IPO SEA, un’analisi sulle principali opportunità e rischi
L'entrata in funzione di queste infrastrutture potrebbe consentire di ampliare la già estesa area di riferimento degli aeroporti. Attenzione elevata sui credito commerciali
di Edoardo Fagnani 29 nov 2012 ore 16:56
Opportunità
Come esaminato in precedenza, SEA è attiva in una delle aree europee a maggiore sviluppo economico, quale il territorio lombardo e alcune aree limitrofe, caratterizzato anche da una forte presenza di attività industriali e del terziario avanzato. A questo proposito nel prospetto informativo la società ha ricordato che è in progetto o è già in corso la realizzazione, a cura di soggetti terzi, di opere di potenziamento delle reti viarie, ferroviarie e metropolitane nelle aree limitrofe agli aeroporti di Malpensa e di Linate. Secondo il management l’entrata in funzione di queste infrastrutture potrebbe consentire di ampliare la già estesa area di riferimento degli aeroporti di Milano e migliorare ulteriormente l’accessibilità agli stessi aeroporti, portando un aumento del traffico di passeggeri serviti dai due scali.
Inoltre, non va trascurato il fatto che la quotazione porterà nelle casse di SEA nuove risorse, per un ammontare di circa 105 milioni di euro (al lordo dei costi di quotazione), supponendo l’integrale sottoscrizione delle nuove azioni offerte al prezzo massimo di 4,3 euro (142,7 milioni di euro in caso di sottoscrizione integrale della greenshoe). Queste risorse potranno essere utilizzate per finanziare gli investimenti già programmati che l’azienda ha quantificato in 437 milioni di euro nel triennio 2013/2015. Le risorse saranno destinate per sviluppare principalmente l’impianto di Malpensa. Senza dimenticare che nel prospetto informativo il management ha ricordato che, nell’ambito della trasformazione degli aeroporti di Milano in Airport City, SEA sta sviluppando e potenziando le attività di real estate volte a supportare lo sviluppo degli scali in tal senso.
Rischi
Tra i vari rischi segnalati da SEA nel prospetto informativo, la società ha segnalato un potenziale rischio di credito rappresentato dall’esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti, sia commerciali sia finanziarie. In particolare, la rischiosità è connessa alla dinamica finanziaria delle principali compagnie aeree che può risentire, con diverso grado, di eventi straordinari. Il management ha segnalato che a fine giugno l’ammontare dei crediti commerciali del gruppo era pari a 270,5 milioni di euro. Di questi, 167,8 milioni rappresentavano crediti commerciali scaduti. Alla luce delle attuali condizioni di mercato, SEA non esclude che una quota dei clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti nei termini e con le modalità definite nei rispettivi contratti. A questo proposito la società ha ricordato che il piano di rientro concordato con la compagnia aerea Blue Panorama nel mese di luglio 2012 è stato disatteso e il vettore ha inoltrato nel mese di ottobre alle autorità giudiziarie richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo. Blue Panorama ha segnalato di aver onorato - prima della richiesta di ammissione al concordato preventivo in continuità datata 23 ottobre 2012 - le prime due rate del piano.
Inoltre, nel prospetto informativo SEA ha messo in evidenza i rischi inerenti all’impugnazione del Contratto di Programma ENAC-SEA e alla ridefinizione dei parametri tariffari dopo il primo periodo regolatorio. A questo proposito, il management ha ricordato che alla data di pubblicazione del prospetto è stato notificato alla società un ricorso al TAR Lombardia con il quale i ricorrenti (Italian Board Airline Representatives, Iberia e Saudi Arabian Airlines) hanno chiesto l’annullamento del Contratto di Programma ENAC-SEA con previa sospensiva dell’efficacia dello stesso. La società non può escludere che ulteriori ricorsi vengano presentati nei termini di legge. Nel caso in cui questi ricorsi venissero accolti, potrebbero incidere sull’applicazione del nuovo sistema tariffario, con effetti negativi sulla situazione economica e sugli investimenti programmati da SEA.
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Come esaminato in precedenza, SEA è attiva in una delle aree europee a maggiore sviluppo economico, quale il territorio lombardo e alcune aree limitrofe, caratterizzato anche da una forte presenza di attività industriali e del terziario avanzato. A questo proposito nel prospetto informativo la società ha ricordato che è in progetto o è già in corso la realizzazione, a cura di soggetti terzi, di opere di potenziamento delle reti viarie, ferroviarie e metropolitane nelle aree limitrofe agli aeroporti di Malpensa e di Linate. Secondo il management l’entrata in funzione di queste infrastrutture potrebbe consentire di ampliare la già estesa area di riferimento degli aeroporti di Milano e migliorare ulteriormente l’accessibilità agli stessi aeroporti, portando un aumento del traffico di passeggeri serviti dai due scali.
Inoltre, non va trascurato il fatto che la quotazione porterà nelle casse di SEA nuove risorse, per un ammontare di circa 105 milioni di euro (al lordo dei costi di quotazione), supponendo l’integrale sottoscrizione delle nuove azioni offerte al prezzo massimo di 4,3 euro (142,7 milioni di euro in caso di sottoscrizione integrale della greenshoe). Queste risorse potranno essere utilizzate per finanziare gli investimenti già programmati che l’azienda ha quantificato in 437 milioni di euro nel triennio 2013/2015. Le risorse saranno destinate per sviluppare principalmente l’impianto di Malpensa. Senza dimenticare che nel prospetto informativo il management ha ricordato che, nell’ambito della trasformazione degli aeroporti di Milano in Airport City, SEA sta sviluppando e potenziando le attività di real estate volte a supportare lo sviluppo degli scali in tal senso.
Rischi
Tra i vari rischi segnalati da SEA nel prospetto informativo, la società ha segnalato un potenziale rischio di credito rappresentato dall’esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti, sia commerciali sia finanziarie. In particolare, la rischiosità è connessa alla dinamica finanziaria delle principali compagnie aeree che può risentire, con diverso grado, di eventi straordinari. Il management ha segnalato che a fine giugno l’ammontare dei crediti commerciali del gruppo era pari a 270,5 milioni di euro. Di questi, 167,8 milioni rappresentavano crediti commerciali scaduti. Alla luce delle attuali condizioni di mercato, SEA non esclude che una quota dei clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti nei termini e con le modalità definite nei rispettivi contratti. A questo proposito la società ha ricordato che il piano di rientro concordato con la compagnia aerea Blue Panorama nel mese di luglio 2012 è stato disatteso e il vettore ha inoltrato nel mese di ottobre alle autorità giudiziarie richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo. Blue Panorama ha segnalato di aver onorato - prima della richiesta di ammissione al concordato preventivo in continuità datata 23 ottobre 2012 - le prime due rate del piano.
Inoltre, nel prospetto informativo SEA ha messo in evidenza i rischi inerenti all’impugnazione del Contratto di Programma ENAC-SEA e alla ridefinizione dei parametri tariffari dopo il primo periodo regolatorio. A questo proposito, il management ha ricordato che alla data di pubblicazione del prospetto è stato notificato alla società un ricorso al TAR Lombardia con il quale i ricorrenti (Italian Board Airline Representatives, Iberia e Saudi Arabian Airlines) hanno chiesto l’annullamento del Contratto di Programma ENAC-SEA con previa sospensiva dell’efficacia dello stesso. La società non può escludere che ulteriori ricorsi vengano presentati nei termini di legge. Nel caso in cui questi ricorsi venissero accolti, potrebbero incidere sull’applicazione del nuovo sistema tariffario, con effetti negativi sulla situazione economica e sugli investimenti programmati da SEA.