Mercoledì nero per STM e banche!
Il mercato ha bocciato i risultati trimestrali comunicati nelle scorse ore dall'azienda. Male il Monte dei Paschi di Siena dopo la buona performance registrata ieri
di Edoardo Fagnani 23 ott 2013 ore 17:46STM protagonista in negativo a Piazza Affari nella seduta odierna. Il mercato ha bocciato i risultati trimestrali comunicati nelle scorse ore dall'azienda. Il titolo del gruppo italofrancese ha terminato la giornata con uno scivolone del 9,56% a 5,77 euro.
Nel terzo trimestre del 2013 STM ha registrato ricavi per 2,01 miliardi di dollari, in flessione rispetto ai 2,17 miliardi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. La marginalità si è attestata al 32,4%, valore che si confronta con il 34,8% del terzo trimestre del 2012. Il dato si è collocato al di sotto del punto intermedio della guidance (33,5%) comunicata nei mesi scorsi. STM ha terminato il trimestre con una perdita netta di 142 milioni di dollari, rispetto al rosso di 478 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Per il trimestre in corso i vertici di STM prevedono un andamento sostanzialmente stabile del fatturato su base sequenziale, mentre la marginalità dovrebbe collocarsi nell’intorno del 33%.
Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti. Kepler Cheuvreux ha tagliato da 11 dollari a 8 dollari (5,8 euro agli attuali tassi di cambio) il target price su STM, in quanto considera deludenti i risultati trimestrali. Stessa indicazione da Banca Akros, che ha portato il prezzo obiettivo da 8 euro a 6 euro. Gli esperti delle due banche d’affari hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio. Sulla stessa lunghezza d’onda S&P Equity, che ha sforbiciato da 6 euro a 4,5 euro il target price su STM, ribandendo l’indicazione di vendita delle azioni.
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Piazza Affari in decisa flessione nella seduta odierna, mentre le principali borse europee sono riuscite a limitare i danni. Pesanti ribassi per i bancari e per gli assicurativi. Vendite anche su Mediaset e Fiat.
Il FTSEMib ha lasciato sul terreno il 2,38% a 18.911 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha perso il 2,26% a 20.023 punti. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,67%) e il FTSE Italia Star (-0,55%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,69 miliardi di euro, rispetto ai 2,72 miliardi di ieri. Su 321 titoli trattati, 251 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state solo 55. Invariate le rimanenti 15 azioni.
L’euro è rimasto poco sotto gli 1,38 dollari. L’oro viene scambiato a 1.335 dollari.
In forte ribasso i bancari.
Male il Monte dei Paschi di Siena dopo la buona performance registrata ieri. Il titolo della banca toscana è sceso del 6,49% a 0,2176 euro. Secondo quanto scritto su MF, la Fondazione MPS potrebbe cedere il 15% del capitale di Monte dei Paschi di Siena, quota che permetterebbe di ripagare interamente il debito di 350 milioni di euro verso gli istituti creditori. Il quotidiano finanziario ha ricordato che, con il successivo aumento di capitale della banca toscana, la partecipazione della Fondazione MPS in Monte dei Paschi di Siena è destinata a diluirsi al 5%. Tuttavia, l’ente ha smentito seccamente queste indiscrezioni e ha chiesto l’intervento della Consob.
La Popolare di Milano ha perso il 5,31% a 0,4848 euro. L’istituto ha riaperto l’emissione del Bond senior Unsecured BPM 4% gennaio 2016, collocato lo scorso gennaio per un ammontare di 750 milioni di euro. L’importo della riapertura è stato fissato a 150 milioni di euro, con un rendimento del 3,358%, pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 278 punti base. Lo scorso gennaio lo spread sul tasso mid swap era stato fissato a 360 punti.
In decisa flessione anche IntesaSanpaolo (-2,61% a 1,739 euro) e Unicredit (-3,32% a 5,39 euro).
Vendite anche sugli assicurativi.
Unipol ha perso il 4,92% a 3,79 euro. La compagnia assicurativa ha comunicato che dalla cessione della quota detenuta in Mediobanca realizzerà una plusvalenza di 44,6 milioni di euro. Inoltre, l’operazione avrà un impatto positivo di netto di 177,7 milioni.
