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Landi Renzo, per Banca Finnat è da vendere

Nonostante il deterioramento dello scenario macroeconomico, gli analisti di Banca Finnat stimano per Landi Renzo (nel periodo 2008/2011) una crescita del fatturato del 13,5% con un tasso di incremento medio-annuo del margine operativo lordo del 16,5%. Il target price? 2,6 euro.

di Mauro Introzzi 19 gen 2009 ore 14:03
La società
Le origini dell'attività che attualmente fa capo al Gruppo Landi Renzo risalgono al 1954, anno in cui Renzo Landi costituisce la ditta Officine Meccaniche Renzo Landi e inizia a sviluppare una gamma completa di componenti e sistemi per l'alimentazione di autoveicoli a GPL ed a metano. Nel 1978 viene costituita LandiRenzo che, confermando la vocazione di Officine Renzo Landi verso la ricerca e sviluppo, lancia sul mercato nei primi anni '80 una serie di prodotti dimostratisi innovativi. LandiRenzo opera nel settore dei sistemi di alimentazione per autotrazione progettando, producendo e commercializzando sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL e a metano. Il giro d'affari è equamente suddiviso tra le due divisioni. Il gruppo vende sia alle principali case di produzione automobilistica a livello mondiale (clienti OEM) sia a rivenditori ed importatori indipendenti (clienti After Market) e commercializza i propri componenti e sistemi di alimentazione in più di 50 paesi. La società gestisce tutte le fasi del processo che conduce alla produzione e alla vendita di sistemi di alimentazione per autotrazione. Landi Renzo si occupa delle attività di ricerca e sviluppo, pianificazione e acquisti, processo produttivo (svolto quasi interamente in outsourcing), controllo qualità e logistica, marketing e vendita. Tuttavia, la società ha tenuto all'interno solo le attività a maggiore valore aggiunto, esternalizzando l'assemblaggio e logistica, che sono gestite tramite un network di aziende, con relazioni consolidate da anni. Secondo il management di Landi Renzo, questo modello consente un controllo costante sulla qualità dei prodotti e sulla loro conformità agli standard di qualità adottati dal gruppo e una flessibilità di produzione e distribuzione idonea per fare fronte alle diverse esigenze di mercato e alla oscillazione della domanda.

I conti dei primi nove mesi del 2008

Nei primi nove mesi del 2008, il fatturato consolidato ha raggiunto i 161,7 milioni di euro, in crescita del 37,7% rispetto allo stesso periodo del 2007. A livello di marginalità, l’ebitda è stato pari a 37,6 milioni di euro (+46,5%) e l’ebit a 33,9 milioni di euro (+47,5%). Infine la  posizione finanziaria netta è stata positiva per 57,3 milioni di euro

L'analisi di Banca Finnat

Nonostante il deterioramento dello scenario macroeconomico, gli analisti di Banca Finnat (in un’analisi datata 15 gennaio) stimano per Landi Renzo (nel periodo 2008/2011) una crescita del fatturato del 13,5% con un tasso di incremento medio-annuo del margine operativo lordo del 16,5%. Sempre per lo stesso periodo, gli esperti ipotizzano un Ros (rapporto tra ebit e fatturato) in espansione al 22% con un tax rate costante al 33%, che si traduce in una crescita medio annua dell’utile netto del 20,24%.
Gli analisti della banca italiana ritengono “che lo sviluppo positivo del gruppo sia però ormai pienamente scontato dalle attuali quotazioni del titolo, che è peraltro sottovaluto se confrontato con una serie di competitors italiani”. Banca Finnat fissa a “sell” (vendere) la raccomandazione sui titoli Landi Renzo con un target price di 2,6 euro per azione.
Il titolo del gruppo è stato uno dei pochi positivi a Piazza Affari nel 2008.
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