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IPO Sorgente Res, come saranno impiegati i proventi

Il gruppo Sorgente Res punta ad ampliare il proprio perimetro, gestire e valorizzare il proprio portafoglio immobiliare di pregio e ampliare e potenziare la prestazione di servizi

di Mauro Introzzi 8 ott 2015 ore 13:48

Il prospetto informativo a corredo dell’IPO di Sorgente Res indica che l’operazione risponde alla volontà dell’emittente di acquisire lo status di società quotata, così da poter raggiungere una maggiore visibilità sul mercato di riferimento e accrescere la capacità di accesso ai mercati di capitale e di ampliamento del proprio portafoglio immobiliare.

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IPO SORGENTE RES: IMPIEGO DEI PROVENTI

Sorgente Res, ricordando che il raggiungimento della circa di 150 milioni di euro rappresenta condizione necessaria per il buon esito dell’offerta, prevede di investire una porzione dei proventi della quotazione sui beni oggetto di acquisizione oggetto dei contratti di compravendita stipulati in data 13 e 16 aprile 2015 e, in particolare, sull’immobile cielo terra a destinazione d’uso direzionale sito a Milano in Via Senato 28 (interamente locato) e sulla porzione di immobile cielo terra, a destinazione d’uso prevalentemente direzionale, sito a Roma in Via del Tritone 132. La stima del corrispettivo per l’acquisizione dei suddetti immobili è pari complessivamente a circa 24 milioni di euro.

sorgenteres3Altre risorse saranno destinate, per 12,2 milioni, a costi di transazione legati ai beni conferiti
, conferimenti condizionati e alle acquisizioni e a costi di pubblicità e comunicazione. Inoltre 17,1 milioni andranno nel pagamento dell’IVA riferibili ai beni conferiti e ai conferimenti condizionati mentre 4, 9 milioni (nel caso in cui l’aumento di capitale sia limitato a 150 milioni) saranno i costi del consorzio di collocamento. Questi costi saranno pari a 15,1 milioni se l’aumento di capitale sarà pari al massimo di 402 milioni di euro.

Ciò significa che nel caso di un aumento di capitale da 150 milioni rimarranno nelle casse di Sorgente Res per ulteriori investimenti poco meno di 92 milioni. Cifra che salirebbe a 333,6 milioni in caso di aumento di capitale da 402 milioni di euro.

Il gruppo segnala poi che prevede di investire la parte rimanente dei proventi della quotazione in un orizzonte temporale di circa 12-18 mesi, di cui una parte rilevante anche nel breve periodo, ove le condizioni di mercato lo consentano e si presentino opportunità di investimento di interesse dell’emittente, con l’obiettivo di ottimizzare il ritorno complessivo dell’investimento.

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IPO SORGENTE RES: LA STRATEGIA DELL’AZIENDA
Secondo quanto riporta il prospetto informativo nell’esercizio 2015 –2016 e nel successivo esercizio 2016 –2017, l’emittente si adopererà, non tralasciando l’eventualità di realizzare operazioni su base opportunistica, per:
- ampliare il proprio portafoglio immobiliare attraverso l’investimento dei proventi dell’offerta in opportunità immobiliari che corrispondano agli obiettivi d’investimento dell’emittente. A tal riguardo l’investimento dei proventi della quotazione al cap rate minimo nell’ambito dell’intervallo target indicato negli obiettivi strategici dell’emittente (compreso tra il 5% e il 7%) ed il ricorso a un indebitamento che consenta il mantenimento del loan to value (il debito sul valore dell’asset) medio di portafoglio non superiore al 50%, potrebbero comportare incrementi anche significativi dei ricavi netti di locazione;
- gestire e valorizzare il proprio portafoglio immobiliare di pregio a reddito ottimizzandone la redditività attuale: Sorgente Res potrà nel breve periodo, ipotizzando il mantenimento delle attuali posizioni contrattuali, incrementare i ricavi netti di locazione attraverso la messa a reddito degli spazi sfitti nonché di quelli che saranno rilasciati dal 1 luglio 2016 a seguito di alcune disdette ricevute nel corso del mese di giugno 2015. Nel medio-lungo periodo, invece, in presenza di eventuali ulteriori mancati rinnovi di contratti in essere o di eventuali ulteriori disdette anticipate, l’emittente ritiene di poter locare gli spazi oggetto di liberazione a canoni di locazione complessivi superiori agli attuali, anche di quote che arrivano a sfiorare il 30%;
- ampliare e potenziare la prestazione
, anche a soggetti terzi esterni al gruppo, di servizi professionali in ambito real estate attraverso la controllata Sorgente REM.

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