Le banche mettono le ali a Milano
Borsa Italiana ha registrato la migliore performance della giornata in Europa. Ottime performance anche per Telecom Italia e Pirelli. In evidenza Maire Tecnimont
di Edoardo Fagnani 28 mar 2014 ore 17:38
Piazza Affari ha terminato la settimana con una seduta decisamente positiva. Borsa Italiana ha registrato la migliore performance della giornata in Europa. Oggi è terminata la tre giorni di aste dei titoli di stato italiani. Il Tesoro ha collocato due Btp con scadenza a cinque e dieci anni: il rendimento del decennale è sceso al 3,29%. Bancari protagonisti assoluti: nel comparto si segnalano i forti rialzi messi a segno da IntesaSanpaolo e dal Banco Popolare. Ottime performance anche per Telecom Italia e Pirelli.
Il FTSEMib ha terminato la giornata con un rialzo dell’1,53% a 21.498 punti. Nell’intera settimana l’indice ha guadagnato il 2,51%. Bene anche il FTSE Italia All Share che è salito dell’1,47% a 22.915 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,03%) e il FTSE Italia Star (+0,61%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 4,18 miliardi di euro, rispetto ai 2,49 miliardi di ieri. Su 329 titoli trattati, 216 hanno chiuso la seduta con un rialzo, mentre le performance negative sono state 95. Invariate le rimanenti 18 azioni.
L’euro è tornato a 1,375 dollari. L’oro è sceso a 1.290 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Bancari protagonisti assoluti.
Seduta brillante per IntesaSanpaolo (+3,53% a 2,402 euro). L’istituto guidato da Carlo Messina ha terminato il 2013 con una perdita di 4,55 miliardi di euro, conseguenza di accantonamenti e svalutazioni per 5,79 miliardi. Il risultato netto, escludendo le rettifiche, è stato pari a 1,22 miliardi. Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per le azioni ordinarie e di risparmio. L’istituto ha approvato anche il business plan per il periodo 2014/2017, che prevede di raggiungere un utile netto di 4,5 miliardi a fine piano e la distribuzione di dividendi per complessivi 10 miliardi di euro. Nel corso della presentazione dei risultati alla comunità finanziaria, il numero uno di IntesaSanpaolo, Carlo Messina, ha precisato che non è allo studio alcun dossier di eventuali acquisizioni. Il manager ha aggiunto che l'eventuale conversione delle azioni di risparmio in ordinarie al momento "non è una priorità". Dopo la diffusione dei dati di bilancio e del piano industriale, S&P Equity ha incrementato da 1,75 euro a 2,4 euro il target price su IntesaSanpaolo. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Performance migliore per il Banco Popolare (+6,95% a 18 euro). Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha approvato le condizioni definitive dell'aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro che partirà lunedì 31 marzo. L'istituto emetterà massime 166.473.775 nuove azioni ordinarie, che saranno offerte agli azionisti nel rapporto di 17 nuovi titoli ogni 18 azioni possedute. Le azioni saranno offerte in sottoscrizione a un prezzo unitario di 9 euro. Dopo la diffusione dei dettagli dell’aumento di capitale, Banca Akros ha tagliato da 22 euro a 15,3 euro il target price sul Banco Popolare. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto lo “short” sul Banco Popolare, portandolo dall’1,95% all’1,81%.
Giornata decisamente positiva anche per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha guadagnato il 4,42% a 0,2527 euro. MF ha ripreso un report elaborato da Equita sim, secondo cui la Fondazione MPS potrebbe aderire proquota all’aumento di capitale che sarà lanciato dal Monte dei Paschi di Siena. Con le recenti cessioni, infatti, l’ente ha potuto rientrare dall’esposizione dei confronti degli istituti di credito, riuscendo a conservare in cassa circa 300 milioni di euro.
