NAVIGA IL SITO

Lehman al Chapter11, Merrill Lynch passa di mano

Due notizie hanno sconvolto il comparto, producendo effetti devastanti anche sulle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. La prima riguarda la richiesta di fallimento di Lehman Brothers, la seconda è riferita al passaggio del controllo di Merrill Lynch, una delle più importanti banche d’affari statunitense.

di Edoardo Fagnani 15 set 2008 ore 11:27
Oggi è forse il giorno più importante degli ultimi anni per il settore bancario negli Stati Uniti.
Due notizie hanno sconvolto il comparto, producendo effetti devastanti anche sulle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. La prima riguarda la richiesta di fallimento di Lehman Brothers, la seconda è riferita al passaggio del controllo di Merrill Lynch, una delle più importanti banche d’affari statunitense.

La richiesta di fallimento di Lehman Brothers non è certo una sorpresa, alla luce della situazione finanziaria dell’istituto. Tanto che nelle ultime sedute il titolo a Wall Street aveva lasciato sul terreno l’80%. Tuttavia, la notizia ha sconvolto ugualmente i mercati finanziari. Parte degli operatori non escludeva un intervento pubblico del governo statunitense o della stessa FED per salvare la banca. Per intenderci, un intervento simile a quello che aveva salvato dal fallimento Fannie Mae e Freddie Mac. Così non è stato e Lehman Brothers ha richiesto l’ammissione al Chapter11, l’equivalente della procedura fallimentare italiana. Le uniche attività escluse dalla procedura sono quelle di brokeraggio e Neuberger Berman.
Tutti i tentativi di trovare un acquirente per l’istituto, quindi, sono falliti. Nei giorni scorsi si erano fatte avanti alcune importanti banche d’affari statunitensi, oltre al fondo coreano KDB. Tutti questi soggetti hanno dovuto alzare bandiera bianca.

Addirittura, secondo l’ex numero uno della FED, Alan Greenspan, Lehman Brothers potrebbe non essere l’ultimo gruppo finanziario statunitense a finire in crisi o a rischiare il fallimento. Sui mercati azionari, quindi, si aprono le scommesse sul quale istituto seguirà Lehman Brothers.
Alcuni addetti ai lavori puntano il dito su AIG, per un semplice motivo. Il colosso riassicurativo avrebbe chiesto alla FED un finanziamento da 40 miliardi di dollari. Questa liquidità servirebbe ad AIG per riequilibrare la propria struttura patrimoniale ed evitare, quindi, il taglio del rating sul debito da parte delle agenzie specializzate. Una possibilità che potrebbe rendere irreversibile la crisi del riassicuratore.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.