Fondiaria-SAI è scesa del 4,29% a 1,828 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 15 ottobre Roberto Meneguzzo ha ridotto all’1,844% la quota detenuta nel capitale della compagnia assicurativa.
Qualche spunto tra gli editoriali.
Gruppo l’Espresso ha ceduto lo 0,77% a 1,41 euro. La società ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con una forte riduzione del fatturato e della redditività.
Mediaset ha perso il 4,12% a 3,774 euro. Exane ha incrementato a 4 euro il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, apprezzando la politica di contenimento dei costi adottata dall’azienda. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
I petroliferi si sono adeguati al trend negativo. Eni ha lasciato sul terreno l’1,4% a 17,66 euro. Il numero uno del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni, ha dichiarato che il gruppo ha presentato quattro offerte per altrettanti blocchi petroliferi in Myanmar (la ex Birmania). In rosso anche Saipem (-1,74% a 15,29 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace è accreditata di una posizione “short” sulla società, pari allo 0,51%. Performance peggiore per Tenaris (-2,11% a 17,15 euro). Ribassi nell’ordine del 2% per Saras (-1,85% a 0,903 euro) ed Erg (-1,86% a 8,98 euro).
Terna ha limitato il calo 0,22% a 3,552 euro. Morgan Stanley ha incrementato da 3,56 euro a 3,66 euro il target price sulla società, confermando il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Al contrario, la stessa banca d’affari ha peggiorato a “Equalweight” (Neutrale) il rating su Snam (-1,21% a 3,744 euro), anche se ha incrementato da 3,7 euro a 3,78 euro il prezzo obiettivo. Gli esperti ritengono che la politica dei dividendi di Terna per i prossimi esercizi sia maggiormente sostenibile.
Chiusura negativa per Telecom Italia. Il titolo della compagnia telefonica ha registrato un ribasso dello 0,83% a 0,72 euro. La società presenterà l'aggiornamento al piano industriale 2014-2016 contestualmente alla diffusione dei conti del terzo trimestre in programma il prossimo venerdì 8 novembre.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Fiat che è scesa del 2,05% a 5,985 euro. Il gruppo del Lingotto ha fornito le stime aggiornate di consensus degli analisti. Le previsioni indicano per il terzo trimestre del 2013 un utile netto di 265 milioni di euro, mentre il risultato operativo dovrebbe essersi attestato a 915 milioni di euro. A fine settembre l’indebitamento netto industriale dovrebbe essere salito a 7,6 miliardi di euro, rispetto ai 6,55 miliardi di inizio anno. Nel terzo trimestre del 2012 Fiat aveva registrato un utile netto di 286 milioni di euro (362 milioni escludendo la gestione atipica). Fiat comunicherà i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi il 30 ottobre.
Buzzi Unicem ha perso il 2,24% a 13,07 euro. Gli analisti di Exane hanno limato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 12,5 euro. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Spunti importanti al segmento STAR.
EI Towers è salita dal 2,16% a 30,24 euro. Millenium Partecipazioni ha perfezionato la cessione relativa a complessive 2.128.882 azioni della società, pari al 7,53% del capitale dell’azienda. L’operazione, realizzata attraverso un collocamento riservato a investitori istituzionali italiani ed esteri, si è chiusa a un prezzo di 29,1 euro per azione, equivalente a un controvalore complessivo di 62 milioni di euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 ottobre Permian Investment Partners ha ridotto all’1,875% la quota detenuta nel capitale di EI Towers.
Bene anche Sogefi (+1,89% a 4,098 euro). Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Kepler Cheuvreux e di Equita sim hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo rispettivamente a 4,9 euro e a 4,6 euro. Le due banche d’affari hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Poltrona Frau ha guadagnato il 3,07% a 2,35 euro. La società ha comunicato di aver aperto tre nuovi showroom a Pechino e uno a Shanghai. Poltrona Frau ha aggiunto che nel 2013 il fatturato realizzato dal gruppo in Cina crescerà di oltre 60%.