Bene anche Unicredit (+0,85% a 6,535 euro). Ieri l’istituto ha lanciato un’emissione di strumenti Additional Tier 1 per un totale di 1,25 miliardi di dollari. I titoli sono perpetui e possono essere richiamati dall’emittente dopo 10 anni. La cedola a tasso fisso riconosciuta per i primi 10 anni è pari all'8% all’anno.
La Popolare dell’Emilia Romagna è salita del 3,89% a 8,805 euro. L'agenzia Fitch non ha modificato i rating sul "Long-term" e "Short-term", che vengono confermati rispettivamente a "BB+" e "B". Le prospettive sui rating per i prossimi trimestri restano negative.
Chiusura positiva per Banca Carige (+0,96% a 0,5755 euro). L’istituto ha terminato il 2013 con una perdita netta di 1,76 miliardi di euro, risultato che si confronta con l’utile di 23,43 milioni ottenuto nell’esercizio precedente. Sul risultato finale hanno pesato svalutazioni per 1,67 miliardi di euro. Il management ha esercitato la delega per procedere con l’aumento di capitale da 800 milioni di euro. L’operazione dovrebbe partire il prossimo mese di giugno.
Hanno prevalso le vendite sugli editoriali.
Chiusura negativa per Mediaset (-0,44% a 4,052 euro).
Mondadori ha ceduto lo 0,41% a 1,448 euro. Gli analisti di Equita sim hanno alzato da 1,25 euro a 1,4 euro il target price sulla società editoriale, nonostante la revisione al ribasso della sima sulla redditività per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Eni ha guadagnato l’1,56% a 18,18 euro. Il Cane a sei zampe ha concluso il collocamento di 58.051.000 azioni ordinarie di Galp Energia, pari a circa il 7% del capitale della società portoghese. Il corrispettivo complessivo dell’offerta è risultato pari a circa 702,4 milioni di euro.
Snam è salita dell’1,97% a 4,242 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 4,2 euro a 4,53 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.
Telecom Italia ha registrato un progresso dell’1,49% a 0,8515 euro. Gli analisti di Berenberg hanno migliorato il giudizio sul colosso telefonico e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Gli esperti hanno anche incrementato il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie e di risparmio, portandolo rispettivamente a un euro e a 0,8 euro.
Pirelli ha guadagnato il 3,21% a 11,58 euro. Il gruppo della Bicocca ha chiuso il 2013 con ricavi pari a 6,15 miliardi di euro, in crescita dell'1,2% rispetto ai 6,07 miliardi di euro dell’esercizio precedente. L'utile netto si è fermato a 306,5 milioni di euro, in sensibile calo dai 391,5 milioni del 2012. Il consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea lo stacco di un dividendo pari a 0,32 euro per ogni azione ordinaria e di 0,39 euro per azione di risparmio. Dopo la pubblicazione dei dati di bilancio gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno migliorato il rating su Pirelli e ora consigliano l’acquisto delle azioni, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 13 euro. Anche Equita sim ha aumentato il target price sul gruppo della Bicocca, portandolo da 12 euro a 13 euro. Gli esperti hanno confermato il rating “Buy” (acquistare).
YOOX è rimasta ferma a 25,51 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 marzo UBS è diventato uno dei maggiori azionisti della società con una quota del 2,054%.
Moncler invariata a 12,48 euro. In giornata si sono riuniti i vertici della società per l’approvazione dei risultati del 2013.
Finmeccanica ha guadagnato lo 0,07% a 7,115 euro. Intanto, Jp Morgan ha alzato da 5,25 euro a 6 euro il prezzo obiettivo sulla società aeronautica. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” e ritengono che l’azienda non pagherà il dividendo fino all’esercizio 2016.
Maire Tecnimont è balzata del 5,39% a 2,542 euro. Barclays ha alzato da 2,15 euro a 3,25 euro il prezzo obiettivo sulla società, in scia all’aumento delle stime per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Intanto, dalle comunicazioni fornite dalla Consob si apprende che BNP Paribas ha incrementato la posizione corta su Maire Tecnimont, portandola dallo 0,8% allo 0,9%. La stessa Consob ha comunicato che anche Polygon Global Partners ha aumentato allo 0,61% lo “short” sulla società.
