Iren, aggiornato il piano industriale al 2030
Il nuovo piano industriale prevede investimenti lordi pari a 10,5 miliardi di euro. Iren ha confermato la dividend policy del precedente piano
di Redazione Soldionline 23 mar 2023 ore 13:54Il consiglio di amministrazione di Iren ha approvato l’aggiornamento del piano industriale al 2030.
La strategia di crescita della società per i prossimi otto anni continua ad essere coerente con i principali macro-trend di settore ovvero la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili, l’economia circolare, l’efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali. Tuttavia, a differenza del precedente piano, in seguito agli eventi del 2022, il raggiungimento di molti macro-obiettivi ha richiesto un’accelerazione che si riflette in una rimodulazione temporale degli investimenti.
Iren ha confermato i tre pilastri strategici del precedente piano:
- la transizione ecologica con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse;
- la territorialità con un’estensione del perimetro nei territori di riferimento, la realizzazione delle comunità energetiche e la capacità di fare sistema con il territorio, mettendo a disposizione del Paese le proprie competenze;
- la qualità attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.
Il nuovo piano industriale prevede un ammontare complessivo di investimenti lordi pari a 10,5 miliardi di euro con un leggero incremento di circa 200 milioni di euro rispetto a quanto previsto nel precedente piano per il periodo 2023-2030.
Nel dettaglio, quasi il 60%, pari a circa 6,1 miliardi di euro, è composto da investimenti di sviluppo, destinati a favorire la crescita dimensionale del gruppo (relativi prevalentemente allo sviluppo delle rinnovabili abbinate alla crescita del portafoglio clienti retail, di impianti di recupero di materia, all’estensione delle reti di teleriscaldamento e ai progetti delle comunità energetiche). Gli investimenti per crescita esterna, pari al 12%, ovvero 1,2 miliardi di euro, sono destinati al consolidamento di società partecipate, alla partecipazione alle gare gas, del servizio idrico o della raccolta rifiuti in aree strategiche del Paese. Infine, il restante 30%, pari a circa 3,2 miliardi di euro, è destinato ad investimenti di mantenimento.
In aggiunta agli investimenti inseriti a piano, Iren ha a disposizione un portafoglio di ulteriori progetti chiaramente identificati dal valore di 1,5 miliardi di euro, in particolare nell’ambito del servizio idrico e del ciclo dei rifiuti nel sud Italia.
Sulla base di questa strategia, Iren punta a portare il margine operativo lordo dagli 1,06 miliardi ottenuti nel 2022 agli 1,87 miliardi stimati per il 2030, con un tasso di crescita medio annuo del 7%.
Il risultato operativo dovrebbe passare dai 464 milioni di euro del 2022 ai 930 milioni a fine piano, con un tasso di crescita medio annuo del 9%.
L'utile netto al 2030 è previsto a 460 milioni di euro, rispetto ai 226 milioni dello scorso anno.
L'indebitamento netto dovrebbe salire dai 3,3 miliardi di fine 2022 ai 5,1 miliardi di euro, con un rapporto indebitamento/EBITDA in calo da 3,2x a 2,7x.
Iren ha confermato la dividend policy del precedente piano con un dividendo pari a 0,11 euro per azione sull’utile netto 2022 e una crescita del 10% annua fino al 2025.
Nella seconda parte di piano, il dividendo per azione sarà pari al 50/60% dell’utile netto di gruppo.