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Mercoledì nero per i bancari: MPS -6,7%, Banco Popolare -10%

di Edoardo Fagnani 3 feb 2016 ore 17:53 Le news sul tuo Smartphone

Pioggia di vendite sui bancari, in una seduta in cui i titoli sono stati oggetto di numerose sospensioni per eccesso di ribasso.
Male il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato una flessione del 6,67% a 0,546 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 2 febbraio Marshall Wace ha incrementato la posizione corta sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,57% allo 0,6%. Lo stesso giorno AQR Capital Management ha aperto uno “short” sull’istituto senese con una quota dello 0,68%.
In difficoltà anche Banca Carige, che è sceso del 7,27% a 0,612 euro.
Pesanti cali per la Popolare di Milano (-5,71% a 0,677 euro) e per il Banco Popolare (-10% a 7,99 euro). Secondo Il Sole24Ore la fusione tra le due banche sarebbe in una situazione di stallo: nonostante l’esito della trattativa appaia per molti come scontato, la partita non può dirsi ancora del tutto conclusa. In particolare, l’amministratore delegato di BPM, Giuseppe Castagna, ha dichiarato come, al momento, tutte le ipotesi siano ancora in piedi: dalla fusione con il Banco Popolare, all’integrazione con UBI Banca, fino al mantenimento dell’autonomia. Intanto, gli analisti di Citigroup hanno tagliato il prezzo obiettivo sulla Popolare di Milano e sul Banco Popolare, ora fissato rispettivamente a 0,85 euro e a 10,1 euro, segnalando l’incremento del livello di rischio per il settore e le difficoltà nel processo di integrazione tra gli istituti; gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” e hanno tagliato le stime finanziarie per il periodo 2016/2019 su entrambe le banche.
Per gli stessi motivi Citigroup ha sforbiciato il prezzo obiettivo su UBI Banca (-8,99% a 3,706 euro) e sulla Popolare dell’Emilia Romagna (-8,28% a 4,586 euro), portandolo rispettivamente a 4,9 euro e a 6,8 euro. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale” su UBI Banca e l’indicazione di acquisto sulla Popolare dell’Emilia Romagna. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 2 febbraio Marshall Wace ha aumentato lo “short” su UBI Banca, portandolo dall’1,5% all’1,63%.
Male Unicredit (-5,93% a 3,202 euro). Gli analisti di Citigroup hanno tagliato il target price sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni, portandolo da 6,15 euro a 4 euro, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
IntesaSanpaolo non ha fatto eccezione alle vendite (-5,25% a 2,344 euro).
Mediobanca ha ceduto il 4,54% a 6,625 euro. Citigroup ha tagliato da 11,2 euro a 9 euro per azione la valutazione sull’istituto di Piazzetta Cuccia, in seguito al peggioramento delle stime per il periodo 2015/2019. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni, puntualizzando che l’esposizione della banca sui crediti problematici è limitata.

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