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IPO Rhiag, un’analisi sulle opportunità e i rischi

La società ha un forte presenza al di fuori dei confini nazionali. Rhiag ha segnalato che il bilancio al 31 dicembre 2010 include un avviamento per 271,2 milioni di euro

di Edoardo Fagnani 25 mag 2011 ore 16:47
Opportunità
Rhiag ha un forte presenza al di fuori dei confini nazionali. Nel prospetto informativo il management ha ricordato che negli ultimi anni il gruppo ha consolidato la propria connotazione internazionale nel mercato dell’aftermarket indipendente ed è oggi attivo in 7 paesi caratterizzati da differenti profili di crescita, esigenze della clientela e avanzamento tecnologico del parco auto di riferimento. Secondo il management, questa presenza, combinata con la decennale esperienza maturata in Italia e Svizzera, mercati oggi caratterizzati da limitati tassi di sviluppo ma che richiedono elevati standard di servizio, permette a Rhiag di sfruttare al meglio le elevate potenzialità di crescita dei mercati dell’Est Europa, caratterizzati da un potenziale di sviluppo più sostenuto. 
Inoltre, non va trascurato il fatto che la quotazione porterà nelle casse di Rhiag nuove risorse, che l’azienda ha quantificato in circa 70 milioni di euro (al lordo dei costi di quotazione), supponendo l’integrale sottoscrizione delle nuove azioni offerte al prezzo massimo di 3,9 euro. Queste risorse andranno a ridurre l’indebitamento dell’azienda, che potrebbe trovare nuovi spazi per finanziare una crescita per linee esterne. A questo proposito, il management, nel prospetto informativo, ha ricordato che il gruppo può vantare un track record di rilievo di crescita tramite acquisizioni, e, in particolare, in riferimento alla capacità di estrarre sinergie dalle aziende acquisite attraverso una rapida ed efficace integrazione. Grazie a queste acquisizioni, Rhiag ha consolidato la propria presenza nei mercati esistenti e ha ampliato la propria presenza a livello internazionale.

Rischi
Tra i vari rischi evidenziati da Rhiag nel prospetto informativo, la società ha segnalato che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 include un avviamento per 271,2 milioni di euro, per un’incidenza complessiva sul totale delle attività e del patrimonio netto pari rispettivamente a circa il 48,2% e a circa il 188,0%. Di conseguenza, Rhiag ha evidenziato che, qualora le società del gruppo evidenziassero in futuro un peggioramento della loro capacità di generare flussi finanziari e ottenessero risultati economici sensibilmente diversi e peggiorativi rispetto alle previsioni e alle stime su cui si basa la valutazione dell’avviamento, quest’ultimo potrebbe richiedere rettifiche rispetto al valore iscritto nel bilancio consolidato. Uno scenario di questo tipo determinerebbe la necessità di contabilizzare a conto economico delle svalutazioni con effetti negativi sulla situazione economica e patrimoniale del gruppo.
Inoltre, nel prospetto informativo Rhiag ha messo in evidenza che il gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei tassi di interesse  e dei tassi di cambio. Il primo fattore rischio risulta in essere in quanto l’indebitamento finanziario complessivo è prevalentemente a tasso variabile. Con riferimento alla possibile oscillazione del tasso di cambio, Rhiag ha ricordato che la valuta di riferimento dei dati finanziari del gruppo è l’Euro. Tuttavia, l’azienda, operando a livello internazionale e distribuendo i prodotti anche in paesi la cui valuta è diversa dall’euro, è esposta al rischio di cambio relativamente alla conversione delle altre valute in euro in sede di inclusione dei dati delle società controllate estere nel bilancio. Senza dimenticare che le società del gruppo operanti in Repubblica Ceca, Ungheria, Ucraina, Romania e Svizzera, generando vendite lorde in valute locali e acquistando i prodotti da esse distribuite principalmente in euro, sono esposte al rischio di svalutazione della divisa locale nei confronti della moneta unica.

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