Il giornale di Ezio Mauro descrive quello definito come “il primo salvataggio di una seppur piccola banca d’affari”, che stava naufragando in questa crisi finanziaria internazionale. A salvarla una vecchia conoscenza della finanza italiana, Matteo Arpe, e il suo fondo di private equity, Sator. Quest’ultimo verserà 70 – 80 milioni di euro e arriverà a controllare il 51% della banca, in un’operazione di ricapitalizzazione da 110 milioni di euro. La differenza arriverà dagli attuali soci. Viene salvata così una banca
senza l’intervento dello Stato.
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