Cell Therapeutics ha recuperato lo 0,33% a 2,458 euro. A fine febbraio la posizione finanziaria netta della società biotech era positiva per 40,11 milioni di dollari, in peggioramento rispetto ai 46,05 milioni del mese precedente.
Il FTSEMib ha terminato la giornata con un rialzo dell’1,53% a 21.498 punti. Nell’intera settimana l’indice ha guadagnato il 2,51%. Bene anche il FTSE Italia All Share che è salito dell’1,47% a 22.915 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,03%) e il FTSE Italia Star (+0,61%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 4,18 miliardi di euro, rispetto ai 2,49 miliardi di ieri. Su 329 titoli trattati, 216 hanno chiuso la seduta con un rialzo, mentre le performance negative sono state 95. Invariate le rimanenti 18 azioni.
L’euro è tornato a 1,375 dollari. L’oro è sceso a 1.290 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Bancari protagonisti assoluti.
Seduta brillante per IntesaSanpaolo (+3,53% a 2,402 euro). L’istituto guidato da Carlo Messina ha terminato il 2013 con una perdita di 4,55 miliardi di euro, conseguenza di accantonamenti e svalutazioni per 5,79 miliardi. Il risultato netto, escludendo le rettifiche, è stato pari a 1,22 miliardi. Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per le azioni ordinarie e di risparmio. L’istituto ha approvato anche il business plan per il periodo 2014/2017, che prevede di raggiungere un utile netto di 4,5 miliardi a fine piano e la distribuzione di dividendi per complessivi 10 miliardi di euro. Nel corso della presentazione dei risultati alla comunità finanziaria, il numero uno di IntesaSanpaolo, Carlo Messina, ha precisato che non è allo studio alcun dossier di eventuali acquisizioni. Il manager ha aggiunto che l'eventuale conversione delle azioni di risparmio in ordinarie al momento "non è una priorità". Dopo la diffusione dei dati di bilancio e del piano industriale, S&P Equity ha incrementato da 1,75 euro a 2,4 euro il target price su IntesaSanpaolo. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Performance migliore per il Banco Popolare (+6,95% a 18 euro). Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha approvato le condizioni definitive dell'aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro che partirà lunedì 31 marzo. L'istituto emetterà massime 166.473.775 nuove azioni ordinarie, che saranno offerte agli azionisti nel rapporto di 17 nuovi titoli ogni 18 azioni possedute. Le azioni saranno offerte in sottoscrizione a un prezzo unitario di 9 euro. Dopo la diffusione dei dettagli dell’aumento di capitale, Banca Akros ha tagliato da 22 euro a 15,3 euro il target price sul Banco Popolare. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto lo “short” sul Banco Popolare, portandolo dall’1,95% all’1,81%.
Giornata decisamente positiva anche per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha guadagnato il 4,42% a 0,2527 euro. MF ha ripreso un report elaborato da Equita sim, secondo cui la Fondazione MPS potrebbe aderire proquota all’aumento di capitale che sarà lanciato dal Monte dei Paschi di Siena. Con le recenti cessioni, infatti, l’ente ha potuto rientrare dall’esposizione dei confronti degli istituti di credito, riuscendo a conservare in cassa circa 300 milioni di euro.
Bene anche Unicredit (+0,85% a 6,535 euro). Ieri l’istituto ha lanciato un’emissione di strumenti Additional Tier 1 per un totale di 1,25 miliardi di dollari. I titoli sono perpetui e possono essere richiamati dall’emittente dopo 10 anni. La cedola a tasso fisso riconosciuta per i primi 10 anni è pari all'8% all’anno.
La Popolare dell’Emilia Romagna è salita del 3,89% a 8,805 euro. L'agenzia Fitch non ha modificato i rating sul "Long-term" e "Short-term", che vengono confermati rispettivamente a "BB+" e "B". Le prospettive sui rating per i prossimi trimestri restano negative.
