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LE BORSE AFFONDANO: FTSEMIB -6,7%

Mercoledì nero a Piazza Affari e in Europa. Hanno pesato le voci di un taglio del rating della Francia. Pioggia di vendite sui bancari. Male IntesaSanpaolo e Unicredit

di Edoardo Fagnani 10 ago 2011 ore 17:57

Mercoledì nero a Piazza Affari e in Europa. Hanno pesato le voci di un taglio del rating della Francia. Tuttavia, le agenzie S&P, Moody’s e Fitch hanno confermato il giudizio “AAA” sul debito sovrano del paese transalpino. Gli esperti segnalano che le prospettive sul rating della Francia restano “Stabili”. Pioggia di vendite sui bancari, dopo un buon avvio di giornata. Male IntesaSanpaolo e Unicredit, dopo essere state sospese per eccesso di ribasso. In generale calo i petroliferi. Riflettori accesi sull’asta dei Bot annuali, il cui rendimento lordo è tornato sotto il 3%. Ottima la domanda, con richieste doppie rispetto all'ammontare offerto.
Il FTSEMib ha registrato un tonfo del 6,65% a 14.676 punti, il minimo di giornata. Il FTSE Italia All Share è sceso del 6,07% a 15.398 punti. Performance negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-4,27%) e il FTSE Italia Star (-2,12%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,82 miliardi di euro, rispetto ai 4,44 miliardi di ieri. Su 333 titoli trattati, 71 hanno terminato la giornata in territorio positivo, mentre i ribassi sono stati 245. Invariate le rimanenti 17 azioni. L’euro è sceso sotto gli 1,42 dollari. L’oro è salito a 1.785 dollari.

Pioggia di vendite sui bancari, in scia ai pesanti ribassi degli istituti francesi. Unicredit ha registrato una flessione del 9,37% a 0,967 euro, mentre IntesaSanpaolo ha perso il 13,7% a 1,132 euro, entrambe dopo essere state sospese per eccesso di ribasso nel pomeriggio. Gli analisti di RBS hanno tagliato il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Corrado Passera, portandolo da 2,4 euro a 1,7 euro, in seguito all’esposizione della banca al rischio sovrano dell’Italia. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Mediobanca è scesa del 4,59% a 5,4 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 3 agosto Vincent Bolloré ha acquistato complessivamente 1,5 milioni di azioni dell’istituto di Piazzetta Cuccia a un prezzo unitario di 5,8271 euro. In decisa flessione anche il Banco Popolare (-9,36%), Monte dei Paschi di Siena (-9,78%), la Popolare di Milano (-8,91%) e UBI Banca (-10,2%). Ribasso a due cifre per il Credem (-14,8%).
Mediolanum ha perso l’8,17% a 2,248 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che l’8 agosto il numero uno, Ennio Doris, ha acquistato 15mila titoli della compagnia a prezzi compresi tra i 2,448 euro e i 2,478 euro. In rosso anche Azimut (-5,94%). Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 5 agosto Invesco è diventato uno dei maggiori azionisti della compagnia. La società di investimento è accreditata del 2,176% del capitale di Azimut. La quota è detenuta in gestione del risparmio.

Male i petroliferi. Eni ha registrato un ribasso del 5,73% a 12,17 euro. In una lettera aperta pubblicata su Il Sole24Ore, il fondo di investimento Knight ha ribadito la proposta al Tesoro italiano di mettere in vendita il 30% del colosso petrolifero italiano, operazione che porterebbe nelle casse dello stato italiano almeno 30 miliardi di euro. Inoltre, il fondo ha confermato la proposta di distribuire agli azionisti di Eni il 52% del capitale detenuto in Snam Rete Gas (-2,43%), operazione che permetterebbe di aumentare del 75% le quotazioni di Borsa del Cane a sei Zampe. Intanto, gli analisti di Jefferies hanno sforbiciato il prezzo obiettivo su Eni, portandolo da 18 euro a 15 euro. Performance negativa anche per Saipem (-2,32% a 27,84 euro). Gli analisti di Goldman Sachs e di Kepler hanno migliorato il giudizio sulla società e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Gli esperti di Goldman Sachs hanno confermato il prezzo obiettivo di 46,2 euro. Al contrario, Kepler ha ridotto da 32,5 euro a 31,5 euro il target price su Saipem. Intanto, dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nella seduta odierna il direttore finanziario di Eni, Alessandro Bernini, ha acquistato 5.150 azioni di Saipem a un prezzo unitario di 29,1 euro. Male Tenaris (-4,42% a 11,45 euro). Saras ha registrato un tonfo del 9,88% a 1,031 euro. La società guidata dalla famiglia Moratti ha chiuso il primo semestre del 2011 con ricavi per 5,31 miliardi di euro, in aumento del 31% rispetto ai 4,07 miliardi realizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. Il margine operativo lordo adjusted è balzato da 41,7 milioni a 188,5 milioni di euro, mentre la perdita netta adjusted si è ridotta da 27,4 milioni a 4,9 milioni di euro. Nel solo secondo trimestre i ricavi sono aumentati del 21%, passando da 2,18 miliardi a 2,64 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo adjusted è cresciuto 27,9 milioni a 34,2 milioni di euro (+23%). Il risultato netto adjusted è stato negativo per 44,3 milioni di euro, rispetto all’utile di 2,4 milioni del secondo trimestre del 2010. Gli analisti stimavano per il secondo trimestre un margine operativo lordo di 17 milioni di euro e una perdita di 29 milioni. In forte calo anche Erg (-6,95% a 7,9 euro).
Vendite anche su Enel (-6,37% a 3,378 euro). Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nella seduta odierna il presidente, Paolo Andrea Colombo, ha acquistato 20mila azioni del colosso elettrico a prezzi compresi tra i 3,55 e i 3,6 euro. Chiusura in rosso per Enel Green Power (-2,7%) e Terna (-2,84%).



Vendite anche sugli assicurativi. Male la Galassia Ligresti. Fondiaria-Sai ha perso il 9,56% a 1,334 euro, mentre Milano Assicurazioni ha ceduto l’11,3% a 0,2385 euro. Secondo quanto scritto su La Repubblica, la semestrale civilistica di Milano Assicurazioni potrebbe contenere minusvalenze non previste nell’ordine dei 60 milioni di euro, in seguito ai recenti aumenti di capitale delle due compagnie assicurative. In forte ribasso anche Generali (-7,37% a 10,68 euro) e Unipol (-2,86%).

Mondadori ha perso l’1,67% a 1,945 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 2 agosto la quota detenuta da Silvio Berlusconi nella società editoriale, è cresciuta dal 50,135% al 53,061%.

Fiat ha registrato una flessione dell’8,23%% a 4,726 euro. I principali quotidiani hanno riportato la notizia che il gruppo automobilistico italiano ha inaugurato i lavori per la costruzione del secondo impianto produttivo in Brasile. Per il nuovo stabilimento Fiat prevede investimenti nell’ordine degli 1,5 miliardi di euro.
Finmeccanica ha ceduto il 4,19% a 4,824 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno migliorato il rating sulla società aeronautica, portandolo da “Underperform” (farà peggio del mercato) a “Neutrale”, in seguito al recente scivolone subito dal titolo. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 4,9 euro.
Diasorin è scesa del 3,4% a 26,95 euro. Dalle comunicazioni di internal dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 9 agosto l’amministratore delegato, Carlo Rosa, ha acquistato 2.000 azioni della società a un prezzo unitario di 26,29 euro.

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