Le banche fanno respirare Milano
Riflettori accessi sull’asta dei BOT annuali: il collocamento è terminato con un calo del rendimento e una buona domanda. Molto bene IntesaSanpaolo dopo la trimestrale
di Edoardo Fagnani 13 nov 2012 ore 13:45Piazza Affari e le principali borse europee in altalena. Non aiutano i dati macroeconomici in Germania, che mostrano un peggioramento delle aspettative di crescita dell'economia tedesca. Riflettori accessi sull’asta dei BOT annuali: il collocamento è terminato con un calo del rendimento e una buona domanda.
Il FTSEMib è invariato a 15.121 punti. Secondo Filippo A. Diodovich, Market Strategist di IG Markets Italy, da un punto di vista tecnico l’indice si sta avvicinando allo strategico supporto a 15 mila punti, ultimo appiglio utile per evitare una caduta fino a 14700, bottom di agosto, e 14525, massimi di inizio luglio. Il FTSE Italia All Share registra un ribasso dello 0,11%. In frazionale calo anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,61%) e il FTSE Italia Star (-0,36%).
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Bancari protagonisti di giornata.
IntesaSanpaolo guadagna il 2,85% a 1,288 euro. L’istituto ha terminato i primi nove mesi del 2012 con proventi operativi netti pari a 13,39 miliardi di euro, in crescita del 6,9% rispetto ai 12,52 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto è stato pari a 1,69 miliardi di euro, in diminuzione del 12,5% rispetto ai 1,93 miliardi dei primi nove mesi del 2011. Per l'intero 2012 il management dell'istituto prevede una sostanziale stabilità della redditività operativa al netto delle componenti non ricorrenti del 2011 e puntano a distribuire un dividendo non inferiore all'ultima cedola staccata.
In giornata si riuniranno anche i vertici di Unicredit (+2,02%), del Banco Popolare (+0,71%), del Monte dei Paschi di Siena (+0,79%), della Popolare dell’Emilia Romagna (invariata), della Popolare di Milano (+0,36%) e di UBI Banca (+0,5%) per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2012.
Anche i vertici di Fondiaria-SAI (-0,86% a 0,92 euro) si riuniranno per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2012.
Andamento positivo per Erg (+1,15% a 5,28 euro). La società guidata dalla famiglia Garrone ha terminato i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 3 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 32 milioni dei primi nove mesi del 2011. I vertici di Erg hanno confermato i target finanziari per l’intero esercizio.
Enel scende dell'1,81% a 2,712 euro, penalizzata dal profit warning annunciato dal colosso tedesco E.On. Oggi si riuniranno i vertici del colosso elettrico per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2012. Gli analisti stimano un utile netto di 2,6 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 12,3 miliardi e un indebitamento netto a circa 47 miliardi di euro.
Per lo stesso motivo si riuniranno i vertici di Impregilo (-1%), Mediaset (-3,3%), Tiscali (+1,12%), Tod’s (-1,44%) e Salvatore Ferragamo (-1%).
Pirelli registra uno scivolone del 2,88% a 8,425 euro. Il gruppo della Bicocca ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con ricavi pari a 4,57 miliardi di euro, in rialzo del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Balzo dell'utile netto, salito del 22,7% a 308,3 milioni di euro. Tuttavia, i vertici di Pirelli hanno tagliato i target per il 2012. Il management ora prevede ricavi per 6,15 miliardi di euro, dai 6,45 miliardi attesi in precedenza. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti. HSBC e NatIxis hanno tagliato il target price su Pirelli, portandolo rispettivamente a 14 euro (dai precedenti 15 euro) e a 10 euro (precedente 11 euro). HSBC ha ribadito il giudizio “Overweight” (sovrappesare), mentre Natixis ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Cheuvreux, che ha sforbiciato da 11 euro a 10 euro il target price su Pirelli. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Bocciatura completa da Banca Akros, che ha peggiorato a “Hold” (mantenere) il rating su Pirelli, sulla base di un prezzo obiettivo di 9,5 euro. UBS, invece, ha ritoccato al rialzo la stima sulla redditività di Pirelli per il 2013, confermando il target price di 10 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.
Finmeccanica è in ribasso dell'1,35% a 3,666 euro. Barclays ha tagliato il prezzo obiettivo sulla società aeronautica, portandolo da 5,9 euro a 4,35 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).
Campari recupera lo 0,68% a 5,9 euro. Non si sono fatte attendere le nuove indicazioni degli analisti. Nomura ha tagliato da 7 euro a 6,5 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per azione per il biennio 2012/2013. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Per lo stesso motivo Kepler ha ridotto a 5 euro per azione la valutazione sull’azienda. Stessa indicazione da Deutsche Bank che ha sforbiciato da 6,2 euro a 6 euro il target price su Campari, confermando il giudizio “Hold” (mantenere). Barclays ha peggiorato il giudizio, portandolo da “Equalweight” (neutrale) ad “underweight” (sottopesare), sulla base di un prezzo obiettivo di 5,4 euro. Bocciatura completa da Société Générale, che ha tagliato a 5,5 euro il target price e ora consiglia la vendita delle azioni.
Da segnalare il balzo di Servizi Italia (sospesa per eccesso di rialzo). La società ha terminato il periodo gennaio-settembre con un utile netto di 7,6 milioni di euro, in forte miglioramento (+115,4%) rispetto ai 3,5 milioni dei primi nove mesi del 2011.