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La Grecia manda in rosso le Borse: si attende la BCE

Resta alta la tensione sulla Grecia, che potrebbe anche essere esclusa dalla zona Euro. Nuovi massimi per lo spread tra Btp e Bund con scadenza decennale

di Edoardo Fagnani 3 nov 2011 ore 09:36

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici in forte ribasso, dopo le ottime performance registrate ieri. Resta alta la tensione sulla Grecia, che potrebbe anche essere esclusa dalla zona Euro. I riflettori sono puntati sulla riunione della BCE, la prima presieduta da Mario Draghi. La banca centrale non dovrebbe apportare modifiche alla propria politica monetaria. Da monitorare anche la riunione dei capi di governo del G20, che prende il via oggi a Cannes, focalizzata sulla crisi del debito in Europa. Nuovi massimi per lo spread tra Btp e Bund con scadenza decennale, che in avvio ha superato i 460 punti.
Il FTSEMib scende dell’1,94%, mentre il FTSE Italia All Share è in ribasso dell’1,74%. In calo di oltre un punto percentuale anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,04%) e il FTSE Italia Star (-1,15%).
Chiusura positiva per Wall Street, dopo che la FED ha confermato le proprie linee guida in materia di politica monetaria. Dow Jones ha registrato un progresso dell’1,53% a 11.836 punti. In rialzo di oltre un punto e mezzo percentuale l’S&P500 (+1,61% a 1.238 punti). Chiusura positiva anche per il Nasdaq che ha guadagnato l’1,27% a 2.640 punti. In recupero i bancari, dopo i pesanti ribassi subiti ieri. Bank of America ha recuperato il 5%.
Oggi la borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività. Ieri l’indice Nikkei aveva lasciato sul terreno il 2,21% a 8.640,5 punti.
L’euro si è portato a 1,37 dollari. L’oro è sceso a 1.730 dollari.

Pioggia di vendite sui bancari. Pesano anche i risultati trimestrali peggiori delle attese di BNP Paribas.
La Popolare di Milano registra un ribasso del 4,9% a 0,3802 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale cedono il 25,5% a 0,2843 euro. InvestIndustrial ha aggiornato l’ammontare potenziale della partecipazione nell’istituto. La holding di Andrea Bonomi ha comunicato che al momento detiene una quota del 4,89% del capitale della Popolare di Milano, nel caso in cui i diritti posseduti fossero esercitati interamente. Intanto, gli analisti di Goldman Sachs hanno ridotto da 0,46 euro a 0,44 euro il prezzo obiettivo sull’istituto milanese.
In forte calo anche Unicredit (-3,26% a 0,771 euro). L’istituto ha fornito un aggiornamento sulle stime di consensus degli analisti. Le previsioni indicano per il terzo trimestre del 2011 un utile netto di 6 milioni di euro, stima che si confronta con i 334 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. Il margine di intermediazione e il risultato di gestione sono previsti rispettivamente a 5,79 miliardi di euro (stabile rispetto al risultato del secondo trimestre del 2010) e a 491 milioni. Intanto, gli analisti di Goldman Sachs hanno sforbiciato da 1,25 euro a 1,2 euro il prezzo obiettivo su Unicredit.
IntesaSanpaolo in difficoltà. Il titolo dell’istituto guidato da Corrado Passera è in flessione del 4,2% a 1,094 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata.
Monte dei Paschi di Siena registra uno scivolone del 4,29% a 0,2989 euro. Goldman Sachs ha limato il target price sull’istituto toscano, portandolo da 0,47 euro a 0,45 euro. La stessa banca d’affari ha ridotto da 1,25 euro a 1,2 euro il prezzo obiettivo sul Banco Popolare (-1,8% a 0,982 euro) e da 3,2 euro a 3,05 euro il target price su UBI Banca (-1,32% a 2,546 euro).
Sempre Goldman Sachs ha tagliato la valutazione sul Credem (-0,14% a 2,89 euro) e sul Creval (-0,26% a 1,949 euro), portandola rispettivamente a 3,85 euro per azione (dai precedenti 3,9 euro) e a 2,1 euro per azione (precedente 2,2 euro).



Avvio in generale ribasso per i petroliferi. Eni perde l’1,16% a 15,37 euro. Il Cane a sei Zampe ha comunicato che è ripresa la produzione di gas in Libia dalla piattaforma offshore di Sabratha. Performance negativa anche per Saipem (-1,49% a 31,02 euro). In rosso Tenaris (-0,54% a 11,15 euro). Oggi si riuniscono i vertici della società per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2011. A due velocità Saras (-0,99% a 1,095 euro) ed Erg (+0,4% a 8,895 euro).

Fiat Auto registra una flessione dell’1,88% a 4,07 euro. Secondo i dati diffusi dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel mese di ottobre 2011 sono state immatricolate poco meno di 133mila autovetture, con un calo del 5,5% rispetto a ottobre 2010. Flessione meno marcata per Fiat. Il Lingotto ha immatricolato a ottobre poco meno di 38mila auto, con una flessione del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. In contrazione, rispetto a settembre, la quota di mercato, che è passata dal 29,7% al 28,5%.

Lottomatica cede l’1,07% a 13 euro. Oggi si riuniscono i vertici della società per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2011.

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