Da ieri è diventato più difficile fare scalping, specie sui titolo con prezzi più bassi. Lo scrive Salvatore Licciardello a pagina 8 del quotidiano finanziario. Il book che confronta le offerte di acquisto e vendita di alcune azioni è diventato infatti molto più compresso per speculare. Il giornalista riporta un esempio, quello di Telecom Italia. Il gruppo della telefonia prima era trattato con proposte minimo in rialzo dello 0,32%, mentre ora le oscillazioni minime sono passate allo 0,08%. Gli scalper, quindi, per continuare ad operare dovranno effettuare ordini con volumi più sostanziosi, oppure passare a quei titoli su cui nulla è cambiato. L’affare, per le banche e per la stessa borsa italiana, è indiscutibile. Aumenteranno le proposte di negoziazione e quindi le commissioni che ad esse sono collegate.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
