un massimo di 25.631 punti (fissato alla chiusura del 16 febbraio) e un minimo di 17.024 punti, toccati al termine della seduta del 25 novembre. La differenza percentuale tra massimo e minimo è stata pari al 50,6%, un valore comunque inferiore al 72% registrato dal listino principale di Piazza Affari, il FTSEMib.
Il FTSE Italia MID CAP ha risentito dei pesanti ribassi registrati in estate dai principali mercati azionari. Nei mesi successivi, l’indice ha preso una tendenza laterale, oscillando intorno a 19mila punti. Il paniere ha subito una nuova accelerazione al ribasso a novembre, toccando il minimo dell’anno in quel mese.
LEGGI anche: FTSEMib: -25,2% nel 2011
LEGGI anche: STAR: -19% nel 2011
Il 2011 è stato l’anno nero per la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI (approdata al FTSE Italia MID CAP il 19 dicembre in sostituzione di Salvatore Ferragamo) e Milano Assicurazioni hanno registrato le peggiori performance tra le società a media capitalizzazione. Lo scorso anno le due compagnie assicurative hanno perso rispettivamente l’82,9% e il 70,2%. Su Fondiaria-SAI e su Milano Assicurazioni ha pesato la difficile situazione finanziaria, che ha consigliato ai vertici delle due aziende di procedere con un aumento di capitale, rispettivamente per 450 milioni e per 350 milioni di euro. Addirittura per Fondiaria-SAI si è reso necessario procedere con una nuova ricapitalizzazione per un massimo di 750 milioni di euro, che si concretizzerà nei primi mesi del 2012.
Tra le peggiori performance dello scorso anno spicca lo scivolone di Maire Tecnimont, che ha lasciato sul terreno il 70%. L’azienda ha risentito delle impreviste difficoltà operative in Sud America, che hanno lasciato un pesante strascico nei risultati dei primi nove mesi del 2011. La società ha chiuso il periodo in esame con una perdita di 137 milioni di euro, rispetto all’utile di 47 milioni dei primi nove mesi del 2010.
Poche le performance positive. La migliore società a media capitalizzazione del 2011 è stata DeA Capital, che ha terminato lo scorso anno con un progresso del 16,9%.
Molto bene anche De Longhi, che ha terminato il 2011 con un rialzo del 16,2%. Curiosamente la società del Pinguino aveva registrato la migliore performance tra le aziende del FTSE Italia MID CAP nel 2010, con un progresso dell’85,9%. Anche quest’anno De Longhi ha beneficiato dei risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno. Nel periodo in esame l'utile netto della società è arrivato a 52,6 milioni di euro, in crescita dai 46,1 milioni di euro del 2010.
Rialzo a due cifre anche per Gemina (+12,3%).
Nell’esercizio appena concluso l’indice di riferimento, il FTSE Italia MID CAP, ha lasciato sul terreno il 26,6%, passando dai 24.114 punti di inizio anno ai 17.708 punti della chiusura venerdì 30 dicembre.
Nel periodo in esame il listino delle società a media capitalizzazione ha oscillato tra un massimo di 25.631 punti (fissato alla chiusura del 16 febbraio) e un minimo di 17.024 punti, toccati al termine della seduta del 25 novembre. La differenza percentuale tra massimo e minimo è stata pari al 50,6%, un valore comunque inferiore al 72% registrato dal listino principale di Piazza Affari, il FTSEMib.
Il FTSE Italia MID CAP ha risentito dei pesanti ribassi registrati in estate dai principali mercati azionari. Nei mesi successivi, l’indice ha preso una tendenza laterale, oscillando intorno a 19mila punti. Il paniere ha subito una nuova accelerazione al ribasso a novembre, toccando il minimo dell’anno in quel mese.
LEGGI anche: FTSEMib: -25,2% nel 2011
LEGGI anche: STAR: -19% nel 2011
Il 2011 è stato l’anno nero per la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI (approdata al FTSE Italia MID CAP il 19 dicembre in sostituzione di Salvatore Ferragamo) e Milano Assicurazioni hanno registrato le peggiori performance tra le società a media capitalizzazione. Lo scorso anno le due compagnie assicurative hanno perso rispettivamente l’82,9% e il 70,2%. Su Fondiaria-SAI e su Milano Assicurazioni ha pesato la difficile situazione finanziaria, che ha consigliato ai vertici delle due aziende di procedere con un aumento di capitale, rispettivamente per 450 milioni e per 350 milioni di euro. Addirittura per Fondiaria-SAI si è reso necessario procedere con una nuova ricapitalizzazione per un massimo di 750 milioni di euro, che si concretizzerà nei primi mesi del 2012.
Tra le peggiori performance dello scorso anno spicca lo scivolone di Maire Tecnimont, che ha lasciato sul terreno il 70%. L’azienda ha risentito delle impreviste difficoltà operative in Sud America, che hanno lasciato un pesante strascico nei risultati dei primi nove mesi del 2011. La società ha chiuso il periodo in esame con una perdita di 137 milioni di euro, rispetto all’utile di 47 milioni dei primi nove mesi del 2010.
Poche le performance positive. La migliore società a media capitalizzazione del 2011 è stata DeA Capital, che ha terminato lo scorso anno con un progresso del 16,9%.
Molto bene anche De Longhi, che ha terminato il 2011 con un rialzo del 16,2%. Curiosamente la società del Pinguino aveva registrato la migliore performance tra le aziende del FTSE Italia MID CAP nel 2010, con un progresso dell’85,9%. Anche quest’anno De Longhi ha beneficiato dei risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno. Nel periodo in esame l'utile netto della società è arrivato a 52,6 milioni di euro, in crescita dai 46,1 milioni di euro del 2010.
Rialzo a due cifre anche per Gemina (+12,3%).
Tutte le ultime su:
fondiaria sai
, dea capital
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.