Jp Morgan conferma il rating su D'Amico International Shipping
Il punto chiave per la società, secondo gli esperti di Jp Morgan, è quello di migliorare la sistematica ciclicità e secolarità del suo business. Rating overweight confermato.
di Valentina Besana 2 nov 2007 ore 15:33
La società
D'Amico International Shipping S.A. è una società di diritto lussemburghese e fa parte di un gruppo, attivo nel trasporto internazionale via mare, facente storicamente parte del gruppo d'Amico, la cui attività risale al 1936.
Il gruppo dispone di una flotta di diverse navi cisterna, in parte di proprietà e in parte tramite accordi di noleggio, con una capacità di trasporto complessiva di circa 1,49 milioni di tonnellate. La capacità di trasporto delle navi cisterna del gruppo è compresa tra le 35.000 dwt e le 51.000 dwt. La flotta comprende navi cisterna in proprietà e in noleggio identificate come medium range product tankers (MR Tanker), sulla base della loro capacità di trasporto compresa tra le 46.000 dwt e le 51.000 dwt. Inoltre, nel gruppo ci altre 3 navi cisterna in proprietà 4 in noleggio identificate come handysize product tankers (Handy Tanker), sulla base della loro capacità di trasporto compresa tra le 35.000 dwt e le 40.000 dwt. I product tankers sono navi che servono per il trasporto dei prodotti raffinati.
Tutte le imbarcazioni sono conformi ai requisiti richiesti dalle maggiori società petrolifere e società operanti nel settore energetico come ExxonMobil, Shell, Total, Glencore, Petrobras, Vitol and Vela, alcune delle quali sono, tra l'altro, annoverate tra i clienti abituali del gruppo.
D'Amico International Shipping opera attraverso i propri uffici a Dublino, Londra, MonteCarlo e Singapore e tramite gli uffici delle partnership a New York, Copenaghen, Venezia e Tokio.
Le partnership strategiche siglate con i principali operatori internazionali permette di ottenere una maggiore flessibilità della flotta, in modo da gestire un più alto volume d'affari.
I conti del primo semestre
D'Amico International Shipping ha chiuso il primo semestre del 2007 con ricavi per 172,1 milioni di dollari, in aumento del 13,4% rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. Il management ha giustificato l'incremento del giro d'affari con la crescita della flotta di navi (in media due unità in più rispetto allo scorso anno) e con la dinamica favorevole dei noli nella prima metà del 2007.
Al contrario, la marginalità ha subito una contrazione. Tuttavia, i valori dei due esercizi sono difficilmente confrontabili, in quanto nei numeri dello scorso anno era compresa una plusvalenza di 30 milioni di dollari, realizzata con la cessione di alcune navi. D'Amico International Shipping ha chiuso il semestre con un margine operativo lordo di 63,8 milioni di dollari, in calo del 22,8% rispetto agli 82,7 milioni della prima metà del 2006. Tuttavia, se si escludono le voci straordinarie, l'Ebitda sarebbe cresciuto del 21,2%. Nel periodo in esame la marginalità si è attestata al 37,1%. L'utile netto è sceso del 15,1% a 49 milioni di dollari, ma se si esclude la plusvalenza di 30 milioni sarebbe cresciuto del 72%.
Al 30 giugno l'indebitamento finanziario netto di D'Amico International Shipping era sceso a 111,3 milioni di dollari, cifra che si confronta con i 226,3 milioni di inizio anno. Il forte calo dell'indebitamento è da collegare all'elevato flusso di cassa generato dalle attività operative (46,2 milioni di dollari nel primo semestre) e agli introiti derivanti dalla quotazione (oltre 70 milioni di euro).
L'analisi di Jp Morgan
La società riporterà i conti del terzo trimestre il 6 novembre, stesso giorno in cui si terrà l'Investor Day della compagnia. Dalla quotazione (avvenuta a maggio) ad oggi il titolo ha sottoperfomato rispetto al settore di riferimento di circa il 2,2%, anche se prima della crisi del credito estiva, D'Amico faceva meglio del comparto del 18% circa.
Il punto chiave per la società, secondo gli esperti di Jp Morgan (in un'analisi datata 31 ottobre), è quello di migliorare la sistematica ciclicità e secolarità del suo business: il terzo trimestre dell'anno è sempre il più debole per quanto riguarda il settore spedizioni, poiché l'emisfero settentrionale ha sempre minori necessità energetiche in quel periodo. Per di più il Nord Europa ha goduto quest'anno di un'estate piacevole, diminuendo così i consumi di aria condizionata ed altri sistemi di raffreddamento. Gli analisti della banca d'affari ritengono quindi che il terzo trimestre sarà leggermente al di sotto sia del primo che del secondo.
Notizie positive per il futuro arriveranno comunque dal mercato europeo e nordamericano, che stanno migliorando leggermente la loro capacità di raffinazione e il cui aumento della domanda sarà soddisfatto attraverso l'importazione di altri prodotti raffinati, che costringeranno la compagnia ad alcuni cambiamenti nell'utilizzo della flotta. Jp Morgan conferma il suo "overweight" (sovrappesare) sul titolo.