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Affaire Mediobanca: i tre rebus di Leonardo (L’Economia)

di Edoardo Fagnani 4 nov 2019 ore 07:43 Le news sul tuo Smartphone

mediobanca-logo_1L’Economia, l’inserto economico del lunedì del Corriere della Sera, ha analizzato la situazione dell’azionariato di Mediobanca, alla luce di quanto emerso dalla recente assemblea degli azionisti. In occasione dell’assise dell’istituto Leonardo Del Vecchio si era presentato con una partecipazione del 7,52% del capitale, risultando il secondo azionista dietro a UniCredit, accreditata dell’8,8%, e sopravanzando Vincent Bolloré, fermo al 6,73%.

Quali sono gli obiettivi Del Vecchio? Secondo il settimanale, l’imprenditore sarebbe interessato a salire oltre il 10% di Mediobanca, per spingersi fino al 20%. Per questo “ci sarebbero stati già dei sondaggi informati con gli uomini della Vigilanza BCE”, ha precisato L’Economia. Inoltre, Del Vecchio punta a modificare il modello di business di Mediobanca, rafforzando il peso dell’attività di investment banking, rispetto al contributo di Generali. Secondo, il settimanale finanziario il vero obiettivo di Del Vecchio sarebbe proprio la compagnia triestina, in cui l’imprenditore è azionista con una quota del 5%. Il settimanale economico segnala che Del Vecchio sarebbe pronto a replicare anche in Generali lo schema adottato per Luxottica: importante acquisizione all’estero, seguita da una fusione alla pari in Europa.

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