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La nuova Fiat si chiamerà Fiat Chrysler Automobiles

Il board di Fiat ha approvato una riorganizzazione e la costituzione di Fiat Chrysler Automobiles, società di diritto olandese con sede nel Regno Unito e quotata a Milano e New York

di Mauro Introzzi 29 gen 2014 ore 13:39
Dopo l’acquisto da parte di Fiat della quota di minoranza in Chrysler che era detenuta d Veba, il consiglio di amministrazione di Fiat ha esaminato le alternative più appropriate per la nuova governance e la nuova struttura societaria.
Il board, con l’obiettivo di costituire un’azienda che per dimensioni e capacità di attrazione sui mercati finanziari sia comparabile ai migliori concorrenti internazionali, ha deciso di costituire Fiat Chrysler Automobiles, società di diritto olandese che diventerà la holding del gruppo. Le azioni ordinarie di Fiat Chrysler Automobiles saranno quotate a New York e a Milano.

PER APPROFONDIRE: Fiat conquista tutta Chrysler. E senza aumento di capitale

chrysler_fiatFIAT CHRYSLER AUTOMOBILES: RESIDENZA NEL REGNO UNITO
La proposta approvata prevede che gli azionisti di Fiat ricevano un’azione di nuova emissione per ogni azione Fiat posseduta e che le azioni ordinarie di Fiat Chrysler Automobiles siano quotate al New York Stock Exchange (NYSE) con un’ulteriore quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Milano. Ci si attende che Fiat Chrysler Automobiles abbia la residenza ai fini fiscali nel Regno Unito, ma questa scelta non avrà effetti sull’imposizione fiscale cui continueranno ad essere soggette le società del gruppo nei vari paesi in cui svolgeranno le loro attività.

AGGIORNAMENTO: Il nuovo logo di Fiat Chrysler Automobiles

FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES: CATEGORIE DI AZIONI
Al fine di favorire lo sviluppo e la presenza di un nucleo di azionisti a lungo termine, Fiat Chrysler Automobiles adotterà un sistema che consentirà anche l’emissione di azioni speciali con diritto di voto. Gli azionisti Fiat che parteciperanno, anche per delega, all’assemblea della società che sarà convocata per deliberare sulla proposta e rimarranno azionisti della società sino al completamento dell’operazione, indipendentemente dal voto espresso in assemblea, avranno il diritto di ricevere, oltre alle azioni ordinarie Fiat Chrysler Automobiles di nuova emissione, un pari numero di azioni speciali con diritto di voto che saranno regolate con specifici termini e condizioni.
Successivamente al closing, gli azionisti di Fiat Chrysler Automobiles che avranno detenuto le loro azioni ordinarie per tre anni avranno diritto di accedere a questo sistema di voto basato sull fedeltà.
Gli azionisti di Fiat Chrysler Automobiles avranno diritto a detenere le azioni speciali con diritto di voto sino a quando non trasferiranno le loro azioni ordinarie. Questo sistema ha come obiettivo di facilitare la costituzione di una base azionaria stabile e di premiare gli azionisti a lungo termine, fornendo contemporaneamente al Gruppo una maggiore flessibilità nel perseguire opportunità strategiche.

DA SEGUIRE: Quotazione Fiat

FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES: CONDIZIONI PER PERFEZIONAMENTO
Il completamento dell’operazione sarà soggetto ad un numero limitato di condizioni, tra cui l’ottenimento della quotazione al NYSE e quella che l’esborso massimo derivante dall’esercizio da parte degli azionisti di Fiat dal diritto di recesso nonché da eventuali esercizi dei diritti di opposizione dei creditori non ecceda 500 milioni di euro. La quotazione sull’MTA di Milano avverrà dopo l’inizio della quotazione al NYSE. Ci si attende che l’operazione sia completata entro la fine dell’anno.
Le scelte societarie fatte oggi, in particolare quella sulla sede legale, nascono da necessità e opportunità derivanti dal fatto che, con l’unione di Fiat e di Chrysler, si viene a creare un grande gruppo automobilistico internazionale presente in tutto il mondo.

L’attuale organizzazione in quattro regioni operative continuerà ad essere l’asse portante della nuova Società
. Tutte le attività che confluiranno in Fiat Chrysler Automobiles proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali.
All’inizio di maggio 2014 il Gruppo presenterà un piano strategico di lungo termine alla comunità finanziaria.
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