Chiusura positiva per Banca Carige (+0,96% a 0,5755 euro). L’istituto ha terminato il 2013 con una perdita netta di 1,76 miliardi di euro, risultato che si confronta con l’utile di 23,43 milioni ottenuto nell’esercizio precedente. Sul risultato finale hanno pesato svalutazioni per 1,67 miliardi di euro. Il management ha esercitato la delega per procedere con l’aumento di capitale da 800 milioni di euro. L’operazione dovrebbe partire il prossimo mese di giugno.
Hanno prevalso le vendite sugli editoriali.
Chiusura negativa per Mediaset (-0,44% a 4,052 euro).
Mondadori ha ceduto lo 0,41% a 1,448 euro. Gli analisti di Equita sim hanno alzato da 1,25 euro a 1,4 euro il target price sulla società editoriale, nonostante la revisione al ribasso della sima sulla redditività per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Eni ha guadagnato l’1,56% a 18,18 euro. Il Cane a sei zampe ha concluso il collocamento di 58.051.000 azioni ordinarie di Galp Energia, pari a circa il 7% del capitale della società portoghese. Il corrispettivo complessivo dell’offerta è risultato pari a circa 702,4 milioni di euro.
Snam è salita dell’1,97% a 4,242 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 4,2 euro a 4,53 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.
Telecom Italia ha registrato un progresso dell’1,49% a 0,8515 euro. Gli analisti di Berenberg hanno migliorato il giudizio sul colosso telefonico e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Gli esperti hanno anche incrementato il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie e di risparmio, portandolo rispettivamente a un euro e a 0,8 euro.
Pirelli ha guadagnato il 3,21% a 11,58 euro. Il gruppo della Bicocca ha chiuso il 2013 con ricavi pari a 6,15 miliardi di euro, in crescita dell'1,2% rispetto ai 6,07 miliardi di euro dell’esercizio precedente. L'utile netto si è fermato a 306,5 milioni di euro, in sensibile calo dai 391,5 milioni del 2012. Il consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea lo stacco di un dividendo pari a 0,32 euro per ogni azione ordinaria e di 0,39 euro per azione di risparmio. Dopo la pubblicazione dei dati di bilancio gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno migliorato il rating su Pirelli e ora consigliano l’acquisto delle azioni, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 13 euro. Anche Equita sim ha aumentato il target price sul gruppo della Bicocca, portandolo da 12 euro a 13 euro. Gli esperti hanno confermato il rating “Buy” (acquistare).
YOOX è rimasta ferma a 25,51 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 marzo UBS è diventato uno dei maggiori azionisti della società con una quota del 2,054%.
Moncler invariata a 12,48 euro. In giornata si sono riuniti i vertici della società per l’approvazione dei risultati del 2013.
Finmeccanica ha guadagnato lo 0,07% a 7,115 euro. Intanto, Jp Morgan ha alzato da 5,25 euro a 6 euro il prezzo obiettivo sulla società aeronautica. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” e ritengono che l’azienda non pagherà il dividendo fino all’esercizio 2016.
Maire Tecnimont è balzata del 5,39% a 2,542 euro. Barclays ha alzato da 2,15 euro a 3,25 euro il prezzo obiettivo sulla società, in scia all’aumento delle stime per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Intanto, dalle comunicazioni fornite dalla Consob si apprende che BNP Paribas ha incrementato la posizione corta su Maire Tecnimont, portandola dallo 0,8% allo 0,9%. La stessa Consob ha comunicato che anche Polygon Global Partners ha aumentato allo 0,61% lo “short” sulla società.
Cell Therapeutics ha recuperato lo 0,33% a 2,458 euro. A fine febbraio la posizione finanziaria netta della società biotech era positiva per 40,11 milioni di dollari, in peggioramento rispetto ai 46,05 milioni del mese precedente.
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