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IPO Rhiag, la prima del 2011?

La quotazione avverrà tramite un’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione. L’azienda potrebbe diventare contendibile

di Edoardo Fagnani 17 mag 2011 ore 11:32
Dopo la rinuncia sul filo di lana di Philogen, un’altra società prova a riaprire la strada delle IPO a Piazza Affari nel 2011, dopo un 2010 che ha visto solo due collocamenti (Tesmec ed Enel Green Power). Si tratta di Rhiag, che punta a quotarsi al segmento STAR.
L’offerta è partita lunedì 16 maggio e terminerà giovedì 26 maggio alle 13.30. La società dovrebbe debuttare a Piazza Affari il 1° giugno.

La quotazione di Rhiag avverrà tramite un’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione. L’operazione prevede l’offerta complessiva di 70 milioni di azioni. Di queste, 18 milioni arriveranno da un aumento di capitale dedicato, mentre i restanti 52 milioni di titoli saranno venduti dall’azionista di riferimento Lanchester, che fino a oggi controllava il 100% dell’azienda. Anche le 10,5 milioni di azioni relative alla greenshoe a disposizione dei collocatori saranno vendute da Lanchester.
In caso di sottoscrizione integrale delle azioni offerte, il flottante dell’azienda si attesterà al 58,3%, quota che potrebbe salire al 67,1% qualora fosse esercitata integralmente la greenshoe. Di conseguenza, l’azienda potrebbe diventare contendibile.

La forchetta indicativa di prezzo è stata fissata tra i 3,2 euro e i 3,9 euro per azione, che equivale a una differenza del 21,9% tra gli estremi. Sulla base di questa indicazione e supponendo la sottoscrizione integrale delle azioni derivanti dall’aumento di capitale e della greenshoe, Rhiag è stata valorizzata tra i 384,1 milioni e i 468,2 milioni di euro.
Nel prospetto informativo l’azienda ha precisato che il 90% delle azioni offerte sarà destinato agli investitori istituzionali, mentre solo il restante 10% è riservato al retail. Il lotto minimo è di 1.000 azioni (10mila per il lotto minimo maggiorato, cui è stato riservato fino al 30% dell’offerta pubblica). Per partecipare all’offerta, quindi, bisognerà spendere una cifra minima compresa tra i 3,2mila e i 3,9mila euro.

Nel documento che accompagna l’operazione Rhiag ha precisato che l’emittente si è impegnato a non vendere le azioni per un periodo di 365 giorni, decorrenti dalla data di inizio delle negoziazioni delle azioni.
L’azionista di riferimento Lanchester si è assunto lo stesso impegno, ma per una durata limitata a 180 giorni.


Attività

Rhiag è un distributore di componenti per autovetture e veicoli industriali nel mercato dell’aftermarket e in particolare nel segmento indipendente, definito “IAM” (independent aftermarket). La dizione aftermarket indica il mercato delle parti di ricambio installate negli interventi di manutenzione e riparazione effettuati su autovetture e veicoli industriali. Inoltre, il mercato dell’aftermarket ricomprende il segmento definito “OES”, operato direttamente dalle case automobilistiche (e dai costruttori di veicoli industriali) e da altri operatori della filiera distributiva ad esse collegata.
Rhiag si posiziona tra i leader in Europa nel mercato dell’aftermarket indipendente, risultando, alla data del prospetto informativo, primo distributore indipendente per vendite lorde in Italia, Repubblica Ceca e Slovacchia, terzo in Svizzera e in Ungheria e quinto in Ucraina. Il gruppo opera inoltre, con presenza più limitata, in Romania.

L’emittente è stato costituito nel 1998, ma le attività svolte dal gruppo hanno origine nel 1962, con la costituzione di Rhiag S.p.A. ad opera dell’imprenditore tedesco Jost Reinhold.
Negli ultimi decenni, Rhiag ha sviluppato la propria attività organicamente e tramite acquisizioni, sia in Italia sia all’estero, con l’obiettivo, da un lato, di consolidare il proprio posizionamento nei mercati di riferimento esistenti e, dall’altro, di espandere progressivamente la propria attività nei mercati dell’Europa orientale che risultano a più alto potenziale di sviluppo.
Nel mese di agosto 2010, il gruppo ha acquisito il 100% del capitale sociale della società ceca Auto Kelly e il 100% del capitale sociale della società slovacca Auto Kelly Slovakia, principali distributori di ricambi per autoveicoli in Repubblica Ceca ed in Slovacchia, rafforzando ulteriormente il proprio posizionamento in Europa orientale.

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