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Martedì nero per i bancari: Unicredit - 4,1%

di Edoardo Fagnani 19 mar 2013 ore 18:02 Le news sul tuo Smartphone
Chiusura in negativo i bancari, dopo una prima parte di giornata all'insegna dell'incertezza. Secondo gli addetti ai lavori, il comparto sarebbe stato penalizzato dalle nuove indicazioni dell’EBA. L'autorità ritiene che lo scorso giugno le grandi banche europee avrebbero avuto bisogno di altri 112,4 miliardi di euro per rispettare le regole di Basilea3.
IntesaSanpaolo è scesa del 2,83% a 1,166 euro. L'agenzia Fitch ha ridotto di un livello il rating sulla solidità patrimoniale dell’istituto per il lungo termine, portandolo da “A-” a “BBB+”.
La stessa Fitch ha rivisto il rating su Unicredit (-4,06% a 3,54 euro). Intanto, sono arrivati altri giudizi dalle banche d’affari sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni. UBS ha tagliato da 5 euro a 4,15 euro per azione la valutazione su Unicredit, in seguito al taglio delle stime sull’utile per azione per il biennio 2013/2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Per lo stesso motivo Société Générale ha sforbiciato da 4 euro a 3,8 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, ribadendo il rating “Hold” (mantenere).
Chiusura in negativo il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano ha registrato un calo dell’1,9% a 0,1965 euro. L’agenzia Fitch, a seguito del recente downgrade del rating dell’Italia, ha rivisto al ribasso le prospettive sul rating assegnato all’istituto toscano, portandole a "negative” da "stabili". Sono stati confermati, invece, i rating a lungo e a breve termine a "BBB"/"F3". La stessa agenzia ha peggiorato l’outlook sul giudizio del Banco Popolare (-3,77% a 1,046 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Egerton Capital Limited ha incrementato la posizione “short” su Monte dei Paschi di Siena, portandola dall’1,36% all’1,63%.
La Popolare di Milano ha ceduto il 5% a 0,4428 euro. In giornata si sono riuniti i vertici dell’istituto per l’esame dei risultati del 2012. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, nel consiglio di amministrazione potrebbe anche essere stata la proposta di procedere con un aumento di capitale destinato a rimborsare i “Tremonti bond” emessi dalla banca.
Ribassi nell’ordine del 5% anche per la Popolare dell’Emilia Romagna e per Mediobanca.
Il Credem ha lasciato sul terreno il 3,96% a 3,836 euro. Banca Akros ha incrementato da 3,8 euro a 4,3 euro il target price sull’istituto emiliano, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2013/2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.