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Mediobanca, i risultati del primo semestre 2020/2021

Con riferimento alla politica dei dividendi, Mediobanca ha confermato l’indicazione di un payout del 70% subordinato alla rimozione della raccomandazione BCE

di Redazione Soldionline 9 feb 2021 ore 15:54

mediobanca-logo_1Mediobanca ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre dell’esercizio 2020/2021 (l’istituto chiude il bilancio il 30 giugno), periodo chiuso con un utile netto di 410,6 milioni di euro, in contrazione del 12,2% rispetto ai 467,6 milioni contabilizzati negli stessi mesi dell’esercizio precedente.

Praticamente invariato il margine di intermediazione che è sceso da 1,33 miliardi a 1,3 miliardi di euro (-1,8%), con un contributo crescente nel solo secondo trimestre (674,8 milioni contro i 641 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio). Il margine di interesse è rimasto pressoché invariato (da 721,5 a 720,4 milioni di euro) scontando l’atteso calo del Consumer (-5,4%, da 474 a 448,4 milioni), quasi integralmente compensato dai maggiori contributi di CIB.

Nel solo secondo trimestre l’utile netto è salito a 210,5 milioni di euro, +5% rispetto ai 197 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio 2019/2020.

 

A fine dicembre 2020 gli impieghi erano saliti a 48,13 miliardi di euro, dai 46,69 miliardi di inizio esercizio, mentre le attività deteriorate lorde erano scese da 1,95 miliardi a 1,65 miliardi di euro, con un’incidenza in calo al 3,3% e con un indice di copertura del 63,1%.

Sempre a fine dicembre 2020 il Common Equity Tier 1 (phase-in) si era attestato al 16,17%, dal 16,13% di inizio esercizio, dopo un autofinanziamento di 125 milioni (+25 punti base) ed alcuni benefici normativi (+22 punti base, di cui 6 punti base per il nuovo trattamento prudenziale dei software e 16 punti base per l’applicazione del metodo della durata finanziaria del rischio tasso per il calcolo dei requisiti di mercato) che compensano l’incremento degli asset ponderati per il rischio (+950 milioni, corrispondenti a -30 punti base) per i maggiori impieghi creditizi (+3,1%).

 

Mediobanca ha anticipato che il semestre in corso sconterà un buon andamento gestionale seppur inferiore rispetto al precedente che è stato caratterizzato da un flusso, particolarmente positivo di deal dell’Investment Banking e da riprese di valore su crediti solo parzialmente assorbite dagli interventi straordinari sul provisioning delle attività in bonis. Per contro sono attesi in lieve incremento i costi di struttura per il consueto incremento dell’attività commerciale e progettuale a seguito di un allentamento delle misure restrittive. Il costo del rischio, depurato dei one-off di questo semestre (circa 50 milioni) dovrebbe confermarsi stabile, tenuto conto che tutti gli indicatori del Consumer restano sui livelli pre-Covid.

Con riferimento alla politica dei dividendi, Mediobanca ha confermato l’indicazione di un payout del 70% subordinato alla rimozione della raccomandazione BCE in vigore fino al 30 settembre. “La proposta di un dividendo per l’esercizio corrente sarà formulata nei tempi idonei per essere sottoposta all’approvazione dell’assemblea dei soci prevista entro la fine di ottobre”, ha precisato l’istituto di Piazzetta Cuccia.

Nel corso della conference call a commento dei risultati finanziari l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha dichiarato che l'istituto potrebbe combinare la distribuzione del dividendo in contanti con un regolare programma di acquisto di azioni proprie.

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