Juventus, confermata la retrocessione
La corte federale ha mitigato, ma solo di poco, la condanna inflitta alla Juventus dalla Caf per lo scandalo su Calciopoli. L’annuncio della sentenza ha fatto scattare le vendite sul titolo. I vertici della società hanno contestato il verdetto.
di La redazione di Soldionline 26 lug 2006 ore 15:14
La corte federale ha mitigato, ma solo di poco, la condanna inflitta alla Juventus dalla Caf per lo scandalo su Calciopoli.
La sentenza, comunicata ieri, ha confermato la retrocessione in Serie B per la squadra, ma ha ridotto i punti di penalizzazione per la stagione 2006/2007 da 30 a 17. Confermata la revoca degli ultimi due scudetti.
L'annuncio della sentenza ha fatto scattare le vendite sul titolo, dopo i forti rialzi registrati nelle ultime sedute. Elevati anche i volumi, con oltre 2 milioni di azioni scambiate a metà giornata, che si confrontano con le 1,8 milioni trattate in media al giorno nelle precedenti trenta sedute.
La Juventus è stata l'unica squadra cui è stata confermata la retrocessione nella serie cadetta.
Fiorentina e Lazio, infatti, sono state riammesse in Serie A, dopo che la sentenza della Caf aveva disposto la retrocessione nella categoria inferiore. Il prossimo campionato le due squadre partiranno con un handicap rispettivamente di 19 e di 11 punti.
Al Milan è andata anche meglio. I rossoneri resteranno in serie A, con una penalizzazione per la stagione 2006/2007 ridotta a 8 punti. Ma la squadra potrà partecipare ai preliminari della Champions League, da cui era stata esclusa con la precedente sentenza della Caf.
Come nelle attese, i vertici della Juventus hanno contestato la decisione della corte federale. Il presidente della società, Giovanni Cobolli Gigli, ha dichiarato: 'Non possiamo assolutamente accettare questa sentenza. Alla luce dei fatti che sono stati realmente acquisiti fino a questo momento, la sentenza non può essere ritenuta equilibrata. Inoltre, trovo grave e totalmente ingiustificata questa diversità di metro di giudizio che separa la Juventus dalle altre squadre'.
Alla luce di queste dichiarazioni è molto probabile che la società presenti un nuovo ricorso a questa sentenza presso il Tribunale amministrativo.
Tuttavia, non va trascurato il fatto come la nuova sentenza aumenti le possibilità per la Juventus di riuscire a tornare nella serie superiore nel giro di una sola stagione. I punti di penalizzazione, infatti, sono stati dimezzati e hanno ridotto l'handicap rispetto alle altre squadre. Basterà, infatti, vincere almeno sei partite per portarsi sopra quota zero, mentre con la precedente sentenza ne sarebbero servite undici. Inoltre, la riammissione in Serie A di Fiorentina e Lazio toglie ai bianconeri due avversari temibili (sulla carta) nella corsa alla promozione. Dall'altra parte, una Serie B in cui vengono a mancare due squadre dall'elevato bacino di tifosi fa scendere l'appeal per gli sponsor e per le televisioni. Diventa, quindi, più probabile una ridefinizione dei contratti siglati in precedenza, quando lo scenario per la Juventus era completamente diverso.
La sentenza, comunicata ieri, ha confermato la retrocessione in Serie B per la squadra, ma ha ridotto i punti di penalizzazione per la stagione 2006/2007 da 30 a 17. Confermata la revoca degli ultimi due scudetti.
L'annuncio della sentenza ha fatto scattare le vendite sul titolo, dopo i forti rialzi registrati nelle ultime sedute. Elevati anche i volumi, con oltre 2 milioni di azioni scambiate a metà giornata, che si confrontano con le 1,8 milioni trattate in media al giorno nelle precedenti trenta sedute.
La Juventus è stata l'unica squadra cui è stata confermata la retrocessione nella serie cadetta.
Fiorentina e Lazio, infatti, sono state riammesse in Serie A, dopo che la sentenza della Caf aveva disposto la retrocessione nella categoria inferiore. Il prossimo campionato le due squadre partiranno con un handicap rispettivamente di 19 e di 11 punti.
Al Milan è andata anche meglio. I rossoneri resteranno in serie A, con una penalizzazione per la stagione 2006/2007 ridotta a 8 punti. Ma la squadra potrà partecipare ai preliminari della Champions League, da cui era stata esclusa con la precedente sentenza della Caf.
Come nelle attese, i vertici della Juventus hanno contestato la decisione della corte federale. Il presidente della società, Giovanni Cobolli Gigli, ha dichiarato: 'Non possiamo assolutamente accettare questa sentenza. Alla luce dei fatti che sono stati realmente acquisiti fino a questo momento, la sentenza non può essere ritenuta equilibrata. Inoltre, trovo grave e totalmente ingiustificata questa diversità di metro di giudizio che separa la Juventus dalle altre squadre'.
Alla luce di queste dichiarazioni è molto probabile che la società presenti un nuovo ricorso a questa sentenza presso il Tribunale amministrativo.
Tuttavia, non va trascurato il fatto come la nuova sentenza aumenti le possibilità per la Juventus di riuscire a tornare nella serie superiore nel giro di una sola stagione. I punti di penalizzazione, infatti, sono stati dimezzati e hanno ridotto l'handicap rispetto alle altre squadre. Basterà, infatti, vincere almeno sei partite per portarsi sopra quota zero, mentre con la precedente sentenza ne sarebbero servite undici. Inoltre, la riammissione in Serie A di Fiorentina e Lazio toglie ai bianconeri due avversari temibili (sulla carta) nella corsa alla promozione. Dall'altra parte, una Serie B in cui vengono a mancare due squadre dall'elevato bacino di tifosi fa scendere l'appeal per gli sponsor e per le televisioni. Diventa, quindi, più probabile una ridefinizione dei contratti siglati in precedenza, quando lo scenario per la Juventus era completamente diverso.