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Mediobanca, i target al 2026. Rivista la politica dei dividendi

Mediobanca prevede una crescita della remunerazione degli azionisti fino a 3,7 miliardi di euro nel triennio 2024/2026. Introduzione dell’interim dividend

di Redazione Soldionline 24 mag 2023 ore 14:10

mediobanca-logo_1I vertici di Mediobanca hanno approvato le linee strategiche del piano industriale relativo al periodo 2023/2026.

L'istituto, intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti.

 

Nel dettaglio, Mediobanca punta a una crescita nei ricavi a 3,8 miliardi di euro (+6% il tasso di crescita composto medio annuo del triennio 2023-2026) con contribuzione da parte di tutti i segmenti di attività. Il Wealth Management avrà il maggior tasso di crescita organica (+10% medio annuo) superando il miliardi di ricavi e divenendo il primo contributore alle commissioni in via complementare al Corporate & Investment Banking, la cui crescita nei ricavi è attesa essere pari all’11% (7% organica) sino a 0,9 miliardi di euro. Il Consumer Finance manterrà la funzione di motore della crescita del margine di interesse Mediobanca (circa due terzi del totale) con uno sviluppo dei ricavi complessivi del 5% (a circa 1,3 miliardi di euro). Il segmento Insurance confermerà la contribuzione positiva all'istituto di Piazzetta Cuccia. con ricavi in crescita del 6% (a circa 0,5 miliardi di euro).

Mediobanca stima una crescita dell'utile per azione del 15% circa in media ogni esercizio; di conseguenza, l'EPS dovrebbe passare da circa 1,15 euro a 1,8 euro, considerando la cancellazione di circa l’80% delle azioni derivanti dal piano di buyback, con il crescente apporto del Wealth Management e del Corporate & Investment Banking e con una minore ma ulteriore crescita del Consumer Finance e del segmento Insurance, che confermano gli elevati livelli di redditività.

Il management stima anche una crescita nella redditività a livello di istituto (ROTE al 15% dal 12%, RORWA al 2,7% da 2,1%) e divisionale: il Wealth Managemen è atteso registrare il maggior incremento della redditività passando dal 2,9% al 4,0%; il Corporate & Investment Banking è atteso migliorare al 1,6% (dall’1%), il Consumer Finance stabile al 2,9%, e il segmento Insurance crescere al 3,2% (da 2,7%).

Mediobanca prevede una crescita nella generazione di capitale (circa 220 punti base  annui da 150 punti base) derivante dall’aumento della redditività (ROTE dal 12% al 15%) e dall’assenza di impatti regolamentari materiali negativi nei prossimi anni. Il management ha segnalato che le maggiori risorse permetteranno di finanziare la crescita organica, inorganica e di remunerare gli azionisti.

 

A questo proposito, Mediobanca prevede una crescita della remunerazione degli azionisti fino a 3,7 miliardi di euro nel triennio 2024/2026 (+70% rispetto al precedente quadriennio) di cui 2,7 miliardi in dividendi e un miliardo tramite riacquisto e cancellazione di azioni proprie. L'istituto ha precisato che l’aumento della distribuzione deriverà dalla capacità di generazione degli utili e dall’attuazione di una politica di crescita degli attivi focalizzata sui segmenti a basso assorbimento di capitale.

In particolare, il dividendo sarà erogato sulla base di un pay-out del 70%, con l’introduzione dell’interim dividend. Nel dettaglio, parte del pagamento sarà anticipato a maggio (pari al 70% degli utili prodotti nel semestre luglio-dicembre) e la rimanente parte saldata a novembre (pari al 70% degli utili prodotti nel semestre gennaio-giugno). Di conseguenza, i dividendi complessivamente distribuiti nel triennio (esercizi 2024-2026) saranno pari a 2,7 miliardi di euro, il 40% in più rispetto agli 1,9 miliardi distribuiti nel precedente quadriennio (esercizi 2020-2023).

Nell’arco di piano è previsto un programma annuale di riacquisto di azioni proprie per un controvalore complessivo di un miliardo di euro. Gli importi verranno stabiliti annualmente a valle della crescita organica realizzata nell’anno e vedranno la cancellazione di circa l’80% delle azioni riacquistate nell’arco del triennio;

Mediobanca ha precisato che la politica di distribuzione, soggetta al monitoraggio e/o autorizzazione BCE, verrà rivista nel caso in cui il CET1 FL docesse scendere sotto il 13,5%.

 

Mediobanca non esclude opportunità di crescita esterna tramite acquisizioni.

Secondo il manegement, la creazione di capitale permetterà di finanziare la crescita organica, mentre la politica di remunerazione consentirà di mantenere un CET1 superiore al 14,5% nell’arco di piano, a valere su un CET1 FL minimo del 13,5%, e mantenere un buffer di circa 100 punti base di capitale da utilizzarsi per potenziali operazioni di crescita esterna.

Mediobanca considera target di interesse che possano accelerare il processo di crescita nelle aree di attività caratteristiche con preferenza per i business a basso assorbimento di capitale ed elevato contenuto commissionale.

 

Nel corso della conference call di presentazione del piano industriale, l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha precisato che il buy back relativo all'esercizio 2023 sarà pari a circa il 20-25% dell'ammonotare totale del riacquisto di azioni proprie programmato.

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